Capitolo 12

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≡ capitolo 12 ≡

Ci fu un'assemblea scolastica più tardi quel giorno. Trovai Ivette, Jacob e Estella tutti seduti insieme in sesta fila dalla parte anteriore. Dopo essere passata su più persone già sedute, presi posto in un sedile vuoto vicino a Jacob e notai un posto aggiuntivo accanto a me.

"Preso per Harry," disse Jacob senza guardarmi. "Immagino che tutti noi dovremmo prendere una pausa dalla scuola e sbavare su di lui."

Sorrisi, ruotando gli occhi prima di mettere la mia borsa a terra fra le mie gambe. I due ragazzi davanti a noi erano senior, ma io in realtà non li conoscevo. Non erano popolari o noti come Harry e i suoi amici e sembravano un po' secchioni. Non li giudicavo considerando che io stessa ero molto secchiona, così cercai di ignorare le loro risate.

Ivette stava chiacchierando con Estella di moda, un tipo di discorso che non volevo davvero seguire. Se stavo comoda, poi avevo dei bei vestiti. Non capivo qual era il punto di pagare un braccio e una gamba per una camicia. Non avevo intenzione di metterla per molto tempo, quindi perché sprecare così tanti soldi per qualcosa di temportaneo?

Harry attraversò le porte della mensa un attimpo dopo. Si appoggiò al muro, incrociando le braccie toniche sul petto, leccandosi le labbra prima di tirare il suo inferiore fra i denti. Jacob sospirò sognante accanto a me. Harry poteva letteralmente cattura l'attenzione di un intero ambiente senza che lui si rendesse conto dell'effetto che aveva sulle persone. Era veramente sconcertante quanto fosse perfetto.

"Fagli un cenno", disse Ivette guardandomi attraverso Jacob.

Le mie guance si arrossarono. "Non ho intenzione di urlare per la stanza, Ivette."

Estella ridacchiò. "Non ti preoccupare, Grace. Harry non è il tipo che giudica."

"Oh, per l'amor di Dio", brontolò Jacob alzandosi. Si portò le mani alla bocca per amplificare la sua voce e gridò: "Ehi Harry! Da questa parte!"

Mi ritrassi giù sul sedile mentre più teste si giravano, tra cui la bellezza in persona. Si passò una mano tra i riccioli prima di spingersi dal muro e dirigendosi verso di noi. Guardai torvo Jacob, battendogli sulla spalla ma lui semplicemente mi si scrollò di dosso con un semplice "non c'è di che". Mentalmente, lo stavo ringraziando per quello che io non avevo avuto il coraggio di fare. Tuttavia, fisicamente le mie guance mi stavano tradendo.

Harry scivolò verso noi, prendendo posto accanto a me. "Grazie per avermi tenuto il posto", disse.

"Oh umh, si." Feci il mio miglior sorriso -maledendo la mia goffagine.

Estella si chinò per guardare Harry. "Ehi, vai alla festa di Mike questo venerdì? Ha detto che sarà la sua migliore di nuovo."

Harry strinse le labbra e si strinse nelle spalle. "Non lo so. Potrei avere programmi."

Strinsi le mie mani insieme, cercando di immaginare me stessa in uno scenario di una festa. Si, è vero non sono mai stata ad una. No, non mi vergongo di questo. Non bevo, non fumo e non faccio festa. Sarebbe stato strano essere collocata in una tale situazione e anche il pensiero era piuttosto scomodo per me.

I due ragazzi di fronte a noi continuavano a ridere, una delle loro sedie scivolò indietro e bussò sulle ginocchia di Jacob.

"Ehi, il mio corpo è proprio qui, stronzo!" Gridò Jacob, socchiudendo gli occhi su di lui.

Il ragazzo si voltò alzando gli occhi. "Ci sono altri posti."

"Si, in modo che tu te ne possa andare a trovare un altro."

Infatuation // Harry Styles [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora