Una ragazza con un marchio antico.
Un'accademia che nasconde molto più di quanto mostra.
Un amore proibito, capace di incendiare mondi.
Tessa vive in bilico tra normalità e irrequietudine.
Finché non incontra una donna dagli occhi troppo attenti, e...
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Fermiamo la macchina sotto un albero, non lontano dall'enorme cancello di ferro che si staglia contro il cielo plumbeo. L'aria è densa, come se trattenesse il respiro insieme a me. Mancano solo venti minuti al mio ingresso in quel luogo, che vedo con occhi completamente diversi rispetto alla prima volta. Le mani mi tremano e le unghie non sono più al sicuro: ormai sono arrivata alle prime falangi.
"Tessa, calmati!" Mi afferra delicatamente il polso, allontanando la mano dalla bocca.
"Non ci riesco. Ci provo, ma non ci riesco." La mia voce è un sussurro, quasi strozzata dall'ansia.
"Vieni qui." Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Le sue labbra, calde e sicure, mi riportano alla mente il tour appassionato che mi ha fatto fare poche ore prima, come se avesse voluto tatuarsi nella mia memoria.
"Non devi essere nervosa," sussurra. "Altrimenti la metterai in allerta."
"Hai ragione." Cerco di farmi forza e poso la mano sulla portiera. "Vado."
Sto per scendere, ma la sua mano trattiene la mia, stringendola con forza. La sua espressione cerca di mascherare l'ansia, ma i suoi occhi lo tradiscono: è più preoccupato per me di quanto voglia ammettere.
"Tessa, ti prego, stai attenta!" Appoggia la fronte sulla mia, in una silenziosa supplica.
"Hai dei dubbi?!" Gli rispondo con un enorme sorriso, un misto di sfida e conforto.
"Se vedi dei fuochi d'artificio, sfonda il cancello." La mia voce è leggera, ma nel profondo so di essere capace di scatenare l'inferno, se solo lo desiderassi.
"Sarò qui ad aspettarti quando uscirai." Mi bacia il palmo della mano, indugiando un istante prima di lasciarla andare.
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Sono seduta accanto a Sage, la ragazza che l'altra volta ha catturato la mia attenzione con il suo silenzio. Sembra tesa e cupa, come se nascondesse qualcosa. Ora, però, appare più rilassata: ha legato i capelli in una coda e gioca distrattamente con una matita. Ma quella calma apparente non mi convince del tutto.