22.Away from you

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LEGGETE "TOUCH MY SOUL"!!😄

Ho salutato Thomas e ho dato a Dylan appuntamento al chiosco ma,  adesso che sono qui, vorrei solo scappare il più lontano possibile.
Se ne sta fermo immobile davanti a me, senza dire una parola e senza avvicinarsi, è troppo preso dai suoi pensieri per vedermi.
Dylan è seduto a uno dei tavolini del chiosco  della spiaggia con addosso una maglietta bianca e un normalissimo jeans.
I capelli color corteccia esposti al sole presentano delle sfumature ramate, e la sua pelle non particolarmente abbronzata si fa notare in mezzo ai corpi quasi neri degli altri ragazzi.
Adesso che ci penso, questa estate ho dedicato davvero poco tempo alla spiaggia, abbandonandomi così al mio perenne pallore.
Dylan guarda un qualcosa di indefinito alle mie spalle mentre si tortura il labbro inferiore con i denti.
Dylan è sempre Dylan, ma io sono sempre io?
Se è così, allora devo dirglielo, devo confessare il tradimento.
Ma come si può dire al proprio ragazzo che non lo si ha solo tradito, ma lo si ha fatto col sangue del proprio sangue?
Avanzo a passo veloce verso Dylan, che mi nota soltanto una volta che mi siedo di fronte a lui.
Subito un sorriso a trentadue denti gli si dipinge in viso e si allunga per schioccarmi un casto bacio sulle labbra.
Automaticamente sorrido anche io, e il cuore mi inizia a battere a mille.
"Ehi." Mi saluta sfiorandomi il braccio con i polpastrelli e facendomi venire la pelle d'oca.
"Ti devo parlare." Dico incerta.
"Mi vuoi già lasciare?" Scherza.
"No, ma dopo quello che ti dirò, sarai tu a volerlo fare."
Il sorriso gli muore sulle labbra.
"Come scusa?"
Sospiro nervosa.
"Mio fratello mi ama." Sputo il rospo.
"Non era ovvio?" Domanda guardandomi con i suoi occhi scuri e confusi.
"Non hai capito, lui non mi ama come lo amo io. Thomas mi ama proprio come mi ami tu."
Aggrotta le sopracciglia.
"Stai cercando di dirmi che ieri voi due..."
"Si, l'ho baciato." Ammetto.
"O meglio, lui mi ha baciata e io non mi sono tirata indietro." Mi correggo appena scorgo l'espressione sul suo viso.
"Perché non me l'hai detto?" Serra la mascella.
"Mi aveva rivelato i suoi sentimenti nei miei confronti quando eravamo piccoli, io l'avevo rifiutato, lui si era arrabbiato e aveva chiuso tutti i contatti con me.
Ci vedevamo solo la sera a cena, se andava bene, se no riuscivo solo a sentire i suoi passi barcollanti alle quattro del mattino quando rientrando a casa passava nel corridoio di fronte alla mia camera." Racconto.
"Dylan, io l'avevo già perso una volta dopo averlo rifiutato, avevo paura che facendolo di nuovo si sarebbe allontanato da me, che mi avrebbe abbandonato di nuovo."
Gli occhi mi si velano di lacrime.
"Così mi sono lasciata baciare, due volte a dire il vero. La seconda volta però, mentre lo baciavo, mi sei venuto in mente tu e ho capito di non poterti fare questo, di non poterci fare questo.
Specialmente perché io non amo Thomas, amo te."
Chiude gli occhi nel sentirmi pronunciare l'ultima frase.
"Io voglio bene a Thomas, ma ho accettato il suo amore solo per paura di perderlo. Lui è mio fratello." Termino.
"Hanna, quello che hai lasciato accadesse, oltre che malato, è anche un tradimento, capisci? Tu mi hai tradito, a prescindere dal motivo per cui l'hai fatto o con chi l'hai fatto. Anche io ti amo, ma, per quanto riguarda la mia fiducia dovrai riconquistartela. Io non voglio che la nostra storia venga classificata come estiva, vorrei fosse una storia stabile e duratura. Ma, per fare questo, c'è bisogno di fiducia." Mi spiega con un tono che di solito si usa con i bambini.
"I-io ti capisco, capisco che tu voglia lasciarmi. Infatti sono qui per chiuderla definitivamente." Chiarisco facendogli spalancare gli occhi per la sorpresa.
"No Hanna, non hai capito proprio un cazzo, io non ti lascio. Neanche morto." Si altera.
"Ma io ti ho tradito, tu devi lasciarmi! Non sarebbe giusto il contrario, tu ti meriti qualcuno di meno incasinato di me, di migliore." Mi faccio sfuggire un lacrima ma mantengo la voce ferma.
"Io mi merito qualcuno migliore di te?! Hanna, qui sei tu l'unica che merita di meglio. Io non sono una bella persona: lavoro in uno strip club, non ho ancora deciso se andare al college, ho i polmoni distrutti dal fumo e mi comporto come un ragazzino. Io non ho un futuro." Termina facendomi voltare dall'altra parte non essendo in grado di reggere il suo sguardo.
Afferra con forza la mia mano posata sul tavolo facendomi sussultare.
"Noi non ci lasciamo, cazzo Hanna! Ti sto perdonando, hai capito?! Sei fottutamente mia e ti sto fottutamente perdonando!" Mi urla addosso attirando l'attenzione di alcune ragazze che ci stanno passando accanto.
"Guarda, questo ti dovrebbe ricordare a chi appartieni." Mi posa i capelli sulla spalla destra scoprendo il marchio violaceo sul mio collo inflittomi ieri.
"Certo che sono tua, Dylan." Addolcisco il tono.
"Ma penso tu abbia diritto a una pausa durante la quale poter ragionare su ciò che è più giusto fare."
"Hanna, mancano due settimane." Mi sussurra afferrandomi il mento e facendomi incontrare i suoi occhi stanchi.
"Mancano due settimane alla fine delle vacanze." Chiarisce.
"E manca una settimana alla mia partenza." Realizzo fissando il vuoto davanti a me.
"Dylan, tu non devi sentirti costretto a perdonarmi solo perché sta finendo l'estate! Poi non mi sembra un problema, noi viviamo nella stessa città, ci vedremo ancora."
"No, Hanna. Poco dopo che Hurricane morì, penso dopo che mia madre spinse giù Cassandra, io e lei ci trasferimmo in Georgia." Mi racconta.
"Georgia? E perché tornate in Florida per le vacanze?" Chiedo confusa.
"Perché mio padre è rimasto qui a gestire la sua attività. Passo l'estate qui con mia madre ma vado a lavorare per lui."
"Oh."
"Hanna, non possiamo perderci gli ultimi giorni insieme."
Per un momento penso davvero all'eventualità di lasciare che mi perdoni, di vivere a pieno gli ultimi giorni, di comportarmi egoisticamente, per una volta.
Ma poi mi rendo conto che questo renderebbe solo tutto più difficile di quanto non sia già.
"Dylan ho baciato mio fratello, lui mi ha toccata in un modo in cui non avrebbe mai dovuto toccarmi e io gliel'ho lasciato fare. Non mi sono fatta schifo in quei momenti, mi sono sentita come se stessi facendo una cosa giusta, e non malata come dici tu. Mi è piaciuto baciare mio fratello, mi ha fatto sentire protetta e amata. Non è stato come con te, ma non posso dire di essermi impressionata nel baciare il sangue del mio sangue." Dico queste parole mantenendo un espressione indifferente.
In parte ciò che ho detto è vero, lo ammetto, ma di certo alcune cose dette avevano unicamente lo scopo di aumentare la sua ira.
I suoi occhi cambiano, dentro di essi nasce un odio e una freddezza mai visti negli occhi di Dylan.
Rabbrividisco nonostante il caldo, ma del resto ho ottenuto proprio quello che speravo di ottenere perciò non dovrei lamentarmi.
Rimango ferma a guardarlo alzarsi con una lentezza esasperante.
"Forse hai ragione, meglio prenderci una pausa."
E il mio cuore si spezza.

👣👣👣👣👣

"Sam!" Urlo con voce rotta entrando in casa e sbattendomi la porta alle spalle.
Butto la borsa a terra e mi passo una mano tra i capelli tirandoli con forza.
Ho perso Dylan, forse per sempre.
"Sam, non puoi capire cos-" Mi blocco sulla soglia del soggiorno con gli occhi spalancati ignorando la sensazione delle lacrime salate che continuano a bagnarmi il viso.
La mia migliore amica è seduta su un tipo mentre lui si impegna nel cercarle di succhiare via la faccia.
Sembra una scena di un porno, ma sono troppo scossa per scandalizzarmi.
"Samantha!!"
Quest'ultima si stacca dal ragazzo girandosi verso di me permettendomi così di dare un volto alla persona sotto di lei.
La bruna è in reggiseno e con i pantaloncini slacciati, i capelli sono buttati all'aria e le labbra gonfie e rossastre.
Appena mi riconosce i suoi occhi si spalancano e si affretta a coprire il succhiotto sul seno destro con la mano.
Poso poi lo sguardo sul ragazzo e per poco non svengo nel riconoscerci il migliore amico di Dylan.
"Tyler!!"





//Non odiatemi per questo capitolo, è stata dura scriverlo anche per me, sappiatelo.//

E così alla fine Dylan ha deciso di non perdonare Hanna, come al solito il suo arrabbiarsi con facilità ha giocato a suo sfavore. Hanna a deciso di rinunciare a lui se pur non volendolo davvero, non sono d'accordo con la decisione che ho fatto prendere al personaggio, ma del resto io e Hanna in comune abbiamo solo i capelli chiari.

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~⚡️Giulia

Leggendo I Tuoi Occhi. [Dylan O'Brien]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora