"ritorno a casa"e " accolti dai vampiri"

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" Dai andiamo non vedo l'ora di fare una sorpresa hai miei!", dissi colma di felicità a Dean che avevo convinto a portarmi dalla mia famiglia, ma potevo anche non convincerlo mi avrebbe portata lo stesso per tutto quello che era successo.

Stavo tornando a casa, finalmente gli avrei abbracciati, mi sembrò un'eternità ma alla fine raggiunsi Novara, suonai," chi!", disse la dolce voce della mamma, " sono io Gha mamma!", la porta si spalancò e con un'abbraccio fortissimo la mamma mi strinse a se, mi scesero le lacrime, salutai tutti gli altri, felicissima, poi tutti salutarono Dean, non mi ricordavo più la mia stanza, misi la borsa insieme alle cose di Dean sul letto, poi andai in soggiorno dove tutti mi aspettavano, mamma ci aveva preparato molte cose buone, le mie sorelline erano attaccate a Dean che gli saltavano addosso, gli tiravano la maglia e i capelli, lo vidi tutto preso," ragazze piano, piano, attenta a non cadere!", mi venne da ridere era troppo tenero, e scattai una foto.

Raccontai con calma tutto, ovviamente inventando com'era il lavoro, ebbi un po' di timore per cosa avrebbero potuto dire, dalla mi voce ebbi paura che potevano scoprire che no stessi dicendo il vero ,ma gli vidi felici quindi mi calmai,  anche se papà sembrava un po' troppo serio, ma dopo un po' prese per le spalle Dean e disse di proteggermi sempre e che ero nelle sue mani, dopo  si alzò e portò via lui e mio fratello, andando a vedere una partita, io rimasi con mamma e le sorelle di cui parlai di molte altre cose, dopo aver cenato, Dean disse che avrebbe "dormito" in soggiorno, lo sguardo di mio padre lo squadrava da tutte le parti, vidi il mio daddy un po' geloso ma gli rassicurai che era un bravo ragazzo e non c'era niente tra noi due, anche se nella mente mi sentivo delusa,  ma ne fui felice ero sua figlia, anche se ero cresciuta per loro ero sempre la loro bambina.

Nei giorni successivi andammo in molti posti, guardavo ogni giorno Dean se stava bene, ma vedevo che era tranquillo e calmo, passai le giornate in famiglia, papà mi chiese perché lui fosse sempre attaccato a me, ma con certe parole, frasi, inventai che abitavamo vicini al lavoro e che mi accompagnava e io lo pagavo, tipo un servo, Dean mi aveva guardata davvero malissimo quando avevo detto quella parola, l'ultimo giorno della prima settima di vacanza andammo fuori a cena, era tutto cosi bello, ma ogni volta mi veniva in mente cosa avrebbe potuto fare Hergat, la preoccupazione alle persone a cui volevo bene aumentava, quella sera chiamai Manny la strega e gli chiesi se aveva qualche incantesimo di protezione, lei mi disse le parole che dovevo dire e ringraziandola riattaccai.

Era notte fonda, domani sarei partita per Calabria, mi alzai e lessi l'incantesimo, e funzionò perché vidi una luce blu avvolgere tutti. Andai a vedere Dean, ovviamente era sveglio, ma per non far cadere sospetti rimaneva sdraiato li, " vai a dormire che dobbiamo partire presto!", disse  sotto voce, sbuffando riandai in camera e mi addormentai.

Dean stava mettendo le mie cose in macchina, abbracciai tutti, vidi i miei salutarmi uno accanto all'altro," ormai è una donna la mia bambina", disse la mamma, " spero che nasca qualcosa tra quei due, mi piace quel ragazzo!", disse poi mentre salutava e la vedeva andare accanto a lui molto felice.

Mentre ero in macchina, iniziai a guardare la mia mano, sentivo qualche formicolio, nel viaggio ci eravamo fermati ad un autogrill per fare rifornimento, io ero scesa per sgranchirmi le gambe, oramai avevo deciso di fare le sorprese e ne ero sicura che Maria sarebbe stata felicissima di vedermi. Mentre aspettavo Dean, decisi di entrare in un bar vicino, avevo bisogno di andare in bagno, glielo dissi  ed andai, stavo lavando le mani, alzai lo sguardo e dallo specchio vidi un'uomo dietro a me, mi girai ed estrassi il pugnale, " chi è lei!?, che ci fa nel bagno delle donne!" dissi arrabbiandomi," calma, calma non ti voglio far male, tu sei Gha, giusto?, piacere Henry!", disse mentre lentamente uscivo, non sapevo chi fosse ma mi conosceva e quindi lo portai fino all'auto sempre tenendolo sott'occhio, "ma non sei sola?", mi disse," no,  c'è il mio amico con me, eccolo!", quando arrivammo, lui urlò, "Dean amico mio!!", disse Henry con le braccia aperte e abbracciandolo," cosa? l'ho conosci!?", gli chiesi, Dean mi disse che era un vecchio amico,anche lui un vampiro, prima che ci potessimo mettere in viaggio lui ci invitò al suo palazzo, " no, siamo già in viaggio!", dissi seccata, " solo per una notte, dai Dean amico mio, la prego signorina, devo parlare anche di cose urgenti, solo questa notte e poi l'ha lascio andare", disse Henry, " se me l'ho chiede cosi va bene!", risposi sorridendo dopotutto anche Dean aveva la possibilità di salutare qualcuno,"Gha se non vuoi per me va bene!", disse poi," è una brava persona, andiamo al palazzo!", dissi guardandolo ma nella mente pensai , che cavolo avessi fatto,menomale che non l'ho avevo detto ha Mary che venivo, si sarebbe infuriata,ma sapevo che se fosse stata al posto mio, lo avrebbe fatto anche lei.

Seguimmo la sua macchina, eravamo al palazzo, mentre loro prendevano le cose, Henry mi disse di andare avanti, che mi avrebbero aperto la porta i suoi ragazzi , bussai, ma non aprì nessuno," permesso c'è qualcuno!?", nessuno rispose, era vuoto, quindi entrai, davanti a me c'erano dei divani, al lato molte sculture e vasi in ceramica, sul pavimento c'era un tappeto rosso, vidi qualcuno sdraiato su uno di quelli, mi avvicinai, aveva gli occhi chiusi, pensai che forse dormiva, quando mi prese per la mano e mi fece cadere sul tavolo,si avvicinò al mio viso, Io cercavo di spingerlo, poi scese lentamente e sentì la sua lingua sul mio collo,mentre con una mano bloccava la mia e con l'altra stringeva la mia schiena, non volevo chiamare Dean speravo di farcela da sola," brutto stronzo!", dicevo cercando di spingerlo, " oh ma come siamo cattive!", disse guardandomi, " un bel bocconcino!", disse avvicinandosi al mio viso, ma all'improvviso Dean entrò e lo scaraventò via, " bel modo di accoglierci!", disse incavolato," c'è ne andiamo subito!", disse infuriato, mi alzò,  prese la mano e mi portò via con sè, ma Henry iniziò a chiedere scusa,"Dean non è colpa sua!", dissi " sto bene!", restiamo, starò lontana da quel tipo, anche se in realtà è lui che non dovrebbe avvicinarsi, lo vidi guardare Henry e poi seccato mi lasciò, " ha un odore cosi buono il tuo sangue, Dean sei fortunato dovresti approfittarne!", disse il tipo con i capelli rossi, io l'ho guardai male, Henry gli disse qualcosa e lui se ne andò facendomi l'occhiolino,"scusate lui è Max mio figlio a un brutto  carattere, perdonatemi ancora e poi ci portò in un'altra stanza.


Destino di una cacciatriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora