Appendice: Un nuovo Re

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Durante il lungo viaggio di ritorno, Leona aveva convinto Dana a darle fiducia e lasciare a lei la gestione del nuovo pericolo. La sua amica era coinvolta direttamente in quella ulteriore minaccia e non era saggio darle carta bianca. Il potere delle due sorelle era assolutamente straordinario, nessuno avrebbe potuto affrontarle, lasciate a loro stesse avrebbero potuto combinare danni irreparabili. Rientrate sulla Terra, la Regina aveva ripreso possesso di Bowl: la piccola astronave con cui era ormai perfettamente in sintonia.

Per Leona si profilava un periodo di intenso lavoro. Da un lato la sorella di Dana, da quell'altro Tangh e il suo equipaggio da tenere sotto controllo.

E poi c'erano gli aurelliani.

La Direttrice aveva indetto una riunione generale per mettere al corrente tutti i membri del Consiglio sui risultati della missione appena conclusa. I problemi erano sorti dopo quella relazione. Non era stato possibile tenere all'oscuro i delegati circa il nuovo pericolo. Già durante la visita a Kiantosderoux si erano sparse voci di dissenso provenienti da Auros e dai pianeti a loro più vicini, qualcosa doveva essere trapelato sull'incarico assegnato ai korgiss. Nel corso dell'assemblea erano state proferite parole di critica accesa nei confronti della Regina, rea di aver portato questa nuova grave minaccia nell'universo. Leona aveva dovuto usare tutte le proprie qualità diplomatiche per mettere a tacere Tavos. Nonostante il console fosse in minoranza la sua opinione aveva però un peso importante e così era riuscito a indire una votazione per escludere Dana da ogni ingerenza in quella faccenda. A quel punto Leona aveva giocato la sua carta vincente chiamando in collegamento uno dei delegati assenti per fargli esprimere la sua opinione e permettergli di votare. Con l'appoggio incondizionato dato a Dana, il Primo Sen era stato decisivo e concluso di fatto quella questione: la votazione era stata annullata.

Tavos aveva dovuto accettare la decisione della maggioranza, il peso politico di Ermit era inattaccabile. L'aiuto ricevuto da Dana nella missione al Doppio Buco Nero gli aveva consentito di mantenere la propria posizione dominante di Primo Oratore all'interno del Consiglio dei Venerabili. La sua conseguente riconoscenza era un problema da risolvere altrimenti la Guida dei Maghi sarebbe rimasta per sempre al difuori della sua portata.

Le due amiche si erano poi riviste e la Regina aveva confermato la decisione presa: favorevole a lasciare a Leona la direzione delle operazioni per il controllo del pianeta Bytongther. Era stata una scelta obbligata e non solo dal punto di vista diplomatico. Il pericolo portato da sua sorella era indiscutibile ma era necessario comprendere il motivo delle sue mosse. Non si imbastisce un piano così complesso e articolato senza un fine altrettanto importante. Non poteva trattarsi solo di una vendetta, c'era sicuramente qualcos'altro e almeno nella sua comprensione Leona poteva essergli di grande aiuto.

Nel frattempo aveva altro di urgente da fare. La provocazione di Mira avrebbe potuto comportare un lungo periodo fuori da Okonoghar per cui doveva rientrare per effettuare tutta una serie di compiti importanti. Il primo riguardava il passaggio di alcuni incarichi e questo andava fatto col consenso del suo popolo. Chi sarebbe rimasto a portare avanti quelle funzioni concesse alla Guida doveva comunque avere la sua approvazione. Tuttavia non poteva rinunciare al parere di alcune persone su cui riponeva la sua fiducia, quindi ne doveva parlare con sua madre, a cui chiedere il suo esperto consiglio e, inoltre, anche con qualche amico fidato.

E questo non era tutto, perché c'era un problema ben più complesso da risolvere.

Ormai tutti sapevano dove si trovava Okonoghar e pertanto era necessario pensare al trasloco dell'intera popolazione su di un altro pianeta. Ci sarebbe stato lavoro per anni ma questo non era una preoccupazione, l'anonimato era una condizione essenziale per la loro missione come già si era dimostrato nei recenti avvenimenti. Trovare un nuovo pianeta e ricominciare da capo non sarebbe stato facile, avrebbe richiesto aiuto e comportato menti da cui cancellare parte della memoria. Doveva iniziare a parlarne, benché fosse ancora presto perché prima di tutto venivano i due traditori.

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