Capitolo 6

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Guardo la tv seduta a gambe incrociate sul divano mentre mia sorella é piuttosto distratta a guardare il suo programma preferito.
Una suoneria mia fa distogliere lo sguardo dagli occhi penetranti di Nate Archibald e guardare lo schermo del mio telefono indicandomi che mi é arrivato un nuovo messaggio

FROM BFF:
Sto arrivando, spero di non essere in ritardo (:

Sono contenta che ci sarà Jack stasera, so già che sarà una cena noiosa piena di sguardi imbarazzati.
Con lui qui può essere meno orribile, almeno spero.
Digito una risposta veloce.

TO BFF:
Non sono ancora arrivati, muoviti cicciobello (;

Sorrido ricordando delle innumerevoli volte che io ed Ethan l'abbiamo preso in giro chiamandolo così, Marie, sua madre diceva sempre che assomigliava alla bambola quando era piccolo.

Sento le imprecazioni di mia madre dalla cucina, non ha fatto altro che provare e riprovare delle ricette per tutto il pomeriggio.
E questo mi ricorda che dovrei parlare con mia sorella, o almeno ci provo.

"Rebecca?"
"Mmh?" Mormora mentre stacca il suo telefono dal carica batteria e mi guarda.
"Beh so che non sei a favore di questa cena ma la mamma ci tiene davvero, sta bene con Edward e lui la fa felice, non rovinare tutto per favore, lei ha fatto cosí tante cose per noi ed é ora che facciamo qualcosa per lei.
Da quando é morto papá non é mai stata la stessa ora che sem.."

Alza una mano per interrompermi, non é una sorpresa, non mi ascolta mai quando le devo parlare seriamente di qualcosa.

"Senti Madison, puoi evitare di farmi la morale, a me non fotte un cazzo tutta questa merda e so quello che ha passato la mamma e quello che sta passando tutt'ora.
Posso essere stronza e comportarmi come tale, ma ho ancora un cuore e non ho intenzione di fare una scenata se é quello per cui siete preoccupate. Almeno ci proveró" sorride e poi continua.
"E non voglio sapere com'era prima della morte di tuo padre, é solo colpa sua se ora é così!"
Mi alza e sale le scale al piano di sopra.

Quest'argomento é sempre stato un tasto dolente per lei.
Non so perché sia cosí ostinata a dire che non ha avuto un padre e continua a dargli la colpa della sua morte.
Ma non é così, il tumore lo comsumava pian piano finché non c'e l'ha fatta più.

Il suono del campanello mi fa tornare sulla terra dai miei pensieri.
"Dev'essere Jack" urlo a mia madre e mi affretto ad aprire.

Ma invece di vedere il mio migliore amico mi ritrovo davanti un uomo, alto e vestito elegante, ha i capelli neri e degli occhi celesti come il cielo di un pomeriggio d'estate.
Sorride e ha in mano un mazzo di rose bianche e una busta da regalo.

"Ciao, tu dev'essere Madison" mi porge la mano ed io la stringo
"Sono Edward, credo che tua madre ti ha parlato di me"
"Ehm salve, si, prego entri"
"Oh dammi del tu" mi faccio da parte per farlo passare e lui va incontro a mia madre che mi aveva raggiunto pochi secondi prima.
"Ciao" la vedo esporgere uno di quei sorrisi splendenti e sorrido anche io.
Lui le avvolge un braccio intorno alla sua vita e le bacia la guancia.
"Sei bellissima come sempre Louren, queste sono per te" le passa il bouquete che lei riceve allegramente.
"Su Justin entra" mia madre dice in direzione alla porta ancora aperta e solo ora noto una sagoma sotto la luce ofuscata del portico.
Getta quella che sembra una sigaretta e si avvicina.
"Tu?" Riesco a dire non appena riconosco il suo viso.
"Ciao bambolina" sorride e mette le mani all'interno delle sue tasche.
Com'é possibile? Sapevo che il mondo fosse piccolo ma non così tanto.
Noto come si morte il labbro mentre mi squadra dalla testa per poi prendermi la mano divertito dal mio ormai notevole imbarazzo.
Sento quella scossa che ho sentito il giorno precedente e la ritiro subito con la speranza che nessuno abbia notato il rossore sulle mie guance.

"Vi conoscete?" Ci interrompe il fidanzato di mia madre e il ragazzo annuisce.
"Si, mi ha rubato lo yorgut a scuola" incrocio le braccia al petto e lo guardo sorridere.
Alza le spalle come se niente fosse
"Era al cocco" dice come unica giustificazione.
"Ed era mio"
"Te ne ho preso solo un po"
"Ah e ti sembra educato mangiare le cose di persone che non conosci?"

Mia madre ride e Edward la guarda
"Vedi, litigano giá come fratelli"
Lei gli sorride dolcemente e indica i fiori.
"Vado a mettergli in un vaso"
"Ti accompagno"
Mentre i due si incamminano in cucina io chiudo la porta appena Justin é dentro.

"Quindi sorellina, é questa la tua umile dimora" si guarda intorno come se stesse esaminando tutti i particolari e poi mi guarda
"Si e non chiamarmi così" vado in salotto e riprendo la mia posizione iniziale.
"Oh andiamo, saremo presto una famiglia" dice sorridendo mentre prende posto accanto a me
"Non é vero"
"Ha già comprato l'anello sai?" Mi sussurra all'orecchio e poi prende il telecomando per cambiare canale.

Non posso immaginare mia madre che si sposa, cioé, non si conoscono neanche.
Oppure 6 mesi sono abbastanza?
Comunque sia é presto per parlare di matrimonio

"Stavo guardando prima io"
Gli riprendo il telecomando di mano e prima che possa cambiare canale lui se l'ho riprende.
"Si ma io sono l'ospite" sorride e riporta il suo sguardo alla tv.
Alzo gli occhi al cielo e incrocio le braccia al petto poggiandomi contro lo schienale del divano poi lui mi guarda e ride.
Aggrotto le sopraciglia infastidita e lo guardo.

"Cosa trovi divertente?"
"Te"
"Me?"
"Si" sorride e si avvicina al mio orecchio
"sei sexy quando sei arrabbiata" sussurra con quella voce rauca che mi fa venire i brividi lungo la schiena.

Qualcuno suona il campanello e scatto in peidi
"Vado io" vado alla porta e la apro.
Jack é vestito abbastanza elegante ed io sorrido.
"Dove sono i tuoi jens e felponi Gilingsky?" Rido e lo abbraccio
"Dovevo vestirmi per l'occasione piccola"
"Ciao Jack accomodati" sorride mia mamma alle mie spalle con un vassoio in mano.
Faccio spazio e dopo che Jack entra chiudo la porta.
"Salve Signora Beer, ho portato il dolce" alza il vassoio di Lina's Sweet sorridendo
"Come sei gentile, Mad mettilo nel frigo"
Prendo la confezione e mi dirigo in cucina.

"A tavola" dice mia madre dalla sala da pranzo
"Vado a chiamare Becca"
Salgo le scale e mi dirigo verso la sua camera.
"Rebecca" la chiamo e busso, dopo qualche secondo apre la porta
"La cena é pronta" le dico e scendo seguita da lei.

"No ma i Lakers sono e saranno sempre i migliori" sorride Justin mentre beve un sorso della sua birra.
"Oh ripensaci dopo che vi avremmo spaccato il culo" ride Jack in risposta
Justin ride e poi mi vede in peidi alla porta del salotto
"Ho fatto amicizia con mio cognato" sorride e mi fa l'occhiolino.
Schiarisco la gola come se non mi importasse di quello che ha detto e li guardo.
"Venite a tavola"
Mi dirigo nella sala da pranzo dove sono seduti mia madre, Edward e Rebecca.
Mi siedo accanto a mia sorella e sistemo il tovagliolo sulle ginocchia.

"Ed, lui é Jack, il ragazzo di Madison"
Dice mia madre appena i ragazzi entrano in cucina
"Amico, é solo un amico"
Lo vedo sorridere e annuire come se non mi credesse.
Jack dice un "piacere" imbarazzato e prende posto davanti a Rebecca e Justin davanti a me.
"Becca, lui é Justin, il figlio di Ed"
Rebecca posa il telefono e guarda Justin, le si illumina il viso con un sorriso da orecchio a orecchio.
"Ciao Justin"
Lui le fa un ceno con la testa e un piccolo sorriso.

"Bene, finite le prensentazioni allora mangiamo" sorride mia madre e iniziamo a mangiare.

Scusate il ritardo ma ho avuto da fare.
Cercheró di aggiornare piú spesso.
Dite cosa ne pensate

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