Pow di Vox
Una goccia di sangue mi cadde sul volto. Senza essere visto, Husker aveva appena decapitato una delle guardie alla mia destra. Una sua carta da gioco aveva mozzato nettamente il collo della guardia, giacente al suolo...
"Vuoi combattere, Husker?"
"No, voglio farti il culo. E non nel modo che desideri, depravato".
La rabbia saliva da ogni lembo dei miei circuiti. Il desiderio di vendicare Val... era enorme. Era enorme quasi quanto lo era il rimorso di non essere mai riuscito a dirgli... ti amo. E il pensiero che sia morto senza saperlo era struggente, mi distruggeva da dentro bruciando. Ecco cosa sto vendicando. Il dolore di un ti amo mai detto, il dolore di un amore mai confessato, il dolore della solitudine e del dubbio che mi perseguiterà per tutta la vita: mi ha mai ricambiato? Con un urlo di rabbia e disperazione dimenticai tutto ciò che avevo minuziosamente architettato. Mi fiondai su Husker.
"TU, BASTAR*O DI MER*A!! Mi hai portato via... TUTTO!"
Husker era a pochi centimetri da me, mi osservava con una faccia seria e compassionevole... che schifo. Non è della sua inutile pietà che ho bisogno. Povo a colpirlo-
"Ora..."
Ferma il mio pugno con una mano.
"...Farai meglio ad ascoltarmi, evoluzione di un nokia".
"..."
"Non mi importa quanto ti piacesse farti fottere da Val. Non mi importa neppure se ci fosse stato altro..."
Volge lo sguardo ai sicari presenti.
"Ditemi, voi sapevate che a Vox, quel bastardo di Val, non piaceva solo per il caz*o?"
Tutti muti. Il silenzio cade nella stanza, come un invito al continuare questo interessante pettegolezzo. Sbianco, sentendo dove Husker stesse spostando la conversazione. Che si fosse accorto di tutto...?
"Il VOSTRO caro Vox, amava Valentino".
Un gelido silenzio percosse la stanza. Tutti immobili, pochi sguardi e rari sussurri.
"Ed era un segreto?"
Velvette si fece avanti dalla sedia dove era seduta, scrollando social.
"TUTTI lo sanno HUSKER! Non c'è bisogno che tu venga qua a raccontarlo"
Le guardie e i sicari iniziarono a guardarsi confusi...
"Voi lo sapevate?"
"No, francamente no..."
"Bho, non ne avevo idea"
"Nope"
"Mai sentito"
"SI! AH, no scusate, effettivamente no..."
Irritata, Velvette guarda seccata le guardie:
"Come potete essere così stupidi?! Erano un libro aperto! Che sottospecie di idioti mutati assumiamo?"
"Calmati, Velvette. Li assumete TUTTI. Che tipi di dannati vi aspettavate di trovare? Bravi e intelligenti cittadini?"
"Zitto, Husker".
"Come vuoi. In ogni caso, loro si amavano. Erano DANNATI che provavano amore l'un l'altro"
Guardai Husker. Con odio, con disprezzo, con vergogna. Perchè mettermi in imbarazzo davanti a tutti, dannato bastar*o?! Mi soffermai sul "l'un l'altro"... chissà se era vero...
"Eppure, lo hanno trovato sbagliato. Ne avevano paura, se ne VERGOGNAVANO, al punto da nasconderlo persino a loro stessi. Per questo ti sto per uccidere, Vox. Perchè le persone come te... mi fanno ribrezzo. Vergognarsi dell'amore... è orrendo... Almeno ora..."
Sento le mani di Husk prendermi lo schermo e avvicinarci una pistola.
"... potrai smettere di soffrire"
Premette il grilletto. E in un attimo tutto sparì. Tutto sparì, ma il mio cuore no. quello batterà per sempre al ritmo di quello di Val. Ed è meglio che non batta senza. Perchè non saprebbe come pulsare. Ma adesso, nel niente, ci siamo io e Val. E insieme, nel niente della seconda morte, siamo il tutto.
Pow di Husk
Lasciai cadere la carcassa di Vox a terra. Mi girai verso le guardie. Alcuni provarono a nascondersi, i più coraggiosi mi puntavano un'arma contro. Velvette mi guardava in silenzio, passando lo sguardo da me al cadavere. Angel era di fronte a me. Era rimasto fermo in ginocchio a terra, come l'aveva posizionato Vox, per tutto il tempo, senza muovere un muscolo. Mi chinai verso di lui, gli porsi una mano per aiutarlo ad alzarsi. Era salvo. Non aveva ferite. Andava tutto bene. Mi guardò, seduto a terra, dritto negli occhi...
Pow di Angel
Era li, di fronte a me. Pronto all aiutarmi ad alzarmi. Mi guardava, con i suoi occhi dorati. I suoi bellissimi occhi dorati, così preziosi... così belli e luminosi da aver illuminato la mia vita come una stella polare per un marinaio in balia del mare... E io... lo amavo. Aveva detto che vergognarsi dell'amore è orrendo. L'ha detto. Lo guardai negli occhi ancora una volta. Perchè mi aveva salvato? Perchè stava facendo tutto questo per me? Perchè ammettere di amarlo è così difficile, e capire se si è amati ancora di più? Questa paura, di essermi solo illuso, un'altra volta... è tremenda...
... Ma lui ha detto che non bisogna vergognarsi dell'amore, no? Non c'è nessun problema se al posto di prendergli me mani, io gli prendo le spalle...
...come è bello....
...e porto la mia bocca sulla sua. Per davvero. Finalmente, forse, il sogno di questo amore diverrà... realtà.
E ci baciammo, li. Davanti a tutti. Un semplice, dolce, lungo ma casto bacio. Sotto gli occhi di tutti, protetti da uno scudo invisibile che ci avvolgeva e ci proteggeva da ogni male...
...in questo momento, posso dire...
...Siamo innamorati.
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Casino Huskerdust
FanfictionNel gioco d'azzardo tutto è fortuna. Certo, in alcuni giochi l'esperienza aiuta, ma la fortuna è l'unica sovrana in un casino. Husk era un overlord, un tempo. Questo è certo. Ma immaginiamo soltanto che un dado, invece di fermarsi sul numero 3, si f...