La partenza

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Era notte fonda.  ero seduta vicino a lui. Un vampiro. Avevo chiamato i miei e li avevo avvisati che non sarei tornata a casa con la scusa che sarei rimasta dalla signora Giusi, stavo continuando a muovere una gamba, non sapevo come iniziare, non sapevo cosa dire, il vento mi scompigliava i capelli ì, guardavo di nascosto lui come si comportava ed era sempre li immobile a guardare un'albero, poi presi coraggio e parlai.

"Dean,perché mi hai  protetta? E poi, da cosa? queste creature oh c'è altro?!". dissi poi balbettando, lui fissava il cielo, poi mi guardò e disse: "Non oggi. È ancora troppo pericoloso qui, potrebbe arrivare qualcos'altro. Dobbiamo partire!Non sei al sicuro qui e, con te, nemmeno la tua famiglia!!!", disse con calma. Aveva ragione. Non volevo mettere in pericolo tutti, soprattutto la mia famiglia, quindi a malincuore gli dissi che la sera successiva lo avrei incontrato qui e ce ne saremo andati. "Ma prima devo trovare un modo per dirlo ai miei. Cosa avrei potuto dire?!", mi chiesi a voce alta e abbattendomi, "di quello stai tranquilla, ci penso io!", disse con un occhiolino e sorridendo, ne rimasi stupita aveva un sorriso bellissimo arrossì  nel fissarlo e poi abbassai subito lo sguardo annuendo, mi accompagnò fino a casa e, ovviamente poi senza salutare, se ne andò."Ma che presuntuoso!!!", dissi anche se insieme a lui arrossivo già subito. Tutti stavano dormendo,meno male. Avevo le chiavi di casa, me le tenevo sempre per sicurezza. Con calma, mi cambiai, senza far rumore e mi sdraiai,pensando a tutto ciò che era successo e mi addormentai. "Gha, ma che ci fai qui?!?!". Era la mamma."Buongiorno, mamma. Scusa, alla fine sono tornata. La signora stava bene e quindi mi sono detta che era meglio tornare a casa!",dissi a malincuore, " hai fatto bene tesoro, mi stavo preoccupando anche se mi avevi avvisata!", disse sorridendo.Fortunatamente, i miei non facevano troppe domande e questo mi sollevava, perché se no,non avrei saputo cosa dire o inventare. Nel tardo pomeriggio, mentre andavo a buttare la spazzatura, mi ritrovai Dean appoggiato al muro."Ma sei sempre qui?? Non è che mi guardi anche in bagno?!!", gli dissi, facendogli degli occhiacci. "Ma che vai a dire? Fammi entrare, oppure non vuoi perché hai trovato qualche scusa che funzioni?, stai scappando con me dopo tutto!!", disse ridendo con un ghigno sul viso. "La smetti di prendermi in giro?!!!! Comunque, ehm no non ho detto niente e non sto scappando e poi con uno come te, non credo proprio che scapperei se non fosse grave, ma questa è una brutta situazione quindi devo, non voglio che  succeda niente alla mia famiglia,entra pure!", dissi con aria abbattuta e agitata mentre mi giravo i pollici."Mamma, questo è Dean, il ragazzo dell'altra volta,quello che mi ha portata su!", dissi, facendo smorfie con la faccia."Ah sì, sei proprio tu! Grazie per averla aiutata, è proprio una sbadata!!", disse mamma a lui, " grazie mamma!", dissi fra me, mia sorella iniziò a parlare con lui,non lo lasciava più andare in più le gemelline gli si erano attaccate, una teneva la gamba, l'altra lo chiamava continuamente,per un po' non feci niente volevo godermi il divertimento, stavo ridendo, poi vidi che mi fissava con aria arrabbiata, quindi decisi di aiutarlo, dopo un po' portai tutti in soggiorno e vidi lui fissarli e, dopo qualche minuto mamma si alzò e mi abbracciò. Ero stupefatta. "Allora parti già stasera? Ci mancherai molto!Raccontaci poi com'è il lavoro!!", mi disse."Lavoro?"pensai tra me e me, quando Dean mi guardò. "A-ah, sì, mamma,ti dirò tutto!". Dentro di me ero triste, stavo per allontanarmi dalla mia famiglia e chissà se poi sarei tornata oppure sarei morta. "Ma che hai fatto, come hai fatto a convincerli!?",mi chiedevo incredula, " abbiamo i nostri punti forti noi vampiri!", disse soddisfatto, " dai dimmi!", dissi avvicinandomi a lui, quasi andandoli addosso, lui arrossii, per poi indietreggiare, " ok, ok, gli ho soggiogati,cioè quello che dico loro lo fanno!", disse tranquillamente, "wow, bella roba!", dissi incredula, più tardi Dean salutò tutti, almeno con loro era educato, poi, avvicinandosi a me, disse che mi avrebbe aspettato al parco. "Sì, lo so!!!", gli dissi. Iniziai a preparare la valigia. Il tempo scorreva, tanto che non mi accorsi che era già sera. Alle 20:00 ero pronta," sorellona torna presto!", dissero le gemelle, le presi in braccio e le baciai tantissimo e poi salutai tutti gli altri. Mia mamma, come al solito,piangeva. Gli diedi un forte abbraccio e uscii di casa. Mille pensieri mi frullavano per la testa. Al parco, Dean mi aspettava.Posai le valige nell'auto e poi imboccammo una piccola stradina e partimmo, mi chiedevo dove mi avrebbe portata, lo guardavo di tanto in tanto sott'occhio, era sempre così serio, volevo sapere di più su di lui, volevo sapere com'era la sua vita, ovviamente quando aveva detto che mi aveva protetta tutto questo tempo, sicuramente ero un gran peso per lui. In quel momento, presi il cellulare e scrissi alla mia migliore amica Maria tutto quello che era successo. Chissà se mi avrebbe creduto e, soprattutto, chissà se l'avrei rivista, nel tragitto era iniziato anche a piovere e a ogni km la pioggia aumentava, guardavo la finestra immobile immersa nei pensieri e triste più che mai per aver lasciato i miei, ma era un bene, non gli sarebbe successo niente e questo mi tranquillizzava.

NOTE AUTORE: Mi scuso se è troppo corto ma non avevo più idee, un bacione.





Destino di una cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora