Harry era rimasto bloccato sui suoi stessi passi da quella scena. Niall l'aveva guardato con la stessa espressione preoccupata che credeva di aver fatto lui. Solo, con il suo tumulto interiore in piena tempesta collerica, a lacerarlo. Ancora una volta era combattuto. Ancora una volta, si era lasciato condurre in un gioco di cui non conosceva le regole, finendo allo sbaraglio, finendo in un limbo senza fine, senza vittoria o vincitore. Senza di lei.
Dalla prima volta che aveva ceduto a quel desiderio sconsiderato di assaggiare la consistenza delle sue labbra, non era più riuscito a farne a meno. Non riusciva ad evitare quella suadente tentazione, ogni volta che le distanze tra loro diminuivano, lui cedeva. Sbattè un pugno sul cuscino, per poi lasciarsi andare sul letto, con ancora le gambe fuori, con ancora il suo sapore sulla lingua.Niall era confuso, anzi no, non stava capendo proprio nulla se non che lo strano e intricato rapporto tra quei due, anche se sembrava impossibile, si stava complicando ancora di più. Era come se stessero creando nodi ancora più duri da sciogliere di quanto già non lo fossero in partenza. Invece di cercare una soluzione. Assurdo, tutto era assurdo, compresi quei due. Harry si rifiutava di parlargli e quando andava da Elene sembrava di entrare nella camera di uno zombie. Non aveva fatto altro che starsene a letto ad ascoltare musica tutto il giorno. Le aveva restituito la cuffia schifato da tutta quella serie di canzoni che istigavano al suicidio. Che depressione! Si sedette sul letto, senza sapere cosa fare. Ora erano in due a rifiutarsi di parlare con lui, che poi non c'entrava niente! Il telefono vibrò e lui decise che era ora di smetterla.
- Adesso basta! Ti porto al party con me - le staccò entrambe le cuffie dalle orecchie e lei sussultò sorpresa.
- Ma stai scherzando?! - Elene scosse il letto per un movimento brusco. Coooosa?!
- Affatto! - tagliò corto lui - Hai qualche vestito sexy? -
- Cosa vorresti dire? - domandò indispettita.
- Che ti voglio vedere più bella che mai! Non vorrai farmi sfigurare! - le rispose sornione, ma lei continuò a portare un'espressione sospettosa sul viso.
- Stai insinuando che solitamente non sono bella? -
- Sto insinuando che potresti esserlo ancora di più! - cominciò ad ficcare la testa nell'armadio alla ricerca di qualcosa che, a suo parere, potesse andare bene - Harry si mangerà le mani - esclamò ghignando al pensiero. Elene scattò irritata al solo sentir nominare quel babbeo.
- Perché, quell'imbecille è ancora qui? -
- Beh sì certo - Niall spalancò gli occhi sentendo il sangue gelare nelle vene. Perchè accidenti doveva continuamente dimenticarsi del cambio di identità? - Intendevo che si pentirà di non essersi mai avvicinato a te -
- Ci provasse che lo castro! - replicò lei indignata. Ci mancava solo la presenza di quell'idiota senza un minimo di materia grigia in testa per completare il quadro di quella settimana - Non m'importa di lui - concluse risoluta.
- Anche Louis si mangerà no anzi se le rosicchierà proprio! - il biondo tentò di rigirare il discorso di prima, delineando l'esatto concetto che voleva esprimere. Harry, Louis, Louis, Harry. Avrebbe dovuto scrivere un libro su: come complicarsi la vita con due nomi. Ci voleva davvero impegno. Il silenzio intorno a lui lo fece insospettire - Perché non parli? - chiese per poi alzare gli occhi al cielo - Anche se io lo so -
- Allora perché me lo chiedi? - la ragazza si accigliò, più con se stessa che con lui. Era davvero così palese e trasparente? Si morde l'interno della guancia per cercare di non dare a vedere il suo turbamento. Cominciava ad averne abbastanza di tutti quei pensieri e contorte riflessioni su di lui. Era stanca, stanca di quella situazione, stanca dei suoi continui sbalzi di umore, stanca di tutto.
Niall tentò di formulare la domanda in maniera più soft che potesse, Elene sembrava irascibile sull'argomento e certo, non poteva avere tutti i torti.
- Avevo ragione, vero? -
Titubò. Se era veramente così evidente, mentire non avrebbe avuto senso. Anche se ammettere quell'assurdo interesse a qualcuno al di fuori di lei era altrettanto insensato. Cosa avrebbe concluso negandolo? Sperò che Niall potesse aprirle gli occhi su quanto fosse sbagliato quel....quel...bisogno spasmodico che aveva cominciato a nutrire per lui. E poi c'era un'altra parte di sè che continuava a sperare che l'amico potesse alimentare quel fuoco, invece di spegnerlo.
- Credo di aver sviluppato un certo interesse per lui... -
- Ma guarda...davvero? - ironizzò sedendosi sul letto accanto a lei, abbandonando, momentaneamente, la sua ricerca. L'argomento era serio, ma anche uscire vivo dall'armadio di una ragazza, anche se incompleto, era un'impresa che richiedeva tutta la sua attenzione!
- Cretino -
- Era palese! - Elene incassò quel commento quasi fosse potuto essere un pugno ben assestato. L'ennesima conferma.
- Lo so, era palese anche come sarebbe andata a finire - commentò con un filo di amarezza.
- Perché? -
- Sono stata da lui ieri - sussurrò insicura e lui sorrise, provando un moto di tenerezza.
- Questo lo so, ma quello che mi domando è: come ci sei arrivata? - non era riuscito a trattenere la curiosità. Lei titubò ancora, poi come al solito la verità le sfuggì di bocca.
- Contando le porte -
- Ma che cosa... -
- Stupida...lo so... - si passò una mano tra i capelli. Parlarne era decisamente imbarazzane - Soprattutto per sentirmi dire che non gliene importa nulla di me, si è solo divertito! Figurati, come poteva essere diversamente dopo una settimana - Niall fermò immediatamente quel fiume in piena, prima che lei potesse continuare a volare con la fantasia e il pessimismo. Se solo avesse potuto dirle la verità...
- Stavo per dire cosa tenera - la rimbeccò prontamente - Possiamo anche dire che è stata una settimana molto intensa - calcò l'accento sul "molto" - Ti ha detto davvero così? -
- Già... - sospirò amaramente. Certo che aveva proprio detto così, e in realtà non era neanche la prima volta, solo che fino ad allora, a lei non interessava affatto. E così sarebbe dovuto continuare ad essere. Si sarebbe presa a pugni. Interessarsi ad un ragazzo che neanche aveva mai visto! - Potresti dirmi com'è? - domandò di colpo, tanto che Niall sgranò gli occhi, osservandola perplesso.
- Cioè? -
- Magari è bruttissimo e io me ne farò prima una ragione -
- Quanto sei cinica! - ridacchiò divertito.
- Dai descrivimelo - Niall cedette, cercando di tenere bene a mente che avrebbe dovuto parlare di Louis e non di Harry.
- Ha gli occhi azzurri - cominciò deciso ma Elene lo interruppe immediatamente, come spaventata.
- Ma lui aveva detto verdi! - il ragazzo si morse la lingua. Quei due avrebbero fatto uscire fuori di testa anche lui! Doveva ricordare che Harry era Louis di nome, ma fisicamente Louis era Harry. Ma che casino! Giurò su quel poco che restava dei suoi neuroni, che se fosse uscito vivo da quella storia allora non si sarebbe mai più messo in mezzo. Avrebbe imparato a farsi i fatti propri! Era in gioco la sua sanità mentale.
- Ma allora lo sai! - tergiversò con l'intenzione di farle credere che l'avesse detto di proposito.
Lei sbuffò, sembrava che godessero nel confonderle le idee, già abbastanza ingarbugliate di loro!
- Mi fai i trabocchetti?! È l'unica cosa che gli ho chiesto, i capelli beh... - un velo di rossore colorò le sue guance mentre le mani cominciavo a giocare in maniera spasmodica con il lenzuolo - Li ho toccati e sono lunghi -
- Un pò, ma prima li portava più corti - fortunatamente per lei, Niall sembrava non averlo notato, o forse aveva solo deciso di non farglielo notare. Santo Niall! Quella conversazione era davvero imbarazzante!
- Meglio ora allora! - scherzò, anche se in realtà lo pensava davvero. Oddio fino ad un certo punto...restava sempre il piccolo e insignificante dettaglio che non l'aveva mai visto, pensò ironica. E se con i capelli lunghi fosse sembrato un cretino?!
- Fissata! È un bel ragazzo - ecco, proprio quello che aveva bisogno di sentirsi dire. Grazie Niall!
- Quanti biscotti vuoi per dire che è il più brutto tra tutti voi? -
- Di me sicuramente - si pavoneggiò lui divertito.
- Ah allora mi sento meglio! -
- Guarda che la bellezza esteriore conta poco! - disse abbracciando di nuovo la serietà. Che però durò ben poco - Pensa alla Bella e la Bestia! - il viso di Elene si illuminò in un sorriso emozionato.
- Parli la mia lingua!! -
- Eh?! - la guardò interrogativo. Quella ragazza spesso era un mistero.
- La bestia...si trasforma in uno dei principi più belli che siano mai stati disegnati! - replicò completamente assorbita da quell' argomento di conversazione.
- Ma solo dopo! - ribattè lui cercando di incastrarla nel suo ragionamento logico.
- Anche a me piace senza averlo mai visto! E non cambierei idea per il suo aspetto - suonò quasi come una difesa - Ma dato che la devo cambiare per forza, pensare che è un viscido pelato senza denti potrebbe essere d'aiuto - Niall rise all'immagine, balenata nella sua mente, di Harry pelato, senza denti e con l'espressione da viscido. Che poi...com'era l'espressione da viscido?!
- Sei proprio pessima! Ma ora bando alle ciance ! - scattò di nuovo giù dal letto, senza tergiversare oltre ed Elene sospirò rassegnata.
- Quante vie di fuga mi restano? -
- Nessuna! -Si aspettava il solito noioso buffet, si aspettava gli appostamenti delle fans, le foto e le interviste last minute. Quello che non si sarebbe mai aspettato era trovarsi la banshee passeggiare amorevolmente a braccetto con Niall su e giù per la sala, avvolta da un vestitino nero di pizzo, vagamente traballante e con i famosi occhialoni da sole neri. In piena sera. Del sole non vi era neanche più traccia e le luci dei lampioni erano già state accese per rischiarare il buio della notte. Come al solito il suo intento di passare inosservata era inversamente proporzionale al suo modo di agire. Avrebbe potuto pensare che fosse stata una a cui piacesse dare nell'occhio, se non fosse stato che aveva imparato a riconoscere il suo imbarazzo. Un piccolo, apparentemente innocuo e timido sorriso emerse dalla sua bocca al pensiero che non era più tanto sconosciuta per lui. Avvicinarla in pubblico non sarebbe stata una mossa saggia, ma da quel momento in poi quelle due figure avrebbero rubato tutta la sua attenzione.
Era quasi sicura che Niall spesso si dimenticasse della sua momentanea mancanza, camminando velocemente a destra e sinistra, in uno slalom di persone, alle quali aveva rischiato di finire addosso più volte. Fortunatamente era riuscita a trovare un compromesso per il suo abbigliamento. Il vestito di pizzo era stretto fino alla vita, strettissimo ad essere precisi, e morbido sui fianchi, aprendosi sul davanti con leggeri spacchi, che lasciavano intravedere le gambe. Infine, non avrebbe mai rinunciato alle sue ballerine. E per fortuna perchè altrimenti non sarebbe mai riuscita a seguire Niall nei suoi passi svelti e cambiamenti di direzione improvvisi. Aiuto! Voleva il buffet, aveva estrema urgenza di abbuffarsi!
- Che sta succedendo? - Steven si era avvicinato a lui furtivamente, mentre era ancora intento ad osservare le mosse di quella bizzarra coppia. Gli lanciò un'occhiata torva, ma come al solito, lui non sembrò farci caso - Non si era deciso di non farla vedere in giro? - domandò nonostante dal suo tono trasparisse un'accenno di accusa, più che una domanda. Harry sbuffò seccato.
- Non è una macchina d'epoca, non la possiamo tenere sempre chiusa in camera -
- Ma neanche portarla ad un party pieno di giornalisti attaccata al braccio di Niall - grugnì palesemente innervosito. Sbattè il bicchiere sul tavolo prima di voltarsi verso di lui un'ultima volta con un perentorio e incontrovertibile ordine - Portala via -I suoi occhi saettarono di nuovo verso di lei, rideva e scherzava con il suo amico biondo. Sembrava più rilassata, dopo aversi fatto caricare il piatto di qualsiasi tipo di vettovaglia. Senza dire una parola, si allontanò. Era il momento di agire.
L'avrebbe odiata, perché l'odio era sempre più facile.
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Crush
FanfictionUn incidente inaspettato porterà due mondi opposti a conoscersi e scontrarsi. Harry: cantante famoso, amato e ammirato da tutti; Elene: ragazza qualunque, amata dalla sua famiglia e dei suoi amici, felice di vivere la sua normalissima e banalissima...