23.A fantastic top model and some fantastic sushi

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LEGGETE
TOUCH MY SOUL👹🦀🍒🌶🍣🎯❤️

Sono passati già tre giorni, e ne mancano solo quattro prima della mia partenza.
In questi tre giorni Luke, per mia fortuna, ha preso la decisione di tornare a casa prima, Aria ha lasciato il suo lavoro allo strip club per godersi a pieno gli ultimi giorni di vacanza, Jason invece sta frequentando una nuova ragazza che ha promesso che mi farà conoscere presto e Samantha continua a portare avanti il suo piccolo flirt con Tyler.
Quando li ho beccati insieme è stato un vero e proprio shock, ma dopo mi sono resa conto che per Samantha non poteva significare niente di più di una storiella estiva e mi sono calmata.
Per quanto riguarda Thomas, è ritornato a casa in attesa del suo processo ma mi chiama tutti i giorni per degli aggiornamenti e per chiacchierare un po'.
Continua a rispondere ai miei ti voglio bene con ti amo, ma ormai il legame fraterno che c'era tra di noi da bambini sembra essersi ristabilito.
"Hans, mettiti qualcosa addosso e vai a prenderti un po' di sole in spiaggia." Mi ordina la voce metallica di Thomas dall'altro lato del telefono.
"In spiaggia, ma sei pazzo?! Sono pallida come un lenzuolo!" Dico con voce acuta ricevendo in risposta uno sbuffo.
"È una scusa."
"Affatto."
"Si, è una fottuta scusa."
"Che palle che sei Thomas." Mi lamento.
Sento un fruscio e poi un sospiro pesante.
"Senti, io adesso devo andare ma tu promettimi che uscirai oggi."
"Promesso." Acconsento alla fine.
"A presto!"
Attacco buttando il telefono sul letto e sedendomi sul pavimento.
In questo momento vorrei solo chiudermi in questa stanza, ordinare del sushi e guardarmi "le pagine della nostra vita" per la ventesima volta, ma ho fatto una promessa a mio fratello e la devo rispettare.
Proprio mentre mi alzo in piedi mi arriva un altra chiamata.
"Pronto?" Rispondo annoiata.
"Hanna?" Mi richiama incerta una voce familiare dall'altra parte del telefono.
"Hey Jason, come va?" Mi rianimo facendolo ridacchiare.
"Bene bene, ti volevo chiedere se ti andava di uscire oggi, magari a pranzo, così ti faccio conoscere la mia Bailey."
Sorrido subito nel sentirlo così felice.
"Si, va benissimo. Che ne dici di andare al sushi, ne ho davvero tanta voglia!"
"Perfetto, sarò sotto casa tua tra dieci minuti se mi dai l'indirizzo." Mi dice.
Glielo riferisco velocemente per poi salutarlo e attaccare.
Mi infilo un pantaloncino e una maglietta, poi vado in bagno per sciacquarmi il viso e lavarmi i denti.
Passo un po' di mascara sulle ciglia, mi sciolgo i capelli e sono pronta.
"Sam, sto uscendo!"
Scendo di corsa le scale mentre finisco di passarmi un po' di lucido sulle labbra.
La trovo in soggiorno tra le braccia di Tyler mentre guardano un film. Dall'espressione di Sam suppongo sia uno dei suoi preferiti, uno di quelli con Audrey Hepburn, forse "Sabrina" o "Vacanze Romane".
"Che guardate?" Domando cercando di non essere troppo fastidiosa.
Samantha mi sorride facendomi capire di non aver interrotto niente e, facendomi coraggio, con un passo entro definitivamente in salone.
"Una serie tv che seguo, è fantastica!!" Mi risponde Tyler esaltato stupendomi alquanto.
In tutta risposta, la mia migliore amica alza gli occhi al cielo.
"Fa schifo invece."
"Di che parla?" Domando io ignorando deliberatamente la sua ultima affermazione.
"Guerra." Mi risponde sempre lei scrollando le spalle.
"No, non parla di "guerra"!" Si altera Tyler mimando le virgolette alla parola guerra.
"È qualcosa di molto più profondo."
"Wow, come sei sensibile." Lo prende in giro Samantha.
"Si, lo sono."
"E io sono Angelina Jolie." Ribatte sarcastica.
"Beh ragazzi, io vado." Mi congedo lasciandoli continuare la discussione da soli, mi sento di troppo e so perfettamente che Sam sta mentendo: si vedeva che le stava piacendo. O forse le piace semplicemente stare tra le sue braccia, non le importa cosa guardano. Forse mi ero sbagliata, forse è molto più di un storia estiva.

Esco di casa ritrovandomi proprio davanti la macchina di Jason con quest'ultimo appoggiato sopra.
Nonostante indossi una semplice maglietta bianca e un jeans, è straordinariamente bello.
"Ehi." Mi saluta con un sorriso e passandosi una mano tra i capelli castani.
"Ciao."
Mi apre la portiera facendomi rimanere sbigottita.
"E la tua ragazza?"
"La passiamo a prendere adesso."
"Allora mi siedo dietro." Decido aprendo l'altra portiera.
"No!" Quasi urla, poi si ricompone.
"Volevo dire, sarei più felice se ti mettessi davanti e non mi facessi sentire come un tassista." La butta sul ridere costringendomi a tirar fuori una risatina tutt'altro che vera.
Faccio come mi ha chiesto e, in men che non si dica, partiamo.
Il viaggio, tra le chiacchiere varie, dura massimo cinque minuti; poi la macchina si ferma di fronte a una maestosa villa.
"Wow!" Dico sorridendogli maliziosa.
"Bel colpo, Jason. Se poi è anche così bella come mi hai raccontato, hai vinto tutto."
Gli do una pacca amichevole sulla spalla facendolo sorridere divertito.
Proprio in quel momento, dal grande portone color panna, ne esce una figura slanciata, molto slanciata.
È davvero molto, ma molto alta, e i trampoli rossi accesi che indossa ai piedi di certo non migliorano la situazione.
Indossa un vestito nero che le arriva giusto giusto sotto il sedere che, tra parentesi, non ha.
I capelli color mogano sono tagliati in un caschetto leggermente scalato, e il viso scarno presenta due inespressivi occhi castani truccati troppo pesantemente.
Sembra una di quelle modelle anoressiche che scelgono per le sfilate, quelle con un viso così monotono da permettere a chi le guarda di notare unicamente il vestito che hanno addosso.
"Ciao Bailey!" La saluta Jason.
In tutta risposta la modella sorride mostrando piccoli dentini bianchi sovrastati completamente dalle gengive.
"Piacere io sono Hanna, un'amica di Jason." Mi presento sorridendole e porgendole la mano dal finestrino aperto.
Mi squadra apertamente mentre mi stringe la mano.
"Bailey, e il piacere è tutto mio."
La sua stretta, leggera e sudaticcia, finisce ancor prima che me ne accorga.
Entra velocemente in macchina e poi si sporge in avanti attaccando le sue labbra sottili a quelle di Jason in un bacio tutt'altro che casto.
Cerco di guardarli il meno possibile mentre si esplorano la bocca a vicenda e, dopo un buon quarto d'ora, la modella si stacca tornando al suo posto con delle labbra schifosamente lucide.
"Allora, vogliamo partire?" Domanda con finta eccitazione.


Leggendo I Tuoi Occhi. [Dylan O'Brien]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora