Capitolo 18

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≡ capitolo 18 ≡

♕ HARRY STYLES ♕

Il coach ci gridò le istruzioni su come dovevamo correre intorno agli ostacoli, l'allenamento era dieci volte più faticoso del solito. Era ragionevole, però, perché tutti noi sapevamo che la nostra prima partita sarebbe stata domani sera. Non ero sicuro di essere pronto, ma tutti gli altri sembravano esserlo così avrei giocato insieme a loro per il bene di tutti.

La resistenza era una chiave importante per qualsiasi sport- è necessario essere in grado di tenere il passo con il suo avversario. Più velocemente ti stanchi, più vantaggio loro acquistano. Se riesci a correre con loro, puoi stare alla pari con loro. Se loro si stancano per primi, tu puoi prendere l'iniziativa.

Mi piaceva pensare che avevo la resistenza necessaria. Fisicamente. Mentalmente, però, ero spaventano con la forza che mi faceva da scudo. Era sempre stato difficile tornare a casa ogni giorno senza il pensiero di voltarmi e allontanarmi. Non ero nemmeno sicuro che l'avrei ancora potuta chiamare casa.

Il coach fischiò. "Cinque minuti di pausa", disse. "Prendete un po' d'acqua o qualsiasi cosa, ma l'allenamente non è ancora finito. La prima partita è la più importante."

Mi misi le mani sui fianchi, camminai verso le gradinate per prendere una bottiglietta d'acqua e un asciugamano per togliermi il sudore dalla fronte. Chase era in piedi vicino a Jeremy, due dei ricevitori. Non volevo far affidamento su Chase per qualcosa, ma non potevo lasciare che il mio odio per lui mi facesse diventare cieco. Se era libero domani sera, dovevo per forza accantonare il mio odio e lanciargli la palla.

"Hey", disse Brady mentre afferrava l'acqua accanto a me, "Pensi che la squadra sia pronta per domani?"

Mi strinsi nelle spalle, "Immagino che lo scopriremo domani, no?"

Si leccò le labbra. "Credo di si."

Brady corse indietro - più veloce di un fulmine. Aveva la velocità e la resistenza per schivare i difensori e segnare un touchdown. Aveva anche la forza di marcarli, per evitare di essere affrontato. Era, nel complesso, un ottimo giocatore.

"Posso chiederti una cosa?" Disse sedendosi.

"L'hai appena fatto", gli dissi ma presi posto accanto a lui. "Vai avanti."

Brady si torturò le mani. "Per l'Homecoming che è fra un paio di mesi.. non ho nessuna ragazza che mi piace da portarci."

Alzai gli occhi combattendo un ghigno mentre sbattevo la spalla con la sua. Da quando Grace mi aveva fatto sorridere, era stato più difficile resistere alla tentazione. "Non suonare come un tonto", gli dissi. "Non hai bisogno di un appuntamento per andare, amico."

"Ma sembrerei noioso se non lo facessi."

"Poi basta che ne scegli una. Hai ragazze che praticamente si lanciano su di te." Mi strinsi nelle spalle. "Non dovrebbe essere troppo difficile convincere una di loro ad andare."

Lui arricciò il naso. "Non voglio solo chiederlo ad una ragazza qualunque, fratello. Voglio qualcuno.. non so." Si strofinò la fronte, poi mi guardò. "Tu hai Grace. Voglio la mia Grace, capisci?"

Alzai un sopracciglio.

Brady gemette. "Sembro piuttosto ridicolo, eh?"

"Non ti ho mai sentito parlare di voler una relazione seria, tutto qua."

Eppure era ancora strano per me pensare a me stesso impegnato in una relazione seria. Non lo avevo chiesto a Grace no nulla per essere 'ufficiali', per così dire, ma non è perché non voglio che lo sia. In un certo senso, non lo voglio, ma perché credo di non essere abbastanza buono per lei. E' troppo sbagliato per me stare con una persona perfetta come lei.

Infatuation // Harry Styles [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora