≡ capitolo 27 ≡
♕ HARRY STYLES ♕
"Sono bei regali?" Chiesi a mia madre con una vecchia voce da tredicenne, un miscuglio tra il dolce e il roco. Era quel momento imbarazzante della pubertà, per non dire altro.
Mamma mi sorrise, ma era un sorriso triste. Il tipo di sorriso che fai a qualcuno quando stai mentendo sulla tua felicità. "Certo", disse. "Sono sicura che lui li amerà."
Afferrai due mazzi di carte da calcio per collezionisti dallo scaffale, sapendo che erano gli ultimi favoriti di mio padre. Non mi lasciava mai giocare a Fifa con lui, ma la mamma mi faceva giocare quando lui era a lavoro o la sera tardi. Lei credeva nella condivisione mentre lui no.
"Vorrei solo che smettesse di farti del male", mormorai sotto il mio respiro mentre camminavamo verso la cassa. Ci era voluta quasi mezz'ora per uscire di casa a causa dei suoi tentativi di provare a coprirle l'ultima decorazione sul suo viso.
Le mie mani si strinsero intorno ai pacchetti.
"Ci sto provando", mi disse con voce calma. "Ma il viaggio è costoso quando lavori in un asilo nido."
"Lo so."
Il cassiere si affrettò a dirci l'importo totale e rapidamente ci avviammo per la nostra strada. Il traffico era orribile, ma era solito quando andavamo in città per fare spese. Era quasi Natale, dopo tutto, e la mamma doveva comprare un po' di cibo per la grande cena di domani. L'avevo vista ordinare il mio nuovo portatile la scorsa notte in segreto e quella era una delle cose che volevo di più.
Gemma e la sua cotta del mese stavano cucinando quando tornammo a casa ed io avevo preso un grande soffio. Amavo quando Gemma cucinava. Aggiungeva sempre qualcosa per renderlo migliore. Le avevo detto che doveva diventare una chef ma lei voleva essere una veterinaria. Aiutavo gli animali e tutto, ma non sarei mai stato in grado di sopprimere un cane o di dargli un colpo. Benedette le persone che potevano.
"Oh, ciao, Nathan." Mamma sorrise appena entrammo in cucina, entrambe le nostre braccia imballate dai sacchetti che poi riponemmo nel ripiano. "Non sapevo saresti passato."
"I suoi genitori hanno litigato", Gemma disse.
"Non capisco perché è venuto qui per un riparo", borbottai sottovoce prima di aiutare mamma a riporre le cose nel congelatore.
Tutti mi hanno sempre detto che ero pessimista. Ma avevo visto mio padre picchiare mia madre proprio di fronte a me. Lo avevo visto schiaffeggiarla, darle un pugno e anche darle un calcio una volta, quando lei stava cercando di strisciare via. E poi, quando ero intervenuto, avevo ottenuto lo stesso e avevo perso un giorno di scuola. Come potevo non essere pessimista?
Gemma cerca di portarmi al piano superiore quando succedono cose del genere. La mamma ci ha sempre detto di chiuderci in bagno in caso lei non sarebbe riuscita a proteggerci. Ma ero sempre lì con lei, per assicurarmi che stesse ancora respirando. Ero troppo fragile per fermarlo, ma andavo da lei ogni volta che lui usciva di casa dopo una lite.
E un giorno, avrei reagito.
***
Lui tornò a casa il giorno di Natale ubriaco dopo non essere tornato per tutta la Vigilia di Natale. Sapevo l'avrebbe fatto. Lo faceva sempre. Per qualche ragione, le vacanze erano peggiori. Al mio compleanno quest'anno, il mio tredicesimo, non era tornato a casa fino a festa finita ed era tornato a casa solo per gridare alla mamma qualcosa di ridicolo. Come era stato il compleanno.
Ma questo fu diverso. Non era ubriaco come al solito, ma era più violento. Non mi ero potuto preparare quando era entrato nel bel mezzo dello scarto dei regali miei e di Gemma. Nathan era andato a casa questa mattina presto per il suo Natale, e il ragazzo era stato fortunato al non dover assistere a questa lotta senza ragione.
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Infatuation // Harry Styles [ita]
FanfictionQuesta è solo una traduzione di @slutindie che mi limito a pubblicare, la storia originale è di @juliaxwrites