Prologo

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La mia identità, mi è stata rubata?
Mi si sta spezzando il cuore?
Tutti i miei progetti mi sono caduti dalle mani, sono caduti, dalle mie mani su di me, sui miei sogni...
All'improvviso tutto sembra...vuoto.

My identity, has it been taken?
Is my heart breakin' on me?
All my plans fell thought my hands...
They fell thought my hands on me all my dreams...
It suddenly seems...empty."
The Cranberries - Empty

Era pieno novembre e l'aria della sera era fredda e pungente.

Per fortuna avevano scelto un'automobile confortevole, dove il gelo non riusciva minimamente ad entrare e la temperatura era più che piacevole.

La stessa cosa non si poteva dire dello stato d'animo all'interno dell'abitacolo.

"Non ce la posso fare."

La ragazza accartocciò e sbattè la cartina geografica sulle proprie gambe.

"Sono ore che giriamo a vuoto! Non avevi detto di conoscere questa zona come le tue tasche? "

"Non ci siamo persi. Sono sicuro di essere sulla strada giusta."

"Sarà. Ma sono stanca e ho così fame che mangerei anche te."

Il ragazzo seduto al posto di guida sorrise, senza distogliere lo sguardo dalla guida.

"Ma se hai appena divorato tre hamburger."

"Quelli, caro mio, non erano hamburger! E' un'offesa anche solo pensarlo! Erano pseudo imitazioni. "

Lui scrollo' la testa, continuando a sorridere.

"Che hai da ridere?! Questo..."

La ragazza indicò la mappa stropicciata sulle gambe.

"...non è affatto divertente!"

"Ah no di certo."

"Allora perché stai sogghignando.?"

"Per te!"

"Per me?!"

"Sei troppo buffa quando fai la pesante."

Lo fisso' a bocca aperta.

"Io buffa?! Pesante?!"

"Proprio pesante...e petulante!"

"Petulante?!"

"E sai cos'è peggio?"

Lei incrocio' le braccia al petto, stizzita.

"No, cosa? Sentiamo."

"Che non credevo fosse possibile che diventassi ancora più logorroica di quanto già non fossi."

"Io non sono logorroica! Cioè, forse solo un po'. Ma sei tu il genio che si è perso nonostante l'ultimo sensazionale modello super tecnologico di navigatore satellitare che la sottoscritta, e ribadisco, la sottoscritta, ha abilmente installato su questa modernissima e pluriaccessoriata automobile. Quindi..."

Si sporse in avanti per puntare il dito a pochi centimetri dal viso del ragazzo.

"...ti consiglio di portare rispetto!"

"Quello che intendevo dire signorina..."

Le afferrò il polso prima che lei potesse anche solo accorgersene, e si porto la mano alle labbra, lasciando un bacio leggero.

La memoria del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora