11 Gelati e dolori in rima 1/1✔️

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Non avevo molto ben chiaro in testa il perché mia madre e Gilbert avessero scelta le isole Furneaux come meta per la loro attesa luna di miele. In un dépliant che avevo trovato online, sul sito di viaggi a cui Gilbert si era rivolto, c'era scritto che avevano prenotato il viaggio "Fuoco d'amore". Era un nome pacchiano e stupido, altamente patetico e pensai che solamente un pazzo avrebbe scelto un pacchetto con quel nome. Ovviamente Gilbert Petronovik non lo avevo considerato bene.

Il sito mi aveva informata che sarebbero stati via per sei giorni, due giorni alle isole e, successivamente, si sarebbero dedicati ad un safari a Hobart, in Tanzania.

Era un viaggio assai originale per me. Per una classica luna di miele mi ero sempre immaginata a visitare Parigi, o magari l'Italia. Un safari tra belve e polvere non rientrava perfettamente tra le mie idee di romanticismo. Anche Dominik e Michael fecero facce strane la mattina della loro partenza, quando dissero le loro mete principali. Ero felice che condividessero le mie opinioni, seppure non me lo dissero chiaramente.

«Hobart? Perché vuole andare proprio là? Io non so nemmeno dov'è Hobart!»

«Nemmeno io. A volte papà ha delle stupide idee che vuole soddisfare a tutti i costi. Spero proprio che un bel serpente velenoso lo morda, così impara a non dirci niente.»

«Papà non l'ha detto neppure a te?»

«Voleva che fosse una sorpresa, presumo.»

«Che sorpresa di merda.»

I gemelli sapevano dare il meglio di loro stessi senza Gilbert in giro.

Naturalmente il viaggio comprendeva solamente due persone (per motivi ovvi!) e così Gilbert, poco prima della partenza, si raccomandò con me e con i suoi figli affinché non facessimo sciocchezze e non dessimo problemi a Cailian. Mamma ci abbracciò tutti e tre, avevo i gomiti di Michael premuti contro l'anca.

Visitare la Tanzania mi sarebbe piaciuto, ma era la loro luna di miele e non un viaggio di famiglia. Il titolo recitava "Fuoco d'amore", non "Visita il Fuoco d'amore insieme ai tuoi figli", ma piuttosto che passare sei giorni da sola con i miei fratelli persino assistere alle scene off-limits tra Gilbert e Lacey mi parve una buona idea. La mia mente non si era ancora ripresa dalla sera del falò.

Michael mi chiese: «Cosa c'è alle isole Furneaux?»

Io scrollai le spalle. «Non lo so. Suppongo il mare.»

«Anche qui c'è il mare.»

«Hai un grande spirito d'osservazione tu, eh?» lo apostrofai e lui sbuffò.

«Tu sei della zona, sei nata qui. Io no.»

«Be', non so cosa c'è in quelle isole.»

Lui non sembrò per nulla soddisfatto.

I primi due giorni senza mia madre e Gilbert proseguirono piuttosto bene e normalmente, rispetto ai miei pensieri di imminente catastrofe. Continuavo a pensare alla soffitta, alla spilla della madre dei gemelli e al gazebo di Kezia. Per un certo periodo per me fu praticamente impossibile pensare ad altro, ma, dopo il matrimonio, fu come se un grosso muro si fosse piazzato davanti a me. Non erano più affari miei. Mamma e Gilbert erano ufficialmente sposati.

Lacey Miller era la quarta moglie Petronovik.

In quei due giorni di assenza degli adulti tutto si svolse con naturalezza. Di mattina Cailian ci veniva a svegliare e ci preparava la colazione, dopodiché i miei fratellastri mi portavano a scuola ed erano sempre in orario alla fine delle lezioni. Danza fu più problematica dato che Michael e Dominik rimanevano per la lezione. Michael applaudiva ad ogni mossa aggraziata di Paige e lei gli dedicava occhiate dolci da sopra la sua spalla.

Bad Bro - BluebeardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora