Mi svegliai pensando di aver fatto uno stupido incubo, ritrovandomi sul letto di una stanza priva di luce e di finestre.
Ma non lo era affatto.
Le mie ferite erano reali ed erano state bendate.
Ancora non capivo dove mi trovavo.Improvvisamente sentì le assi del pavimento scricchiolare.
Che fare?
Mi nascosi sotto le coperte, stringevo gli occhi come quando da piccola sobbalzavo nel letto al frastuono dei tuoni che irrompevano nella tranquillitá della notte.
So che era inutile ma in assenza di opzioni, quella era la scelta migliore.
Tentavo di evitare il pericolo cosicché non potesse farmi ancora del male.Sentì la maniglia della porta abbassarsi.
Il battito del mio cuore accellerava senza tregua e le lacrime cominciarono a disegnarmi delle linee sinuose sul viso.Qualcuno era entrato.
-Voltati lo so che non stai dormendo- ordinó.
Ma io non mi voltai perché ero letteralmente paralizzata dalla paura.
-Sento il tuo cuore pompare sangue sempre con più velocità, stai mentendo. Voltati.-
Allora mi costrinsi a voltarmi lentamente e con cautela.
Lo riconobbi, era il ragazzo dell'aggressione della sera prima.
-Ti prego non farmi del male-implorai.
-Nessuno ti farà del male-disse.
Mi asciugai velocemente le lacrime.-Tu sei Eric vero?- gli chiesi.
Lui annuí.-Tieni- aggiunse mordendosi il polso.
-Se bevi, ti fará stare meglio-Era riluttante.
-Se non lo avessi notato non sono come te!- sboccai io.
-Non era la graditudine che mi aspettavo per averti salvato la vita ma...- disse con ironia.-Che ne avete fatto della mia famiglia?- domandai andando subito al sodo.
Lessi la paura della mia reazione sul suo volto e si liquidò uscendo.
-Ti porto qualcosa più tardi- disse soltanto.
-No! Tu non puoi farmi questo!- urlai.
Scesi dal letto e lo rincorsi fino alla porta, che fu chiusa con forza, dove picchiavo pugni fino a farne uscire sangue e a formare grandi lividi scuri.
-Io devo saperlo! Dimmelo! Dimmelo! Ti scongiuro!-
Piangevo ininterrottamente.
Avevo perso tutto e Dio solo sapeva che ne sarebbe stato di me.
Mi ritirai a piangere sul letto
nascondendo la testa sulle ginocchia bendate.Dopo un periodo di tempo che mi sembrò infinito smisi di piangere, forse perché non avevo più lacrime in corpo da versare e riamsero solo la stanchezza e i respiri pesanti.
Fino a quando sentì dinuovo dei rumori provenire dall'esterno.
-Eric vattene... non voglio vedere nessuno!-
-Oh, lei non VUOLE!
Perché andarmene?!
Mi piace così tanto vederti soffrire, anche se preferirei ucciderti con le mie mani, ma mio figlio, quel pazzoide me lo impedirebbe!-"Quella donna!" realizzai.
-Figlio?- sussurrai.
-Mi presento sono Jasmine la madre di Eric!-
"Che sfacciataggine" pensai.
-Non mi interessa chi sei tu!- sboccai.
-Io voglio sapere dov'è la mia famig...-Non ebbi neanche il tempo di concludere la frase che lei era già sopra di me pronta a staccarmi la testa.
-Sai dovresti fare attenzione a come parli!-
La donna aveva i canini mostruosamente enormi che le sfiguravano il viso.
"Ma dove sono finita, in un film dell'orrore?!"Quel mostro stava per azzannarmi il collo, ma poi come per merito di un'illuminazione o ripensamento ritrasse i suoi enormi canini e il suo volto tornò ad essere umano.
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LOST WINGS
VampireREVISIONE COMPLETATA. Megan é una ragazza normale, ma la sua vita verrà stravolta di colpo da degli esseri sovrannaturali. Scoprirà di essere piú forte di quanto potesse immaginare e scoprirà la verità su se stessa che tutti gli avevano sempre tenut...