Passo il pomeriggio nella mia stanza a studiare e a compilare dei fogli, mancano tre mesi per la fine della scuola, il mio ultimo anno di liceo, chi l'avrebbe detto.
Poi arriveranno le responsabilità, quelle vere.
Devo ancora inviare le mie domande per le università, sono indecisa tra due.
La Brown, che si trova a 155 miglia di distanza da New York, ovvero 249 km, il volo di durata più breve é di 1h e 6m.
Devo tenere conto anche di questo, mia madre non vuole che io scelga un'Università troppo lontana perché vorrebbe portermi raggiungere spesso.
Ha un ottimo corso estivo ed é membro della Ivy League, come la Columbia, che sarebbe la mia seconda scelta, anche se é la preferita di mi madre perché si trova già nello stato di NY e potrei continuare a vivere con lei.
Ha dei corsi eccelenti di Storia dell'arte, Leterattura Italiana e tanti altri.
Vedremmo dove sarò accettata.
Vengo interrota da qualcuno che bussa alla porta."Avanti"
Mia madre apre ed entra.
"Posso?"
"Si certo, vieni" le facccio spazio nel letto così può sedersi accanto a me, so quando deve parlarmi di qualcosa perché indossa quella espressione troppo seria.
Si avvicina e prende posto.
"Tutto bene? Stavi studiando?"
Annuisco e incrocio le gambe sul letto.
"Ho compilato le domande per le università, andrò alla posta tra un paio di giorni e Ethan ha detto che puó procurarmi un coloquio alla Brown"Gioco con il bordo della mia maglia per evitare di guardarla, so che é contraria che vada alla Providence, ma non ammetterebbe mai che volesse che rimanessi.
"Il fratello di Jack?"
Annuiscco e la guardo.
"Oh..bene..cioé..bello" fa un sorriso che potrei riconoscere da lontano e direi che é falso. Lei continua.
"Ma sono venuta per parlarti della cena di domani"
"Immaginavo"
Mia madre ci tiene davvero a quel l'uomo, dice che é stato il primo a farle battere il cuore dopo la morte di mio padre. Sono contenta per lei é una donna fantastica, e non lo dico solo perché é mia madre, ma lo é davvero.
É dolce e compreensiva, ha i suoi momenti di follia ma sa come farmi stare bene e farmi tornare a sorridere, riconosce quando sto male e cerca di fare il possibile per farmi fare lemie scelte da sola ed é bravissima a darmi consigli, merita di essere felice e se lui la rende così a me va bene."Beh, ecco, sai che ci tengo a.."
Questa volta a interromperla sono io.
"Mamma, lo so, ci tieni a lui e ci tieni che domani vada tutto bene, non devi preoccuparti per me, sono felice se tu lo sei, non farò una scenata ok, ma non direi lo stesso per Becca"Lei non ha mai voluto vedere mia madre con un altro uomo, aveva solo un'anno quando mio padre é morto e non ha alcun ricordo di lui.
Forse ha paura che qualcuno possa prendere il suo posto nel suo cuore o soltanto non vuole quancun'altro a cui dare spiegazioni e sarebbe solo una persona in più a starle tra i piedi."Lo so, e sono preoccupata per questo sai com'é fatta. Potrebbe spaventarlo"
"Posso parlarci io, non mi ascolterà ma ci proverò, e se lui ci tiene veramente a te non scapperà solo perché hai una figlia prepotente"
Sorride e mi prende la mano
"Grazie Madison"
La stringo in un abbraccio "andrà tutto bene" mi allontano di poco e la guardo,"ho invitato anche Jack se per te va bene"
"Oh certo, mi fa piacere che venga" si alza e cammina "la cena sarà pronta tra dieci minuti"
"Ok"
Lei esce della mia stanza e scende.*
Mi sveglio non appena suona la mia sveglia, ricominciamo tutto da capo.
Mi preparo abbastanza in fretta oggi e scendo per fare colazione
"Buongiorno"
"Buongiorno cara" sorride mia madre mentre mi versa una tazza di Thé.
Mia sorella non mi parla da ieri dopo la scuola, dopo la 'discussione' che abbiamo avuto."A che ora arrivano? Devo dirlo a Jack" Chiedo a mia madre e bevo un sorso della mia tazza.
"Alle otto"
"Arrivano?" Rebecca alza un sopraciglio.
"Edward e suo figlio"
"Ah bene, non bastava il finto Romeo ora si porta dietro anche un moccioso"
"Rebecca, non parlare così di lui e non é un moccioso, ha dicianove anni, e fai bene a farteli piacere se non vuoi rimanere in punizione per un mese e senza telefono"
Becca inizia a ridere e non vedo il motivo del suo divertimento.
"Non avresti il coraggio" dice appena la sua risata incontrolabile cessa.
"Allora sfidami" dice seria mia madre sparecchiando "ora sbrigatevi!"
Finisco la mia tazza mettendola nel lavandino e mi precipito a salire le scale.Dopo essermi lavata i denti e aver preso la tracola scendo ed entro in auto, metto la cintura e accendo la radio.
"Puoi abbassare? Sto al telefono" urla mia sorella dietro di me.
Sorride e aumento il volume solo per darle fastidio.
La guardo attraverso lo specchietto e la vedo sbuffare e chiudere la chiamata.
Mia madre sale e mette in moto.
Ascolto la voce di Prince Royce e lo seguo sussurrando le parole di quella canzone che tanto mi piace."Hoy lograste seducirme
Y terminamos visitando el mismo hotel
Con tu trampa me envolviste
Pues conoces mi debilidad muy bien.
Una vez mas me convenciste,
Es imposible resistirme a tu miel
Lo mantenemos invisible
Soy tu amigo, amante fiel."( Oggi mi hai sedotto
e abbiamo finito per visitare lo stesso hotel. Mi hai avvolto con la tua trappola
conosci la mia debolezza molto bene
mi hai convinto una volta ancora
è impossibile che io resista al tuo miele
manteniamolo nascosto
sono tuo amico, amante fedele).Scendo della macchina appena mia madre parcheggia.
"Buona giornata ragazze"
Sorride e si vede che esplode di felicità Rebecca sbotta un 'grazie' e va incontro a quelle specie di individui all'ingresso.
"Buon lavoro mamma" sorrido e vado verso il parcheggio laterale."Madison attenta!"
Sento urlare Jason davanti a me, lo guardo e ho appena il tempo di girai e vedere l'Audi A3 venirmi incontro a tutta velocità. Non mi muovo, resto immobile come ae avessi i piedi incollati sull'asfalto.
L'auto si ferma appena a 5cm dalle mie gambe tremanti.
Jason mi raggiunge di corsa e mi affeffa per le spalle.
"Dio Madison,stai bene?"
Annuisco freneticamente e cerco di far tornare il mio respiro regolare.
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Change Me
RomanceIniziai a rileggere quelle pagine ormai bagnate dalle mie lacrime > Già..l'amore é inferno.