Capitolo 42

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MADISON'S POV

La mia sveglia suona ed io mi giro sul letto, la spengo e chiudo gli occhi per un attimo

"Buongiorno piccola"

"Buongiorno" porto le mani sotto il cucino ancora con gli occhi chiusi

Lancio un urlo e mi alzo in fretta
"Chi cazzo sei? E cosa ci fai in camera mia?"

"Sono io, il tuo ragazzo" si alza aggrottando la fronte e viene verso di me

"Non avvicinarti o inizio a urlare, come hai fatto ad entrare in casa mia?"

"Dio Madison, che succede? Sono Justin"

"Non so chi sei e non ti conosco!"

Lui mi guarda con gli occhi spalancati ed io scoppio a ridere

"Tu...oddio..la..la tua faccia.." dico tra le risate e mi tengo la pancia

"Ha ha ha, divertente. Mi sono preoccupato sul serio cazzo"

Rido avvicinandomi a lui
"Dovevi vedere la tua reazione" rido ancora e avvolgo le braccia al suo collo

"Gne gne, vai a prepararti o arriviamo in ritardo"
Mi da un bacio sulla guancia e una pacca sul sedere

"Vado" corro in bagno e mi spoglio

"Come mai sei nella mia stanza?" Urlo dal bagno mentre mi lavo

"Mio padre è andato a vedere qualcosa in chiesa con tua madre" si avvicina alla porta e mi guarda

"Oggi che dobbiamo fare?"

"Abbiamo da finire le cose per la cerimonia di domani, posti ecc, dopo possiamo andare al centro commerciale o al parco"

"Bene, passami l'asciugamano"
Esco dalla doccia e lui mi mette l'asciugamano intorno alle spalle

"Grazie piccolo" mi asciugo avvolgendolo intorno al corpo e mi lavo i denti

"Puoi..ecco..evitare di piegarti? Vorrei arrivare a scuola in tempo"

"Ops, scusa" sorrido e mi raddrizzo, mi asciugo il viso e vado da lui

"Adesso mi dai il buongiorno come si deve?" Mi attira a se

Sorrido e premo le labbra sulle sue, mi stringe le natiche e continuiamo a baciarci

Mi porta una mano tra le gambe massaggiando il clitoride

"J-jay" chiudo gli occhi e gemo

"Su vestiti" mi poggia a terra e si allontana

Sono in camera mia davanti all'armadio
"Scoprirò come cavolo fai"

"Impossibile" sorride e si siede sul letto

Indosso i jeans e la felpa di Justin

"Quella è mia"

"Era" sorrido e mi spazzolo i capelli, dopo aver indossato le scarpe sono pronta

"Facciamo una cosa" sorrido e prendo la borsa
"L'ultimo che arriva giù deve fare qualcosa per chi vince"

"Ci sto"

Apro la porta e inizio a correre per il corridoio

"Hai barrato" ride e mi segue

Corro giù per le scalle e saltello
"Ho vinto, ho vinto"

"Non è vero"

"Oh piccolo, devi imparare a perdere" gli bacio la guancia e saltello fuori

Lui ridacchia e mi segue in auto
Salgo mettendo i piedi sul sedile e accendo la radio

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