Elene si rotoló nel letto fino a tardi. Il rintocco delle 12 era lontano e nel suo cervello era lontana anche la volontà di alzarsi. Louis era ancora nella sua testa. Sbuffò. Come poteva occupare così tanto i suoi pensieri una persona che non aveva neanche mai visto? Non aveva mai creduto a quel genere di legame, l'aspetto fisico aveva sempre avuto una rilevante importanza per lei. Forse era per questo che le sue storie erano state tutte un buco nell'acqua, forse era stato proprio quello il suo errore. O forse era stato il suo comportamento incoerente a renderlo improvvisamente interessante. Sbuffò, la verità era che non si sarebbe mai aspettata tanta dolcezza e pazienza. Parlare con lui era piacevole e il suo timbro di voce era profondo quanto l'oceano più sconfinato. Era sensuale, intrigante e quasi afrodisiaco. Le aveva rapito i sensi dalla prima volta che lo aveva sentito, dalla prima volta che aveva avvertito il suo respiro caldo battere sulla sua pelle. Si rigirò ancora scoprendo un fianco e liberando una gamba dalle lenzuola. Era tutto un'idiozia, doveva smetterla di fantasticare su qualcuno che apprezzava la sua compagnia solo per obbligo morale. Improvvisamente quel pensiero le fece male quanto un colpo ben assestato. Doveva smetterla! Si rigirò ancora, liberando anche l'altra gamba. Cercò di arpionarsi con forza a quella poca saggezza che le era stato concesso avere: innanzitutto lui aveva detto chiaramente che passava maggior tempo del dovuto con lei per noia, ed anche lei da sola rischiava di morire di noia! Secondo, era una situazione temporanea per entrambi. Terzo...doveva solamente ignorare quegli strani richiami dai quali il suo corpo traditore sembrava bramare la risposta, evitare viaggi pindarici di galoppante fantasia. E infine tenere a mente che infatuarsi sarebbe stato autolesionismo puro. Facile a dirsi, ma da dove cominciare?!
Niall l'aveva portata nella sua camera quel giorno, avevano giocato tutto il tempo alla Wii, sfidandosi con la determinazione di due bambini agguerriti. Era ancora sorpresa che l'albergo affittasse videogiochi...sul serio?! L'aveva gentilmente obbligata a giocare e ovviamente, a perdere ogni partita, dato che non sarebbe potuta andare diversamente. In compenso si era divertita come non mai nel tirargli qualche botta con la scusa di muovere il telecomando, nonostante le sue lamentele. Aveva sviluppato una sorta di amore fraterno per quel ragazzo. Bastava la sua compagnia per renderla allegra e il tempo insieme a lui sembrava volare. Le ricordava vagamente il suo migliore amico per modi e spesso ironia. Le venne in mente di quanto si era spaventato quando aveva saputo dell'incidente, la chiamava spesso per avere sue notizie, elencandole continuamente tutte le cose che avrebbero dovuto fare una volta tornata a Bologna. Stavano organizzando un viaggio a Londra. Un anno nella capitale anglosassone insieme. Un sogno.
- Comincio a pensare che tu lo stia facendo di proposito! - aveva borbottato il biondo, esausto dopo l'ennesimo colpo andato, fortunatamente per lei, a buon fine.
- Non lo farei mai - aveva risposto innocentemente prima di ricominciare a sabotare la sua partita cercando di bloccargli le braccia.
- Aveva ragione Harry! Sei violenta! - la risata di Niall era forte e contagiosa. Ma Elene fece una smorfia sentendo pronunciare quel nome. Quel cafone codardo non aveva messo più neanche un piede davanti a lei. Non ne aveva la certezza matematica ma lei ne restava comunque convinta.
- Subdole infamazioni! Da che pulpito poi! -
- Credevo aveste cominciato ad andare d'accordo - Niall rimase colpito, si fece quasi serio.
- Chi, io e il lanciatore di bottiglie? Ma se non si è mai più fatto vedere! - sbuffò, non si sarebbe mai abituata! - Beh insomma sai cosa intendo -
- Ah - fece una pausa come se si fosse sentito interdetto - Aaah è vero che tu ora esci con Louis - Niall rise nervosamente cercando di coprire l'ennesima gaffe che aveva rischiato di fare. Se lei se ne fosse accorta, Harry l'avrebbe ridotto in poltiglia! Mayday mayday!
Lei credette di essere arrossita. Non usciva con Louis.
- Non esco con Louis... - disse decisa dando voce ai suoi urticanti pensieri. Qualcosa di insensato sembrava infastidirla. Probabilmente le infondate insinuazioni.
- State facendo amicizia? - Il biondo tirò silenziosamente un sospiro di sollievo. Scampato pericolo!
- Stiamo cercando di farlo...credo...non lo so! - tentennò non sapendo esattamente cosa dire. Entrare nella testa di Louis poteva essere come un ritrovarsi davanti al più difficile rompicapo. Stima a chiunque fosse riuscito a comprenderlo!
- Perché credi? -
- Perché c'è qualcosa di strano - s'interruppe bruscamente ma sapeva che avrebbe dovuto continuare - Mi sembra strano che lui continui a passare del tempo con me, so che lo fa perché così ha una scusa per scappare dai vostri impegni, ma non ha bisogno di trascorrere tutto quel tempo - marcò tutto con enfasi mentre era sicura che dalla sua voce potesse trapelare tutta la sua perplessità.
Niall sembrò riflettere alle sue parole. Conosceva Harry alias Louis, si era immischiato più volte in quella faccenda cercando di aiutare entrambe le parti a trovare una soluzione che non implicasse necessariamente la morte di uno dei due. E nonostante sapesse quanto era sbagliato continuare, l'avrebbe fatto ancora.
- Non ti è mai passato per la testa che forse vuole? - abbassò la voce di colpo come se stesse confessando un segreto inconfessabile. Lei naturalmente non ci badò.
- Parliamoci chiaro - disse con un vago tono di ammonimento - Perché dovrebbe? -
- Elene, sei simpatica! - sorrise spontaneamente mentre lei sembrò accigliarsi.
- Significa che sono brutta? -
- Ma no sciocchina - sospirò amorevolmente - Sei sincera e a lui mancava passare del tempo con qualcuno come te, che inizialmente poteva essere irritante ma conoscendoti meglio non può non apprezzare questo tuo modo di essere - Elene avvertì un soffio caldo di orgoglio gonfiarle i polmoni, segretamente felice - Per come la vedo io, la tua compagnia è un bene per lui -
- Se lo dici tu - soffiò poi perplessa. Sicuramente Louis non avrebbe condiviso quella stessa linea di pensiero. La preservazione della sua sanità mentale le suggerì di non indagare oltre. La coscienza era stata pacata dalle dolci parole di Niall - Prendiamo un gelato al bar? -
Sorrise, quella ragazza era un pozzo senza fondo, nel vero senso della parola, sembrava trovare conforto nel cibo. Ed era divertente farle compagnia.
- Te lo porto io, quale vuoi? - si offrì gentilmente ma Elene aveva altro in mente.
- Ti dispiacerebbe se venissi con te? - domandò con fermezza - Non in pigiama naturalmente - indicò uno dei famigerati pigiami della sua collezione Disney - Sarò veloce a cambiarmi e ho anche degli occhiali da sole che...possono coprire le bende -
- Non devi coprirti per forza, certo che puoi venire con me! - aveva afferrato il suo desiderio di mettere piede fuori da quelle camere non appena gli aveva chiesto di poter andare con lui - Andiamo, ti accompagno in camera così ti cambi - le prese la mano e lei non si trattenne nel saltellare allegra e schioccargli un sonoro bacio sulla guancia.
- Grazie! -
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Crush
FanfictionUn incidente inaspettato porterà due mondi opposti a conoscersi e scontrarsi. Harry: cantante famoso, amato e ammirato da tutti; Elene: ragazza qualunque, amata dalla sua famiglia e dei suoi amici, felice di vivere la sua normalissima e banalissima...