≡ capitolo 29 ≡
"Questo posto è pieno di dive", mormorò Jacob mentre fissava con disgusto ogni ragazza che camminava con in mano dei volantini. "Nessuno conosce la metà di loro. Si aspettano veramente di vincere?"
Mi strinsi nelle spalle. "Non mi interessa davvero. L'Homecoming è sopravvalutato e fastidioso."
"Grace, se vuoi essere al ballottaggio basta dirlo."
Lo guardai. "No, non lo voglio. Non mi piace la folla, non mi piace stare davanti alla folla, non mi piace essere guardata-"
Alzò la mano. "Ho capito, taci. Se solo lasciassero diventare regine dell'Homecoming gli omosessuali."
Roteando gli occhi, sorrisi avvicinandomi al mio armadietto. Jacob guardava male gli altri, mentre io scambiato il mio libro, con almeno tre ragazze che ci chiesero di votarle con un patetico volantino da dare. Ognuna teneva una foto di loro stesse, professionalmente fatta con qualche abito di fantasia. Sbuffai, accartocciandoli e gettandoli nella spazzatura.
Perché sprecavano carta per questo?
Brady ed Harry si avvicinarono un attimo dopo, un sorriso tirò le mie labbra quando Harry mi baciò la guancia in segno di saluto. Brady gemette: "Sarà così per tutto il tempo ora?"
"Tutto quello che ho fatto è stato baciarla sulla guancia."
"Penso che sia carino."
"Certo che si, Jacob."
"Non essere geloso perché sei single, Brady."
"Il modo dei single è l'unico modo", Brady disse mentre sorrideva appoggiando la schiena agli armadietti. "A parte, si sa, che questo chiaramente non accadrà."
Come a dimostrare la sua teoria, Ivette venne correndo verso di noi con un sorriso sciocco sulle labbra. "Indovinate un po', indovinate, indovinate!"
"Hai dimenticato di respirare?" Chiesi mentre la guardavo strano.
Lei alzò gli occhi ma il suo sorriso rimase sulle sue labbra. "Mike mi ha chiesto di andare all'Homecoming con lui!" Strillò a se stessa, tenendo una rosa che presupposi le avesse dato Mike.
Brady si spinse lontano dagli armadietti con un sospiro. "Questo è il mio segno", mormorò prima di allontanarsi senza essere notato da Ivette.
Mi accigliai, desiderando che smettesse di essere così ingenua per cinque secondi. Non mi fidavo di Mike con lei. Si intrufolava troppo in giro- Ivette lo sapeva. Non volevo che si facesse male, eppure sentivo come se fosse inevitabile, ora che sarebbero andati al ballo insieme.
Lei si fermò un attimo dopo, aggrottando la fronte. "Cosa c'è che non va? Non siete felici per me?"
Jacob le lanciò un'occhiata. "Non stai esagerando un po'?"
Ivette strinse le labbra guardandoci più arrabbiata che sconvolta. "Davvero? E' stata la mia cotta da quando posso ricordare, alla fine mi ha chiesto di uscire e voi pensate che sto esagerando? Eppure va bene che Grace strilli per tutto il tempo perché finalmente sta con Harry ora."
La guardai a bocca aperta. "Prima di tutto, io non strillo. Secondo poi, perché mi metti in mezzo ora?"
"Come vi pare." Ivette scosse la testa camminando via prima che potessimo dirle qualcosa.
Harry si pizzicò il ponte del naso, Jacob borbottò sottovoce ma io rimasi ferma lì. Credo di essere felice perché finalmente la sua mega-cotta l'aveva notata- ma io non volevo che si ferisse, che era poi quello che alla fine avrebbe fatto. Probabilmente avrei dovuto essere eccitata per questo, per il suo benessere. Ma io proprio non ci riuscivo.
STAI LEGGENDO
Infatuation // Harry Styles [ita]
Hayran KurguQuesta è solo una traduzione di @slutindie che mi limito a pubblicare, la storia originale è di @juliaxwrites