12.Misunderstanding

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"Luke!" Urlo entrando in casa.
"Hanna?"  Mugugna assonato mentre scende le scale
Arrossisco notando che indossa solo dei boxer e mi obbligo a mantenere lo sguardo nel suo
"Ma quanto hai dormito? Non sei andato in spiaggia con Samantha?" Si passa una mano sul petto.
I suoi azzurrissimi occhi mi guardano colpevoli.
"Ho cercato di alzarmi ma poi sono crollato di nuovo sul divano." Si giustifica scrollando le spalle.
Ridacchio alzando gli occhi al cielo.
Mi percorre con lo sguardo per poi inarcare le sopracciglia.
"Sembri felice." Nota.
"È successo qualcosa?" Sorrido.
"Nulla, nulla."
"Ti arrabbi se ti dico che non ti capisco?" Inclina la testa da un lato sorridendo.
Se possibile, il mio sorriso diventa ancora più grande.
"No, ne sono felice. Sai che noia sarebbe se tutti potessero capirmi?"

"Allora..." Cerco di attirare l'attenzione di Luke impegnato ad aiutarmi per preparare il pranzo.
"...Che ne dici di venire a una festa?"
"Mhm, dipende. Che tipo di festa è?"
I nostri corpi sono vicini e le nostre mani si sfiorano mentre lavoriamo.
"Non ne ho idea. Mi ha invitata Dylan, e ha detto che potevo invitare anche te e Samantha." Gli spiego.
"Samantha verrà sicuramente, ama le feste. Ma tu?"
Smette di tagliare le verdure e si gira verso di me. Lo imito, e ci ritroviamo uno di fronte all' altro.
"Tu vuoi che io venga?" Resto sbigottita davanti a quella domanda.
"Beh, tu puoi venire. Insomma, sei stato invit-"
"Non ti ho chiesto questo." Dice non facendomi nemmeno finire di parlare.
"Ti sto chiedendo se tu, Hanna Parrish, vuoi che io venga alla festa?"
Mi trattengo dall'arrossire fino alle punte dei capelli.
Mi siedo sul bancone della cucina per non guardarlo in faccia.
"Ehm, beh si...si, insomma a me farebbe piacere."
Luke sembra non accorgersene e mi sorride.
"Allora verrò." Fa per riportare la sua attenzione sulle verdure ma poi sembra ripensarci.
"Dimmi la verità Hanna..."
Poggia la mano sul bancone.
"...Per tutta questa tua allegria..."
In pochi secondi fa lo stesso con l'altra mano e, prima che me ne renda conto, mi ritrovo incastrata tra le sue possenti braccia.
Data la sua altezza, è la prima volta che i nostri visi sono così vicini.
"Per tutta questa tua allegria devo ringraziare Dylan?"
Mi irrigidisco all'istante.
"Lucas, allontanati all'istante."
Gli metto una mano sul petto e faccio per spingerlo, ma lui, essendo molto più veloce di me, afferra il mio polso e mi sposta la mano un pochino più vicino al suo cuore: batte come il mio quando sono vicino a Dylan.
Tutta la mia sicurezza vacilla per un istante e lui ne approfitta per far avvicinare ancora di più le nostre labbra.
"Hanna! Fratellone! Sono tornata!"
Sento Samantha urlare mentre entra in casa.
Grazie Zeus!
In pochi secondi il corpo  di Luke si allontana dal mio e io scendo dal bancone aggiustandomi i capelli.
Appena entrata, la bruna ci guarda con le sopracciglia inarcate.
"Che stavate facendo?"
Luke mi lancia un occhiata che io ignoro sorridendo alla mia migliore amica.
"Stavamo preparando il pranzo, ci dai una mano?"

"Hanna, prova questo." Mi ordina Samantha lanciandomi un vestito bianco abbastanza semplice.
Sbuffo sonoramente.
" Hanna, se dobbiamo andare a una festa, vestiti decente!" Mi fa notare Samantha senza smettere di frugare nell'armadio.
Il cellulare mi vibra nella tasca e subito lo estraggo trovandomi un messaggio con un indirizzo.
Ecco a te ;)
Arrossisco.
"Hanna? Hai caldo?" Arrossisco ancora di più per poi buttare il cellulare sul letto infilarmi quel dannato vestito.
"No no." Subito si volta verso di me e mi sorride maliziosa.
"È Dylan vero? Dai raccontami..." Si siede sul letto.
Alzo gli occhi al cielo.
"Cosa vuoi sapere?
"Avete già...?" Mi guarda piena di malizia.
"Dio Samantha, no!" Mi copro il viso con entrambe le mani.
"Okay okay." Alza le mano in segno di resa.
"Però vi siete già baciati." Afferma sicura.
Non rispondo.
"Oh oh." Ritorna verso l'armadio.
"Cosa?" Scatto.
"Beh, forse non gli interessi. Voglio dire, è strano che non abbia provato a baciarti."
Mi lascia qualche secondo per far insinuare quest'ipotesi nella mia testa.
"Comunque quel vestito non mi piace." Cambia argomento.
"Prova questo" mi lancia un vestito nero che afferrò al volo.
"Samantha, è ovvio che io non sono il suo tipo..." Chiarisco mentre mi sfilo il primo vestito per indossare il secondo.
"...E lui non è il mio." Non mi risponde, continua solo a frugare nell'armadio.
Mi aggiusto il vestito per poi osservarmi attraverso l' antico specchio della stanza.
È corto certo, ma non scollato come il primo, inoltre presenta delle parti semitrasparenti da cui d'intravede la pelle ma che non mi fanno sentire nuda.
"Ti sta bene, metti questo." Mi dice Samantha che da un po' era girata verso di me per osservarmi.
Sorrido sghemba.

Quando finalmente siamo pronte, Samantha indossa un vestito rosso fuoco e delle scarpe nere semplici, i suoi capelli sono più mossi del solito e il trucco è piuttosto pesante.
Giusto perché non è già abbastanza appariscente di suo...
Alzo gli occhi al cielo nascondendo un sorriso.
Io alla fine ho optato per legarmi i capelli in una coda di cavallo più elaborata del normale e per un trucco non troppo pesante.
L'unica cosa di cui non sono soddisfatta, sono le altissime e elaboratissime scarpe nere che indosso sotto obbligo della mia cara migliore amica.
"Lucas, sei pronto? Dobbiamo andare." Urla Samantha mentre ci dirigiamo all'ingresso.
Luke indossa un semplice jeans e una maglietta aderente nera a maniche.
Le braccia incrociate sul petto mettono ancora più in evidenza i bicipiti e gli occhi azzurri, se possibile sono ancora più azzurri del solito.
Ha un aria annoiata mentre ci aspetta con la porta di casa aperta.
Appena ci vede percorre Samantha con lo sguardo per poi passare a me.
"Hanna, quel abito non è un po' troppo corto?"
Spalanco la bocca basita.
"Innanzi tutto, quello di Samantha è molto più corto del mio." Sbotto indicandola.
"E anche molto più scollato." Aggiungo poi.
"E secondo, è lei tua sorella non io. Dovresti rimproverare lei." Gli faccio notare.
Guarda per qualche secondo la profonda scollatura di Samantha accigliato.
"Hai ragione, andate a cambiarvi tutte e due."
"Scordatelo." Ribatte la bruna inacidita afferendomi il polso e trascinandomi fuori con se.
"Muoviti Luke! Se no andiamo senza di te!" Urla senza voltarsi.
Sorrido.
Si, è proprio la mia migliore amica.

Ciao a tutti,
Sto scrivendo una nuova storia!
Non penso sarà una fanfiction, ma anche se fosse, non sarà su Dylan.

Diciamo che la protagonista ricorda più me, mentre questa protagonista rappresenta di più come mi piacerebbe affrontare le cose, come vorrei essere.
Tornando a Leggendo I Tuoi Occhi, aggiornerò appena ne avrò la possibilità. :)
Un bacio

~Giulia

Leggendo I Tuoi Occhi. [Dylan O'Brien]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora