L'INIZIO DI TUTTO

1.8K 60 8
                                    

Era una notte come le altre. Non riuscivo a dormire. Appena chiudevo gli occhi, compariva davanti a me un' ombra che mi chiamava, voleva prendere la mia mano,non capivo il motivo ma ero pronta ad andare... quando all'improvviso mi svegliai, la finestra si era spalancata, le tende volavano in un modo pazzesco, la finestra si apriva e si chiudeva, il vento era davvero fortissimo,  mi alzai di corsa e la chiusi, guardai un'attimo fuori  e poi mi sdraiai cadendo in un sonno profondo.
 Mi presento, sono una ragazza come tutte le altre, ho capelli lunghi neri che non riesco mai a gestire e occhi marrone chiaro, adoro indossare i vestiti lunghi e amo fare nuove cose anche se in questa mia vita le cose non cambiano mai e mi stufano un po', in famiglia siamo in 7, ho un fratello che sta sempre sul PC e altre 3 sorelle di cui due gemelle, come sempre c'è molto casino in casa con quelle due birbanti, ma tutto sommato la vita va avanti!".

"Sono le 9! Svegliati!!!",disse mia madre. Mi alzai, lavai i denti e mi vestii. "Hey, ricordati che quando torni a casa devi passare dalla signora Giusi per portarle i libri", disse lei, "Sì, mamma, non ti preoccupare, li ho già presi. Ci vediamo stasera. Ciao",dissi corrrendo giù  per le scale. Uscii, presi la bici, e me ne andai. Vi chiederete che lavoro facessi... be, ero una semplice cameriera in un bar e le giornate lì erano sempre uguali: pulisci il tavolo, dai il servizio ai clienti, corri di qua, corri di là... era la solita routine. Molte volte avevo pensato di andarmene, ma con la crisi che c'era, trovare un altro lavoro sarebbe stata dura e quindi mi arrangiavo. Per di più, era l'ultimo giorno e l'indomani sarebbero iniziate le ferie e quel pensiero mi dava forza per continuare. 

Oggi la giornata era soleggiata dal momento che lavoravo c'era un ragazzo con il capello che non aveva ordinato nulla, quindi decisi di chiederglielo io," vuole un caffè?!",chiesi andando verso lui, "mi porti un cappuccino!",disse tutto serio, mi voltai per andarmene ma d'un tratto mi prese la mano e mi disse di stare attenta, a quelle parole presi uno spavento tremendo e appena mi lasciò mi incamminai subito, " forse e pazzo!", dissi fra me.

Quando tornai con il cappuccino, quel tipo strano non c'era più. Per tutta la giornata,mi domandai chi fosse e perché mi avesse detto quelle parole. 

"Grazie, arrivederci!!", dissi a fine giornarnata, "finalmente libera,adesso vado dalla signora Giusi. Sono le 19.00, farò in tempo prima che si addormenti;"dissi fra me. Passai dal parco, non c'era molta gente,arrivai subito e, dopo aver dato i libri e parlato per un'oretta mene andai per non far tardi, oramai era buio. Sentivo sul viso la brezza del vento, quando vidi dietro di me un'ombra che mi raggiungeva. Dalla paura pedalai più veloce, ma senza accorgermene,ad un tratto, mi ritrovai un orribile creatura nera e alata che mi stava per prendere. Spaventata, cercai di farmi coraggio ed accelerai. Non c'era nessuno in giro e non potevo chiedere aiuto. Ero quasi arrivata a casa, ma, all'improvviso, caddi e svenni. I miei occhi si chiusero lentamente, ma vidi qualcuno alzarmi e poi più niente.

La mattina seguente, mi svegliai con un gran mal di testa."Mamma, ma cosa è successo?". Ella corse subito da me:" Stai bene? Ieri sei svenuta e un ragazzo ti ha portata su. Ero molto preoccupata! Ma cosa ti è preso? Come hai fatto a cadere?!"disse lei tutta agitata, "Non lo so mamma, non ti preoccupare! Adesso sto bene, ho solo un po' di mal di testa, ma passerà, stai tranquilla. Ero troppo stanca, non ho visto il gradino e sono caduta!". Dissi, ovviamente  non potevo dirle che avevo visto un mostro! Sicuramente non mi avrebbe creduto e poi non volevo farla preoccupare ancora di più."Mamma,mi potresti descrivere il ragazzo? Lo dovrò ringraziare se..., per caso, lo rivedo", "Te lo descrivo io!!!!". Era mia sorella che arrivò di corsa. "Hey, Ser. Dimmi!","Allora,era alto, bello, anzi, molto bello, bellissimo!!". Eccola che cominciava. "Ser, puoi andare avanti, ho capito che l'hai trovato bello!". Mia sorella non cambiava mai! "Ah sì,scusa... Aveva un giubbotto blu, pantaloni neri e portava un cappello!", disse lei, "Hai detto cappello?", chiedi, "Sì!", disse lei, "Ok,grazie sorellina!". Chissà se era proprio lui, quello al bar. Se era lui dovevo trovarlo, capire cosa stava succedendo e se quello che avevo visto era tutto reale. Nei giorni successivi, dopo aver cercato molto su internet riguardo quella strana creatura, decisi che, in quel modo, non avrei trovato niente, così, una sera, tornai dove era comparso quel mostro. L' aria era fredda, ma, questa volta, non avevo portato la bici e, se fosse successo qualcosa, be, sarei stata nei guai seri. Ma avevo bisogno di scoprire, non potevo tenermi tutto dentro. Ormai ero lì da mezz'ora e non era ancora successo niente. Iniziavo a chiedermi se avessi immaginato tutto, forse stavo impazzendo, quando, all'improvviso, sentii uno scricchiolio dietro ai cespugli. Mi alzai di scatto, ma vidi che era solo un coniglietto. "Mamma mia! Mi hai fatto prendere un spavento!!". Iniziai ad accarezzarlo, era così tenero, ma, ad un tratto, scappò, una grande ombra era dietro di me,corsi ma inciampai, ma prima che potesse colpirmi un ragazzo mi difese e con una spada e con certe mosse lo sconfisse.

Mi chiesi chi fosse lui che, senza dire niente, se ne stava già andando. Mi alzai con fatica, ma ricaddi e gli chiesi di fermarsi: "Aspetta!! Chi sei?Non puoi andartene così, ti prego! Cosa sta succedendo?!",dissi mentre le lacrime mi continuavano ad uscire bagnando le guance, quando, d'un tratto, lo vidi vicino a me, vicino al mio viso. Aveva gli occhi di un blu scuro, la carnagione bianca, le labbra di un color roseo, i capelli marroncini, era molto alto e muscoloso. Arrossì guardandolo. Si avvicinò ancora di più, mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi. La sua mano era cosi fredda, mi sentivo strana con lui, la mia agitazione era scomparsa."Stai bene?!", mi chiese, con aria un po' disinvolta. "Sì, più o meno, almeno sono viva!!",risposi, cercando di sorridere. Ci fu un momento in cui non parlammo,ma poi lui lo interruppe: "Mi chiamo Dean, sono qui da tempo per proteggerti, tu non sei una ragazza qualunque, diciamo che sei perseguitata da un po' d' di tempo e io ti ho sempre vegliata,  purtroppo!", disse, girandosi sempre con aria da seccato e dicendomi così all'improvviso tutte queste cose. Ero completamente paralizzata! Mi sembrava di essere in un sogno, ma non era così, lui era reale e tutto questo che avevo visto era vero, dopo un po' Lui mi disse: "Gha, tutto sta per cambiare e devi essere più forte che mai se non vuoi essere uccisa!", " questo è uno scherzo vero?!", dissi poi seria, " quelle ombre, è una sceneggiatura forse sei un'attore e tutto questo è finto, smettila di prendermi in giro, smettetela tutti!", dissi guardandomi attorno, " anche l'altra volta, e io come una stupida sono andata a cercare sti mostri!", dissi fra me, " credi che sia tutto finto?!", disse lui fissandomi serio, io annui e mi incamminai per andarmene, lui venne davanti a me, il suo viso era cambiato, i suoi occhi rossi, mi afferrò e si avvicinò al mio collo, " aah!", urlai, mi teneva per la vita, sentivo il suo fiato sul collo, avevo paura chiusi gli occhi e poi lui si allontanò subito, " vai a casa!", disse,"S-s-sei un vampiro?!?!Ma cosa sta succedendo?? Non capisco più niente, dissi terrorizzata, lui mi guardò per poi sparire all'improvviso correndo via, " oddio, non ci credo!", dissi mettendo una mano sul viso, mi incamminavo ancora terrorizzata e poi più avanti lo vidi seduto sulla panchina, mi guardò e fece accenno di sedersi, sospirai e mi sedetti ma un ramo affilato che non vidi mi punse ferendomi la mano, " ai!", urlai tamponandomi la ferita e succhiando il sangue, " allontanati! Subito!", disse lui urlando, mi alzai e mi allontanai per pulire," mamma mia!", dissi fra me e gli feci una linguaccia, quando si girò mi voltai subito e appena cessò ritornai e mi sedetti, anche se avevo il cuore a mille.

Destino di una cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora