Una nuova me

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quale settimana più tardi mi stavo incamminando velocemente verso la fitta boscaglia, ero davvero veloce e vedevo benissimo ogni essere vivente, ogni goccia d' acqua che scivolava giù dalle foglie, ogni piccolo lavoro che i animali svolgevano, ogni suono provenire da diverse parti, più contenta che mai mi ritrovai subito in città, avrei dovuto andarci con Hergat ma non avevo voglia di aspettarlo e poi era impegnato, " ma guarda quanta bella gente, ho proprio voglia di un spuntino!", dissi mentre osservavo tutti, il sole non era ancora spuntato, mi chiedevo se veramente i vampiri morivano alla sua luce, ma non avevo paura più tardi l' avrei scoperto, passai vicino a una bancarella piena di mele e in uno scatto ne presi una e poi un' altra, ero talmente veloce che davanti agli occhi del negoziante lui non se ne era accorto di niente e poi anche se non sapevo che farmene era stato divertente,più avanti vidi un bambino entrare in una vietta era l'occasione migliore per saziarmi, lentamente lo seguì, lo vidi camminare e cercare qualcosa in quei grandi scatoloni di spazzatura, in un lampo lo presi da indietro e gli tappai la bocca, mostrai i denti per morderlo, cercava di urlare e scappare ma con la mia presa era impossibile, mi avvicinai al suo collo lentamente, le lacrime gli stavano inondando il viso, vidi i suoi occhi pieni di paura, stavo per morderlo quando all'improvviso mi fermai, non ci riuscivo qualcosa mi diceva di non farlo, l'ho guardai nei occhi e gli feci dimenticare ciò che era successo, mi rialzai e vidi lui che mi guardava, presi dalle tasche le mele e gliele lanciai per poi andarmene," stai attento piccolo, c'è molta gente strana in giro!"dissi mentre me ne andavo.
Non avevo idea di perché mi fossi fermata e di averlo risparmiato, mi mancava qualcosa ma non capivo cosa, nel pensare mi trovai in una stradina tutta vuota, davanti a me si fermò un uomo un'altro si mise indietro, " hey bellezza che ci fai qui tutta sola, vieni a divertiti con noi!", disse uno ridendo, " ma certo ma prima vengo con te andiamo li dietro!", dissi sorridendo e incamminandomi, lui tutto felice mi seguì e dietro a un camion mi fermai, vidi la sua mano avvicinarsi sulla mia spalla appena mi toccò, l'ho presi per il collo e l'ho inizia a dissanguare lentamente, " facciamo un bel video di quei due poi tocca a me!", diceva il compagno del tizio, accesa la videocamera si avvicinò al camion, " oh mio dio, cos'è quella cosa, oh dio!", disse mentre filmava tutto e appena vide la ragazza alzarsi e pulirsi il viso corse via più in fretta che poteva, " ti meriti questo brutto bastardo!", dissi mentre lo guardavo li morto per terra con gli occhi spalancati, "  tocca all'altro ma sono piena mi sa gli stacco la testa e basta!",dissi, " ma dové andato?!, va be non ho tempo da perdere!", dissi correndo verso il palazzo, mentre andavo il sole stava spuntando mi fermai in una parte dove c'era l' ombra e con la mano toccai quella luce, non mi succedeva niente, niente bruciature, nessun dolore, ansi sentivo anche un po' di calore del sole, anche se era poco era piacevole, dopo quel controllo andai lentamente verso il palazzo," Gha dovevamo andarci insieme!", disse Hergat avvicinandosi a me appena mi vide arrivare, " be oramai sono tornata, vado in camera, dai vieni con me!", dissi prendendogli la mano e tirandolo, appena entrata mi buttai sul letto, " che hai fatto tutto sto tempo in giro?!, chiedeva lui accanto a me mentre mi sfiorava con la mano il viso, "ma niente di che ho dissanguato uno, poi c'era un'altro ma non so dove fosse sparito,  mi sono divertita!", dissi guardandolo, poi all'improvviso Hergat si prese la testa con la mano," hey stai bene?!", dissi tenendoli il viso, " non mi sono nutrito e adesso non ho voglia di andare in giro a caccia!", diceva chiudendo gli occhi, " vieni prendi da me!", dissi avvicinandolo, lui mi sdraiò e si avvicinò al collo, io l' ho abbracciavo e fra me pensavo ancora perché avessi risparmiato quel bimbo, alle sue spalle mentre si nutriva un ghigno era comparso sul viso di Hergat che la teneva stretta a se divertito, in quel momento chiusi gli occhi, quando gli riaprì ero sdraiata sul letto, vidi Hergat guardare fuori dalla finestra, " ma che è successo, mi sono addormentata?!" dissi sorpresa, " eh già! ", disse lui, " ma non posso dormire?! ", ero davvero perplessa come poteva un vampiro addormentarsi, " i tuoi poteri, penso quelli ti permettano di essere un po' normale, escludendo il fatto che sei immortale!",disse, " ma possono ucciderci anche se siamo immortali?!, chiesi, " si se ti colpiscono al cuore e se uno è davvero forte, se no non succede niente, ma basta parlare di questo non ti succederà niente , ieri abbiamo occupato un'altra città, son morti tutti, tra poco saremo sovrani di tutto il mondo mia cara!", disse ridendo e abbracciandomi, " già! " dissi perplessa, all'iniziò mi ero sentita diversa ma da quella volta che avevo risparmiato qualcuno mi sentivo strana, pensando fra i miei pensieri mi appoggiai sul petto di Hergat mentre guardavamo fuori, sentì la sua mano iniziare a sfiorarmi la schiena, poi mi guardò e mi baciò, " signore vogliono parlare con lei!", disse un vampiro fuori dalla porta, Hergat sospirò e baciando la sua fronte uscì.

" dobbiamo andare, dobbiamo salvarla, non posso più aspettare!!", diceva Mary a tutti, erano tutti insieme nella casa di Dean che si chiedevano cosa fosse successo a Gha, sapevano dov'era ma andarci era difficile e pericoloso con tutte quelle creature, " non m'importa io vado a prenderla, non so che succederà ma voglio salvarla!", diceva disperato Dean, c'erano proprio tutti, Mary,Piero, Manny, Anthony, Sofy, Sam, Fede, Gianluca! " io sono d' accordo con Dean, voglio la mia amica qui con me e sono pronta a fare qualunque cosa!", disse Mary, anche lei cercava di contattarla, avevano provato tutto ma non riuscivano, nessuna risposta, la sfera non mostrava niente, volevano almeno capire se stava bene, ma non potevano erano li bloccati senza far niente.
Mary da giorni osservava la sfera in cerca di qualche risposta, faceva di tutto per contattare la sua amica, capire se stava bene, un giorno però bussarono all'improvviso alla porta, era un amico di Piero che aveva portato con se l'uomo che aveva visto morire il suo amico da una giovane ragazza.

Destino di una cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora