Capitolo 34

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≡ capitolo 34 ≡

Finalmente, le vacanze del Ringraziamento arrivarono. Tuttavia, il primo giorno non fu così rilassante come avevo pianificato. Considerando che era il Ringraziamento, andammo tutti a casa di mia nonna con il resto della famiglia. Ieri sera avevo dimenticato che mi era stato richiesto di fare i brownies quindi ora mi ritrovavo nel caos.

La mamma era sotto la doccia mentre Noah era alla ricerca della sua scarpa destra (in qualche modo l'aveva persa gettandola nel suo armadio - non avevo fatto domande) e io stavo freneticamente mettendo ingredienti e sbattendo tutto insieme. Non avevamo uno di quei fantastici sbattitori quindi conclusi che questo sarebbe valso come allenamento per la giornata.

Una volta messi in forno calcolai il tempo di cottura e il tempo che avevamo prima di andare da Sitti. Dopo aver realizzato di avere solo cinque minuti per prepararmi, mi affrettai ad attivare il timer per poi dirigermi verso le scale. Non appena la punta del mio piede toccò il primo gradino, il campanello suonò.

Sbuffando mi incamminai verso la porta e la aprii per vedere Harry. "Oh bene, puoi tenere d'occhio i brownies mentre mi vesto."

Non gli diedi la possibilità di rispondere prima di tirarlo dentro, chiudendo la porta dietro di me. Aprì la bocca per parlare ma mi lanciai verso le scale prima che potesse pronunciare una parola. Non per essere scortese, naturalmente, ma ero ancora in pigiama e l'ultima volta che ero andata ad una festa in pigiama mia madre si era davvero infuriata.

Harry bussò alla mia porta mentre ero nel bel mezzo di spicciare i nodi. Lui sorrise, appoggiato contro il legno. "Sembri di fretta."

"Beh, mi sono svegliata tardi perché mi ero dimenticata fosse il Ringraziamento e poi mi ero dimenticata di dover fare i brownies perché, francamente, sono la migliore pasticcera conosciuta in Florida e poi mi sono ricordata che se vado a casa di mia nonna in pigiama passerò i guai. Così, eccomi qui", divagai.

Lui ridacchiò e poi apparve Noah. "Ehi, Harry." Harry annuì in segno di saluto e Noah si rivolse a me. "Sei sicura di non aver visto la mia scarpa sinistra?"

Mi accigliai. "Pensavo fosse la destra?"

I suoi occhi si spalancarono per un momento prima di battersi una mano sulla fronte. "Merda, ora le ho perse entrambe."

Harry alzò un sopracciglio. "Non hai altre scarpe?"

"Si e poi come hai fatto a perdere le scarpe nel tuo armadio?"

Noah ci fece un cenno. "Non ho tempo per il fastidio. Le mie preziose scarpe da ginnastica hanno bisogno di me."

Harry rise e io lo guardai allontanarsi, scuotendo la testa. "E' stato troppo intorno a Jacob, non credi?"

"O forse appena a sufficienza", disse Harry. "Era davvero impacciato e timido. Jacob gli ha dato quell'altezzosità."

Dopo aver spinto Harry fuori dalla mia camera per cambiarmi, gli permisi di nuovo di entrare per farmi tirare su gli stivali che avrei indossato. Non che non riuscissi a farlo da sola, ma i miei polpacci erano più grandi di quello che credevo. Non indossati sembravano della giusta proporzione, ma erano abbastanza per provocare dolore.

Sospirai dopo aver tirato su la zip e sentii un bip dal piano di sotto. "Oh! I miei brownies sono pronti!"

Proprio mentre raggiungevo la cucina, il timer suonò di nuovo. Gemendo mi voltai verso per aprire e Harry sorrise prima di dire: "Vado io. Non voglio mangiare brownies bruciati."

E così feci, prendendo una rivista per rinfrescarli velocemente così da poterli tagliare invece di portarli insieme in un grande piatto. Harry entrò in cucina con Jeremy dietro di lui, mi avvisò che il padre era andato dalla mamma e mentalmente mi morsi la lingua, sperando che lei fosse uscita dalla doccia.

Infatuation // Harry Styles [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora