prigioniera

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Mi svegliai su un letto molto grande, mi guardai attorno , non c'era nessuno, una sola finestra illuminava la stanza, mi alzai e lentamente andai a guardare fuori, ero in un palazzo o forse una torre molto alta, sotto c'era un grande giardino, in mezzo c'era la fontana, al lato due statue a forma di leone, i fiori che c'erano erano tutti viola, poi intravedi una donna con un mantello nero raccoglierli, accanto a lei c'era un ragazzo fermo a guardare, ogni passo che faceva lei,  lui la seguiva, prima che mi potessero vedere mi spostai subito, andai verso la porta e cercai di aprirla, ma era chiusa a chiave, cercai di aprirla con i miei poteri forse funzionavano, infatti c'ero quasi riuscita ma alla fine mi fermai ero troppo debole, cercai di connettermi con Dean ma anche questo fu inutile, quindi mi sedetti a pensare, quando all'improvviso la porta si aprì, mi alzai di scatto e presi il primi oggetto che vidi in mano, era il ragazzo che poco fa era accanto a quella donna, era abbastanza alto, gli occhi erano di un verde chiaro, aveva capelli lunghi e biondi e indossava una semplice vestito con addosso un mantello anch'esso nero, "s-stai lontano, chi sei, dove mi trovo?!", gli dissi, " la mia signora ti vuole a cena, preparati ti aspetto fuori!", disse lui in tono tutto serio," no, non voglio, CHI SEI?!!", dicevo urlando, " ti consiglio di mettere il vestito e scendere se no lo faccio io!", disse tranquillamente, io non mi mossi, non sapevo dove fossi, ero spaventata, lui iniziò ad avvicinarsi e quindi urlai che sarei scesa subito, poi mettendo l'abito sulla scrivania quel tizio uscì, mi chiesi cosa voleva quindi presi l'abito,lo indossai aprì la porta e l'ho seguì.

Stavamo camminando, lui era un po'avanti , io dietro che mi guardavo attorno per trovare qualche uscita per scappare, scese le scale, intravidi una porta aperta che portava fuori al giardino, quindi rallentai ancora il passo per farlo allontanare un po' e poi corsi verso quella, ero quasi arrivata quando d'un tratto, con un scatto fulmineo davanti a me si piazzò quel ragazzo, l'ho spinsi con entrambe le mani pur di fuggire, ma quando l'ho oltrepassai lui mi afferrò il braccio spingendomi verso se, " non puoi scappare da qui, chi entra non esce più!", disse guardandomi mentre mi iniziava a far male il braccio, quindi continuai il cammino con lui che questa volta era accanto, mi portò in una stanza con un grande tavolo al centro, sopra c'era di tutto, mi fece sedere e andò a prendere una bibita e me là versò nel bicchiere,dopo qualche minuto di attesa, guardai davanti e dall'altra parte del tavolo c'era la donna che mi fissava, sembrava della mia stessa età, ma la voce era diversa come da adulta," benvenuta mia cara, è un piacere averti qui, sei davvero incantevole!", disse con una voce spettrale, aveva capelli lunghi viola, piccole ali indietro alla schiena e delle orecchie lunghe," chi sei, cosa vuoi da me!", gli chiesi alzando la voce, "sono la regina dell'oblio, cugina di quel scemo di Hergat, e grazia a te diventerò la più potente mettendo hai miei piedi tutti, e sai cosa voglio da te!?, be voglio i tuoi poteri, ciò che di immenso hai dentro di te e che non sai nemmeno usare!, ho cercato di impadronirti del tuo corpo, ma non ci sono riuscita, adesso finché non mi darai ciò che voglio, rimarrai per sempre nella mia dimora che tu lo voglia o no!", disse lei ridendo, " e allora che aspetti, perché non gli prendi!?", dissi alzandomi in piedi, la donna iniziò a ridere e poi disse che in questa casa dopo un po'si perde la ragione, si viene controllati dopo qualche giorno e che poi sarei stata io stessa a darli a lei anche se gli voleva prendere subito non poteva, perché sapeva che non sarebbe riuscita a controllarmi ero legata a molte persone, quindi rimanendo qui dopo un po'di tempo quel legame sarebbe scomparso e avrebbe avuto ciò che voleva, rimasi li terribilmente arrabbiata, buttai il bicchiere che cadde rompendosi e scaraventai un energia fortissima sulla donna, ma questa venne fermata dal ragazzo che subì il colpo, " non puoi farmi niente, lui e il mio servo e farebbe di tutto per proteggermi,  tempo fa mi amava!", disse toccandogli il viso, "comunque pensa come se fossi a casa tua, fai quello che vuoi io ho tanta pazienza e tempo, puoi anche uscire ma non potrai scappare, sopratutto da lui, il mio affidabile servitore !", disse lei ridendo e andandosene via, il mio colpo l'aveva ferito, capì che era controllato oramai da tempo, corsi verso lui, cercai di aiutarlo e  chiedendo se stava bene ma appena l'ho toccai lui mi spinse via buttandomi a terra e quasi zoppicando scomparve.

Rimasi li seduta, " di nuovo prigioniera, già c'è Hergat da eliminare ed adesso si mette anche lei!", dissi mettendomi le mani sul viso," era meglio non entrare in questa stanza tutte a me capitano!", mi era scesa qualche lacrima, mi asciugai il viso e pensando a Dean che in questo momento mi avrebbe sgridata, che invece di combattere ero a piagnucolare, mi alzai e andai verso il giardino, la porta si aprì, mentre giravo cercai di uscire e correre, adesso quel tizio era debole, ma prima che lo facessi arrivo lui dietro a me, l'ho vedevo ancora debole, quindi oltrepassai quella porta, ma lui si piazzò  davanti, cercai di combattere senza armi allora, gli tirai qualche calcio e pugni ma lui prendendomi ancora il braccio mi disse di stare ferma, quindi lasciai perdere " dimmi chi sei!? se mi dici non tenterò di scappare !" gli chiesi, "non ricordo chi sono e  non sono affari tuoi!" disse, " sai mi ricordi una certa persona che amo moltissimo!" gli dissi sorridendo, per un'istante il suo sguardo si fece diverso da come avevo visto prima, ma poi tornò di nuovo serio come una statua, con lui indietro che mi osservava raccolsi qualche fiore e continuai a parlare anche se lui non rispondeva gliene diedi uno ma lui lo buttò via, più tardi salì sul pozzo e ci camminai attorno come una bambina," vuoi cadere dentro, stai attenta!", disse lui, io feci una finta ma lui mi prese tirandomi giù, gli diedi un'altro fiore e mi accorsi che questa volta non l'aveva buttato e per farlo riposare dopo ciò che aveva subbito da me, ritornai nella stanza cosi potevo pensare a qualcosa e se mi sarei ripresa avrei contattato Dean. Prima che mi potessi sdraiare, la donna entrò e prendendomi il braccio mi mise un braccialetto, " niente contatti con i tuoi cari!", disse e mi diede un bacio a stampo, " tu sei pazza, perché mi fai questo non avrai niente da me, sappilo non mi farò perdere la ragione facilmente!!", dissi, appena se ne andò mi pulì le labbra disgustata e cercai di togliere il bracciale ma era impossibile, guardai fuori dalla finestra, il biondino era ancora li mi guardò alzando il viso, in quel momento mi sembrò di vedere un sorriso ma poi scomparve, vidi il buio impadronirsi di tutto, quindi facendomi coraggio mi misi sul letto e pensando se domani sarei stata ancora me stessa mi addormentai.



Destino di una cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora