9.Promotion

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"Oh Luke, come va?"
"Hanna, forse sarebbe meglio se ti alzassi...emh, io sto..." Sussurra Dylan un po' impacciato.
Mi rendo conto solo ora del vestito, se così si può chiamare, che indosso e di una cosa dura che spinge sul mio ventre.
Oh, e non dimentichiamoci la mano di Dylan posata esattamente sulla mia chiappa sinistra.
Divento rossa come un peperone e abbasso la testa per coprirmi il viso con i capelli ignorando il suo sorrisetto soddisfatto.
"Io benissimo Hanna, a te invece laggiù come va?" Chiede sarcastico riferendosi al fatto che sono ancora stesa su Dylan.
"Non c'è male." Rispondo.
"Eh tu, Dylan? Sei abbastanza comodo?" Chiede poi al bruno.
Rabbrividisco sentendo il tono con cui Luke ha pronunciato il suo nome.
Dylan poggia anche l'altra mano sul mio sedere per poi sorridergli sfacciato.
"Non potrebbe andare meglio.."
Alzo gli occhi al cielo per poi schizzare in piedi e porgergli una mano per far alzare anche lui.
"Ma come ti sei vestita!?" Quasi urla Luke appena nota il mio abbigliamento.
"Mi vesto come mi pare, ok? Non sei mio fratello, Thomas lo era. Tu sei solo il fratello della mia migliore amica, nulla di più, quindi stai al posto tuo." Rispondo con tono tagliente.
"Hanna abbassa i toni." Mi intima.
"Se no?" Risponde Dylan al posto mio stupendomi.
"Se no sveglierà i miei." Lincia Dylan con lo sguardo.
"...non permetterò che tu frequenti questo idiota.." Dice poi rivolto verso di me scuotendo la testa.
"Come mi hai chiamato?" Chiede Dylan avvicinandosi a lui con passi lenti ma decisi.
Luke subito fa un passo indietro intimorito dal suo atteggiamento.
Prima che gli possa andare addosso attanaglio Dylan per il braccio e lo inizio a tirare.
"Dylan, non penso sia il caso picchiare due ragazzi in una sola sera. Che ne dici se andiamo in bagno così ti medico?" Sposto la presa dal bicipite alla mano e con forza lo trascino su per le scale verso il bagno.
"Hanna!" Mi richiama Luke arrabbiato.
"Non lo ripeterò un altra volta Luke: Stai al posto tuo." Dico gelida.
Mi chiudo in bagno con Dylan e mi siedo sul lavandino con la cassetta del pronto soccorso in grembo e faccio mettere Dylan in piedi davanti a me.
Afferro la sua mano e ci lascio cadere sopra il disinfettante facendolo sussultare e serrare la mascella per il dolore.
"Scusa." Sussurro mentre gliela bendo.
Poi, delicatamente, afferro l'altra.
"Quindi lui è il Luke di cui mi parlavi..." Comincia mentre bendo  anche l'altra.
"Me lo immaginavo diverso..." Commenta.
"In che senso?" Chiedo confusa.
"Beh, l'hai rifiutato. Pensavo che mi sarei ritrovato davanti un ragazzino brufoloso...e invece..."
"...E invece ti sei ritrovato davanti l'incarnazione della perfezione." Termino al posto suo.
Mi rendo conto che mi sono inceppata con la garza e, con pazienza, ricomincio il mio lavoro d'accapo.
"Lo dici anche tu! Perché l'hai rifiutato?"
Scrollo le spalle.
"Non è l'unico ragazzo perfetto che conosco..." Rimango sul vago.
Termino finalmente la fasciatura e faccio per scendere dal lavandino, ma lui mi blocca mettendo le sue mani suoi miei fianchi facendomi sussultare.
Lo guardo stranita.
"Ti devo disinfettare il braccio." Mi ricorda.
Stranamente delusa mi risiedo sul lavandino.
"Dylan, sto bene." Mento.
"Smettila di fare la testarda." Mi guarda serio.
Faccio una smorfia porgendogli il braccio svogliata.
Mi versa il disinfettante sul taglio facendomi scappare un gemito per effetto del liquido freddo sulla mia pelle calda; poi afferra una garza e avvolge il mio braccio con essa.
Le sue mani grandi piene di calli lavorano delicate sul mio esile corpo, sembra abbia paura che possa spezzarmi da un momento all'altro.
"Ecco fatto." Dice per poi guardarmi impassibile negli occhi.
Ci ha messo la metà del tempo che ci avevo impiegato io.
"Tu non ricambi i sentimenti di Luke, Hanna?" Chiede improvvisamente.
La sua voce non fa trapelare alcuna emozione.
"Te l'ho già detto, perché insisti? Sei geloso?" Mi scappa un sorrisetto.
Mi guarda a lungo, per poi ricambiare il sorriso.
"Non ne ho bisogno. Sei mia dal primo giorno in cui ti ho vista."
Posa per un nano secondo i suoi occhi color nocciola sulle mie labbra socchiuse, per poi tornare a guardarmi negli occhi e ampliare il suo sorriso facendomi avvampare.
Molto soddisfatto dell'effetto che ha su di me si allontana dal mio corpo, mi scappa un sospiro che non mi ero resa conto di trattenere.

Leggendo I Tuoi Occhi. [Dylan O'Brien]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora