The end🎀

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Sono passati quattro mesi. Quattro lunghissimi mesi da quel giorno.

Il cielo sopra il cimitero di Seoul era grigio, carico di nuvole pesanti che minacciavano pioggia. Il vento soffiava leggero, facendo ondeggiare le foglie degli alberi attorno alle lapidi. Alcune persone si erano radunate intorno a una tomba fresca, ancora circondata da fiori bianchi. Era un funerale di Stato, silenzioso e rispettoso, ma al tempo stesso profondamente personale.

Your Name era stata dichiarata ufficialmente morta il giorno dello scontro finale con Kim Min-Jun. Il governo aveva insabbiato la verità sui sotterranei della Casa Blu, sui traditori infiltrati, sulle vere minacce che avevano rischiato di distruggere il Paese dall'interno. Per l'opinione pubblica, Your Name era morta come un'eroina, sacrificandosi per proteggere il figlio del presidente.

Jungwon era lì, in piedi, con lo sguardo fisso sulla lapide di marmo chiaro. Il suo nome era inciso in caratteri eleganti, insieme a una frase che il padre adottivo di Your Name aveva scelto per lei:

"Per coloro che vivono nell'ombra per proteggere la luce."

Jungwon non piangeva. Non più. Sentiva un nodo in gola, un peso sul petto che non lo lasciava mai, ma le lacrime le aveva finite tempo fa. Quel giorno, quando aveva visto il corpo senza vita di Your Name, era morto anche qualcosa dentro di lui.

Ora doveva andare avanti.

E così aveva fatto.

Aveva ripreso la scuola con una determinazione che nessuno si aspettava. I professori erano rimasti sorpresi dal cambiamento: i suoi voti erano migliorati drasticamente, non era più il solito ragazzo svogliato e ribelle. Aveva smesso di fare tardi la notte, di mettersi nei guai con i suoi amici. Persino loro, Jay, Jake, Sunghoon, Sunoo e Niki, avevano notato che qualcosa in lui si era spento. Jong-Won non scherzava più come prima. Rideva, sì, ma c'era sempre qualcosa di distante nei suoi occhi.

Karina gli stava vicino più di chiunque altro, forse perché sentiva che anche lei aveva perso qualcuno. Anche se Your Name si era avvicinata a lei solo per la sua copertura, Karina l'aveva considerata una vera amica. Ed era l'unica che, ogni tanto, osava parlare di lei davanti a Jong-Won.

"Sai, se fosse qui, probabilmente direbbe che sei diventato troppo noioso," gli aveva detto una volta, mentre erano seduti sui gradini della scuola.

Jungwon non aveva risposto. Perché sapeva che era vero.

Era cambiato. Era maturato. Ma era anche più solo.

L'unica cosa che gli restava di Your Name era il suo ricordo. E il peso di non averle mai detto quanto l'amava.

E adesso era troppo tardi.

New York, sei mesi dopo

In una caffetteria affollata nel cuore di Manhattan, una donna sedeva vicino alla finestra con una tazza di caffè tra le mani. Indossava un cappotto scuro e occhiali da sole. I suoi capelli, una volta lunghi e scuri, erano ora tagliati corti e tinti di castano chiaro. Il suo viso era leggermente diverso.

Ma lei sapeva chi era. E sapeva chi aveva perso.

Your Name viveva ancora.

Aveva dovuto fingere la sua morte. Era stato l'unico modo per proteggere Jungwon, per lasciarlo andare avanti senza la costante paura della mafia sulle spalle. Se fosse rimasta, lui non sarebbe mai stato al sicuro.

Non sapeva se sarebbe mai potuta tornare da lui.

Forse no.

Forse la loro storia era finita davvero lì, sotto il cielo di Seoul, tra il fumo e le fiamme della battaglia.

Ma mentre sorseggiava il suo caffè, una vecchia abitudine che Jungwon le aveva insegnato, un sorriso appena accennato le sfiorò le labbra.

"Se qualcosa dovesse succederti, non lasciare che ti consumi. Vai avanti. Non fermarti mai."

Anche lei doveva farlo.

[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora