Lo strano calore che avvolgeva il suo corpo fu la prima cosa che la riportò lentamente alla realtà.
Lui. Al solo pensiero, non solo tornava perfettamente sveglia, ma il cuore ricominciava a fare capriole e piroette, a battere ad un ritmo tutto suo. Sentiva la sua pelle, ancora nuda, attaccata alla sua. Doveva solo sforzarsi di capire di quale parte del corpo si trattasse. Si era abbandonata a lui nella piena coscienza, si era letteralmente buttata a capofitto in quell'apparentemente insana conoscenza, in quella fiducia. Seppure non avesse mai realmente potuto vederlo, in qualche modo, sentirlo così vicino, le aveva dato la possibilità di creare una sorta di sfocato ritratto, plasmato dal suo tocco e dalle sue carezze. Lui, Londra e ancora lui, le era apparso impossibile. Ancora non credeva che si sarebbe trasformato in: possibile. Sorrise, un sorriso infinito che non accennava minimamente ad abbandonare. Si portò le mani sul viso, mentre i ricordi di quella notte erano ancora vive immagini che non avrebbe mai dimenticato.- Alla buon ora - balzò sorpresa non appena captò il suono roco della sua voce, ancora impastata dal sonno, se possibile, ancora più profonda. Il solito antipatico, tra tutti i modi con cui darle il buongiorno...doveva sempre scegliere quello meno dolce e romantico.
- Possibile che tu sia burbero anche di prima mattina? - ridacchiò divertita, lontana da una vera e propria accusa.
- Possibile che tu riesca a confinarmi in un angolo striminzito del letto anche dopo che facciamo l'amore? - Elene arrossì di colpo, sentendo il sangue fluire velocemente alle guance. Non l'aveva detto sul serio. O si?! Poteva bastare quella parola, detta da lui, per far esplodere in lei la più pura felicità? Oh sì.
- Scusami, non me ne sono accorta! - si difese prontamente.
- Sei la solita banshee - Harry sorrise al pensiero che quel suo spirito pazzoide e battagliero si manifestasse anche inconsciamente nel sonno. Riusciva ad essere mansueta solo per poco tempo, poi ricominciava ad agitarsi, rubargli spazio e coperte. Appuntò mentalmente che prima o poi, avrebbe dovuto ricevere l'immensa soddisfazione di placare i suoi inquieti sonni a modo suo, insieme a lui. E nonostante la notte movimentata, appena aveva aperto gli occhi, aveva sentito l'urgente bisogno di accertarsi che fosse ancora lì, con lui. Che non fosse stato solo frutto dei suoi sogni o dei suoi ormai non più segreti desideri. Ma lei eri lì. Si era perso ancora una volta nella contemplazione. L'aveva trovata a pancia in giù, arrotolata al lenzuolo, con il viso rivolto verso di lui ed una mano stretta a pugno portata vicino alla bocca. Rossa come una ciliegia matura, ancora segnata dai suoi baci, marchiata dal suo passaggio. I capelli erano arruffati e sparsi sul cuscino in modo confusionario, piccole ciocche di un biondo più chiaro le ricadevano sulla fronte. Di tutti gli aggettivi che avrebbe potuto trovare, alla fine riusciva solo a partorirne uno: bella. Stupenda, dopo essere stata sua. Era sua finalmente.
- Non lo faccio di proposito, a differenza tua -
- Già, lo sei di natura - sorrise, ridacchiando nell'esprimere quella verità - E cos'avrei fatto io? -
- Beh avresti potuto svegliarmi - affermò rigirandosi nel letto. Il lenzuolo si mosse e contorse con i suoi movimenti, liberando parti di pelle e coprendone altre.
La scintilla della lussuria tornò a lampeggiare negli occhi del ragazzo, cominciando a manifestarsi in sguardi languidi su di lei.- Credi non ci abbia provato? Sei peggio di un orso in letargo, ma come fai a svegliarti la mattina? - scherzò ancora ed Elene si finse offesa da quel suo commento poco garbato.
- Di solito sento la sveglia - obbiettò - Ma avrei preferito un altro metodo - lanciò un sorriso malizioso che lui captò immediatamente.
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Crush
FanfictionUn incidente inaspettato porterà due mondi opposti a conoscersi e scontrarsi. Harry: cantante famoso, amato e ammirato da tutti; Elene: ragazza qualunque, amata dalla sua famiglia e dei suoi amici, felice di vivere la sua normalissima e banalissima...