3.

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Lanciava continuamente oggetti tra la folla che li acclamava sempre a gran voce, non avrebbe mai potuto immaginare che quella volta avrebbe messo ko qualcuno. Letteralmente! Si era sentito un tonfo proprio al centro della platea. Subito dopo il concerto l'avevano informato che sfortunatamente aveva colpito una ragazza ad un occhio, sperò che non si trattasse di qualcosa di grave. Si sentì estremamente dispiaciuto. Il manager e tutto il gruppo lo seguirono fino alla stanza dove gli altri membri dello staff avevano portato la ragazza, incosciente. Era convinto che nonostante tutto ne sarebbe uscito indenne, l'avrebbe affidata alle più ottime cure e poi con qualche moina e regalo tutto sarebbe tornato alla normalità, per lo meno così gli avevano fatto credere.
Stava per aprire la porta quando delle urla inferocite lo costrinsero ad immobilizzassi. Era una voce femminile che inveiva contro qualcuno che, molto probabilmente, poteva essere proprio lui.
- Che stai facendo? - Steven, il vice manager, lo esortò a muoversi.
- Dovrei entrare nella stanza con quella banshee inferocita dentro? Ma sei pazzo! Vai tu io resto fuori! -
- Non fare l'idiota! - fu Luois a spingerlo con decisione verso la porta. Non lo convinceva. Non era per niente tranquillo.
Sperò di passare inosservato ma naturalmente tutti gli occhi vennero catapultati su di lui non appena il suo corpo varcò la soglia. L'unica figura che era rimasta di spalle era quella di una ragazza. Era seduta sulla punta del grande divano blu, circondata da una serie di cuscini grigio scuro. Vedeva una schiena e lunghi capelli che ricadevano sulle spalle in morbide onde dorate. La ragazza mora accanto a lei si alzò di scatto sorridendo.
- Harry! -
Rispose al saluto con un cenno del capo ed un sorriso tirato.
- Sono venuto per sapere come sta... - non terminò la frase che tutti i cuscini grigi che erano prima posati sul divano volarono qua e là per la stanza. Non ci volle molto ad intuire che erano tutti diretti a lui sebbene neanche uno lo avesse colpito.
- Quanto sarei curiosa di conoscere il genio che nel bel mezzo di un concerto decide di lanciare oggetti pesanti in mezzo alla folla! - un posacenere era appena finito in frantumi, dopo aver quasi colpito Niall, che terrorizzato aveva deciso di battere immediatamente in ritirata - Vediamo quanto fa bene riceve un oggetto tirato in faccia! - continuò a strillare con voce acuta e tagliente, un pizzico di ironia accendeva ogni vocale - Appena ne trovo uno pesante dammi un segno così cerco di mirare meglio! -
La banshee si era alzata in piedi, rivolta nella sua direzione aveva cominciato a lanciare tutto quello che riusciva a prendere con la mano destra, mentre la sinistra era posata a coprire entrambi gli occhi. Trasalì. Non era uno solo ad essere stato colpito?
I presenti accanto a lei cercarono di bloccarla ma lei continuava a dimenarsi come una pazza isterica.
- Mandatelo via! - urlò con voce rotta dandogli nuovamente le spalle. Harry rimase in silenzio, immobile senza riuscire a muovere un solo passo verso quella direzione. Notò la facce perplesse dei suoi manager guardarlo con agitazione e lanciarsi occhiate preoccupate tra loro. L'attenzione fu improvvisamente catturata da un picchiettare deciso alla porta.
- Scusate, l'oculista è qui per visitare la ragazza - il microfonista Ben era appena entrato e , dopo aver lanciato un'occhiata confusa al cimitero di oggetti e cuscini, aveva fatto strada al dottore. Lei era rimasta pietrificata,
Esattamente come lui.

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