Dedico questa FF a me stessa, perché questa storia parla un po' anche di me.
~GLa sveglia sul mio comodino inizia a suonare con insistenza facendomi svegliare già scazzata.
Mugolo qualcosa di incomprensibile, per poi allungare il braccio e darle una manata facendola cadere a terra e spegnere.
Proprio quando sto per richiudere gli occhi, mi rendo conto di che giorno è.
"Merda." Mormoro mettendomi a sedere sul letto e posando i piedi sul pavimento gelido per poi trascinandomi verso il bagno.
Una volta uscita da esso il più velocemente possibile, mi dirigo verso l'armadio nero pece e indosso al volo degli skinny jeans, una maglietta piuttosto aderente dei Nirvana che mi lascia la pancia scoperta e le mie amate vecchie all star, infine, mi trucco applicando un filo di matita e un po' di mascara.
Scendo di corsa al piano di sotto per fare colazione trovando i miei genitori in cucina seduti intorno al tavolo.
"Giorno mamma, giorno papà." Li saluto avviandomi verso il frigo.
"Scusate se vado di corsa, ma è l'ultimo giorno di scuola e non voglio arrivare in ritardo." Spiego mentre prendo un po' di latte scremato e lo verso nella mia tazza color pistacchio.
Rendendomi conto di non aver ricevuto alcuna risposta, mi giro verso di loro preoccupata.
Hanno entrambi un espressione cupa in volto e mi guardano come per chiedermi scusa di qualcosa.
"C-cosa è successo?"
Deve essere una cosa grave se continuano a guardarmi senza proferire parola.
"Questa estate non faremo niente tesoro..." Dice mia madre evitando il mio sguardo indagatore.
"Che significa?" Alzo un sopracciglio.
"Non abbiamo abbastanza soldi." Mi spiega papà cercando, però, di mantenere un contatto visivo con me.
"Tuo fratello..." Lascia la frase a metà.
Non c'è bisogno che continui.
La mia estate è rovinata per colpa sua, ovvio, anche da morto riesce a influenzare la mia vita.
Ora mi reputerete sicuramente una stronza, ma sinceramente mio fratello è stato solo capace di ferirmi, e ci riesce ancora.
Nonostante questo, cerco di non far pesare la cosa e sorrido scrollando le spalle.
"Non importa Papà."
"Sicura Hanna?" Chiede mia madre finalmente guardandomi.
"Si, è tutto a posto, non preoccupatevi." Sorrido falsamente.
"Ne sono felice tesoro. Ma adesso muoviti, è l'ultimo giorno di scuola, non puoi arrivare in ritardo."
Mi ricorda mia madre.
"Vado, vado." La tranquillizzo afferrando la borsa e lo skate nero.
"A dopo!" Li saluto chiudendo la porta dietro di me e montando sullo skateboard.
Ogni tanto do due spinte col piede destro per acquisire velocità, e in men che non si dica sono sotto scuola.
Nascondo lo skate nel solito cespuglio e mi avvio verso Samantha che è davanti all'entrata intenta a fumarsi una sigaretta.
I capelli neri sono scompigliati dal vento e gli occhi scuri fissano il vuoto davanti a se mentre la sua mente vaga in luoghi a me ignoti.
Sam è una di quelle bellezze che non puoi fare a meno di guardare, tutti i ragazzi e le ragazze della scuola tengono gli occhi fissi su di lei al suo passaggio.
È totalmente diversa da me, ha un corpo molto più femminile, non ha i miei troppo grandi occhi azzurri e tantomeno i miei capelli biondi lisci come spaghetti.
Il carattere poi, non ne parliamo!
Lei è sempre così estroversa e sicura di sé.
"Ciao Hanna!" Mi saluta un gruppo di ragazzi.
Ricambio con un accenno della testa e un finto sorriso.
"Hanna!" Urla poi Samantha notandomi.
Si illumina appena mi vede e, appena le sono abbastanza vicina, tenta di abbracciarmi ma io mi allontano di scatto impedendoglielo.
"Butta quello schifo prima di avvicinarti a me." Dico guardando disgustata la sigaretta che tiene tra le due dita della mano destra.
Alza gli occhi al cielo e fa come le ho chiesto per poi abbracciarmi.
"Allora, cosa farai questa estate?"
Inizio a raccontarle cosa è accaduto quella mattina mentre lei mi ascolta in silenzio.
"...Quindi non hai niente da fare?" Chiede sorridendo come se avesse appena vinto alla lotteria.
"No."
"Perfetto!" Urla saltellando.
"Ehi, ti credevo mia amica.." Mi offendo.
"Questa estate la potrai passare con me e la mia famiglia!" Spiega gesticolando.
"Non stai scherzando,vero?" Chiedo incredula.
"Si, è uno scherzo. Dai, uscite fuori voi con le telecamere che tanto ci ha scoperti!" Urla guadandosi intorno attirando l'attenzione di alcuni ragazzi. Ormai sono abituata alle sue risposte sarcastiche quindi non ci faccio molto caso.
"Sarà l'estate più bella della nostra vita!" Dice saltandomi letteralmente addosso.E fu così la mia strada incrociò per caso quella di un ragazzo di nome Dylan O'Brien.
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Leggendo I Tuoi Occhi. [Dylan O'Brien]
Fanfiction"Non ti piacciono le cose complicate?" "Al contrario." Rimugino sulla sua risposta per qualche secondo. "Stai dicendo che ti piaccio?" Copertina di @disconnevted