Capitolo 28🎀

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Era tardi, e la Casa Blu era immersa in un silenzio tranquillo. Le luci basse filtravano dalle finestre, riflettendo l'atmosfera intima di quella sera. Y/N aveva appena finito una lunga giornata di lavoro, e dopo una doccia rinfrescante, si sentiva finalmente in pace con se stessa. La sua routine serale era sempre la stessa: una cena leggera, un po' di lettura e poi, magari, qualche ora di relax.

Ma non quella sera. Non quando Jungwon aveva deciso di rendere la sua serata tutt'altro che normale.

Y/N stava uscendo dalla doccia, i capelli umidi che le ricadevano morbidamente sulle spalle. Indossava una semplice vestaglia di cotone bianca, la pelle ancora umida e l'aria fresca della sera che le accarezzava il corpo. Si sentiva a suo agio, come se il mondo esterno fosse lontano, e tutto fosse finalmente tranquillo.

Peccato che Jungwon, come sempre, non fosse d'accordo.

Era appostato dietro una porta socchiusa, fuori dalla sua stanza, e guardava ogni suo movimento. Non era che stesse cercando di spiarla, no... Ma se lei fosse stata un po' più attenta, avrebbe notato il suo sguardo curioso da dietro il muro, mentre si intrufolava furtivamente nel corridoio.
Y/N si avvicinò alla finestra per chiuderla, ignara della sua presenza. Proprio quando si girò per tornare verso il letto, Jungwon sbatté contro il muro, cercando di nascondersi rapidamente, ma era troppo tardi: lei lo aveva visto.

"Jungwon!" esclamò, quasi urlando, e il suo volto passò dalla sorpresa all'immediata irritazione. "Stai spiando!"
Lui si alzò in piedi, imbarazzato, ma con un sorriso sornione che non riusciva a togliersi. "No, non stavo... stavo solo... cercando il mio libro. Non pensavo che tu fossi così veloce, scusa."
Y/N lo guardò con disapprovazione. "Non puoi fare a meno di comportarti come un idiota anche nelle situazioni più serie, vero?"
Ma Jungwon, invece di scusarsi, si fece avanti. "Sei tu che sei troppo irresistibile. Chi potrebbe resistere a una visione del genere?" aggiunse, mentre si avvicinava a lei con un'aria da imbroglione.

"Se non ti allontani subito," disse Y/N, aggrottando le sopracciglia, "lo dirò a tuo padre."

"Tranquilla," rispose lui con tono teatrale, "non farei mai niente di così crudele. Mi avresti sicuramente fatto fuori con un sorriso."

"Basta, Jungwon!" sbottò lei, cercando di prenderlo per un braccio per allontanarlo dalla stanza, ma lui non si mosse.

"Ammettilo," disse lui, appoggiandosi alla porta con un'aria provocante. "Ti piaccio. Non puoi negarlo."

Y/N lo fissò per un attimo, poi si lasciò sfuggire un sospiro di esasperazione. "Smettila di fare il bambino. Stai prendendo troppo sul serio questa cosa."

Lui, però, le si avvicinò ancora di più. "Lo sai che, quando vuoi, puoi anche essere un po' più... morbida con me. Non sempre la guardia del corpo, Y/N."

Il tono era calmo, ma c'era qualcosa nei suoi occhi che tradiva un'altra intenzione. Quella scintilla che Y/N conosceva fin troppo bene.

"Non sono una di quelle ragazze che puoi trattare come vuoi tu," disse, mentre lo guardava intensamente, la sua voce bassa, ma determinata.

Jungwon, vedendo il suo sguardo così serio, si fermò per un momento, come se stesse riflettendo sulle sue parole. Ma poi, con un sorriso malizioso, si avvicinò ancora di più. "Lo sai che mi piaci, Y/N. Non posso negarlo, e non puoi farlo nemmeno tu."

"Basta così, oggi. Ma un giorno, mi prometti che... cambierai idea?" chiese lui, con un accento più dolce nelle sue parole. Si avvicinò ulteriormente, come se stesse cercando di sfidarla in modo sottile.

Y/N respirò pesantemente, sentendo il cuore battere più velocemente, il corpo che reagiva al suo vicino. Voleva allontanarlo, ma una parte di lei... no, una parte di lei desiderava che restasse.

"Jungwon," sussurrò lei, la sua voce tremante, ma decisa, "questo non è il posto né il momento per giocare con me."

Ma lui non si fermò. Con un movimento rapido ma dolce, la prese delicatamente per il viso, facendole guardare negli occhi. Un angolo di Jungwon si abbassò, e senza dire una parola, le labbra si posarono sulle sue, in un bacio che bruciava di una passione mai esplosa prima.

Il bacio fu breve ma intenso. Le labbra si incontrarono come se fossero sempre state destinate a farlo, ed entrambi si trovarono immersi in quella sensazione che avrebbero voluto rimanesse. Un piccolo mondo solo per loro, senza regole, senza difese.

Quando si separarono, Y/N rimase senza fiato, gli occhi sgranati per l'imprevisto, mentre Jungwon la guardava con un sorriso compiaciuto.

"Questa volta, non ti ho chiesto il permesso," disse lui, il suo tono ancora più malizioso.

Y/N non sapeva cosa rispondere. Aveva ancora il cuore che batteva forte, il corpo che si sentiva travolto da quella semplice ma potente connessione. Non poteva negarlo: quella sensazione era reale.

"Cosa... cosa stai facendo?" riuscì a dire finalmente, con una voce che tradiva una parte di lei che non voleva ammetterlo.

"Sto solo dimostrando che ti conosco meglio di quanto pensi," disse Jungwon, avvicinandosi di nuovo, ma questa volta più lentamente, come se volesse testare la sua reazione. "Non preoccuparti, non ti farò più paura."

Y/N si sentì confusa. Non solo dal bacio, ma da quel che stava cominciando a provare, da quanto il suo cuore fosse scosso da quell'emozione che non aveva previsto.

"Stai esagerando," disse, ma la sua voce aveva perso la solita fermezza.

Jungwon sorrise, e si avvicinò ancora, quasi per scherzo. "Non è mai esagerato quando ti faccio capire che non sono più il ragazzino che conoscevi, Y/N."

Y/N chiuse gli occhi per un attimo, cercando di ritrovare il suo equilibrio. Ma una parte di lei non riusciva a smettere di pensare a quanto quella piccola intimità fosse in qualche modo il punto di non ritorno.

Lo sapeva: qualcosa tra loro stava cambiando, e non sarebbe stato facile fermarlo.

~
Era una serata calda, e la Casa Blu sembrava essere più umida del solito. Y/N, come al solito, aveva deciso di non uscire e di rimanere a casa a sistemare alcuni documenti. Aveva appena finito una lunga giornata e, per rinfrescarsi, si era tolta la giacca e aveva deciso di rilassarsi un po: Il caldo la stava facendo impazzire, e senza pensarci troppo si era avvicinata alla finestra per aprirla.
Jungwon, che stava passando casualmente per il corridoio, non riuscì a distogliere lo sguardo. Era una di quelle rarissime volte in cui Y/N sembrava particolarmente vulnerabile, la sua figura più distesa e in qualche modo più... sensuale.
"Y/N, hai intenzione di restare così?" chiese lui con voce più bassa, il sorriso malizioso che gli si stava formando sulle labbra.
Y/N si girò verso di lui, sorpresa dalla sua presenza. "Che intendi con 'così'?" disse con un sopracciglio alzato, cercando di sembrare indifferente, ma nel suo sguardo si poteva leggere una scintilla di provocazione.
Jungwon si avvicinò lentamente, i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da lei. "Beh, non è che io abbia mai visto una Y/N così... naturale," disse, cercando di mantenere la calma, ma la sua voce tremava lievemente. "Sembra... che tu stia cercando di sedurre senza nemmeno volerlo."
Y/N si avvicinò a lui con calma, fermandosi appena davanti. Lo guardò negli occhi, consapevole di come il suo semplice sguardo potesse scatenare una reazione in lui.
"Non sto cercando di sedurre nessuno, Jungwon," disse, facendo una pausa. "E tu dovresti smetterla di pensare che tutti intorno a te siano lì per farti piacere."

Poi, come se avesse preso una decisione, Y/N si avvicinò ancora di più a lui, i suoi occhi fissi nei suoi. Quando sentì la sua respirazione farsi più affannosa, non poté fare a meno di avvicinarsi ulteriormente, fino a sentire la sua calda presenza. E, con un movimento quasi impercettibile, si inclinò verso di lui e lo baciò. Un bacio che lui non si aspettava, che lo prese di sorpresa, ma che fece crescere il desiderio in lui.
Il bacio fu breve, ma intenso. Quando si separarono, Y/N lo guardò con un sorriso malizioso. "Non pensare che questo cambi qualcosa, Jungwon," disse con voce calma, ma la sua espressione non nascondeva il piacere che provava nel vederlo sconvolto.
Jungwon, ancora fuori di sé, non riusciva a credere a quello che era appena successo. "Non cambierà niente, eh?" mormorò, con un sorriso incredulo. "lo però non posso prometterti lo stesso."

[ENHYPEN] ~ the spy {jungwon ff}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora