Capitolo 33

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≡ capitolo 33 ≡

Ci fu un leggero bussare alla mia porta quel sabato mattina. Ci volle un secondo per far capire al mio cervello di non star sognando prima di gemere strofinandomi gli occhi e gettando via le coperte. Lentamente camminai verso la porta prima di aprirla.

Jeremy se ne stava in piedi con un sorriso sulle labbra e le braccia incrociate dietro la schiena.

Sospirando mi passai una mano fra i capelli prima di crollare sullo stipite della porta, sbirciando l'orologio da sopra la mia spalla. L'orario mi fece gemere ancora più forte. "Jeremy, sono le otto di sabato mattina."

"Quindi, il momento perfetto per andare in quello stupido negozio di abiti da sposa prima che sia troppo pieno", osservò camminando nella mia stanza.

Alzai semplicemente le spalle, appoggiando la testa sul telaio della porta e chiudendo gli occhi. "Ma io voglio solo dormire un po' di più. Per favore?"

Sentendo il suono di uno dei miei cassetti che veniva aperto aprii gli occhi per trovare Jeremy a rovistare fra i miei vestiti. Stava borbottando cose come "Troppo primaverile" o "Troppo scolaresco", mentre gettava via i vestiti dietro di lui.

Sbuffando scattai, "Raccoglierai tutto questo casino!"

Jeremy strinse un maglione e arricciò il naso. "Troppo invernale, voglio dire, davvero?"

Glielo strappai dalle mani. "E' inverno, deficiente."

"Forse in posti normali", disse. "Qui in Florida fanno ancora 29°, quindi fatti carina così che possiamo farla finita."

Schiaffeggiandomi la fronte, lui mi mise una mano sulla spalla prima di appostarsi fuori dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Guardando la porta chiusa sorrisi un po' a me stessa prima di correre tranquillamente indietro verso il mio letto, mettendomi sotto le coperte e tirandole fin sopra la testa.

Mi stavo per mettere comoda quando Jeremy mi strappò via le coperte. "Bel tentativo, Walker. Non costringermi a tirarti un secchio di acqua gelata."

Questo fu sufficiente per farmi iniziare a rovistare per trovare un outfit prima di correre verso la doccia.

***

"Non che non mi piaccia la tua sadica compagnia", dissi mentre scansionavo lo scaffale, "Ma perché eri a casa mia così presto?"

Jeremy fece una smorfia grattandosi la nuca, "Papà è restato la notte. Mi ha fatto passare la notte nella stanza degli ospiti. Ha detto che questo ci aiuterà ad 'adattarci alla nostra nuova famiglia' ed io sono rimasto."

Fu il mio turno di arricciare in naso. "La stanno prendendo davvero sul serio, eh?"

"Già, io sono solo contento che non sei una sorella totalmente sfigata."

Gli lanciai un'occhiata e lui sorrise prima di guardare il suo telefono. Diedi un'occhiata da dietro le sue spalle per vedere che era un messaggio di mia madre, dove gli diceva che il matrimonio si sarebbe svolto in una casa sulla spiaggia e che alla damigella di onore era stato chiesto di indossare un colore blu. Sorrisi un po' a me stessa,il blu era il mio colore preferito. Forse non sarebbe stato così male dopo tutto.

Così iniziai a frugare in giro per trovare il vestito mentre Jeremy continuava a farmi domande. "Pensavo venisse Harry così da non essere l'unico ragazzo in un negozio d'abbigliamento."

"Aveva un po'.." Mi accigliai. "Robe di famiglia da fare."

Fiona gli aveva detto che visto che mi aveva fatto entrare senza il suo 'consenso', lui era tecnicamente in una sorta di periodo di prova in cui non poteva uscire di casa per un paio di giorni o giù di lì. Mi aveva spiegato tutto, ma era così stupida da essere difficile da ricordare.

Infatuation // Harry Styles [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora