LOST WINGS

CAPITOLO 17

Era notte ed io ero ancora in infermiera.
Roland non ne voleva sapere di rimettermi finché non sarebbe stato sicuro del mio stato di salute.
Avevo spedito James a riposarsi dopo tutte le ore seduto su una scomoda sediolina di fianco a me.
Ma ero stanca di starmene allettata.
Decisi di alzarmi.
Scesi dal letto e uscí dall'infermeria piano nel tentativo di non svegliare nessuno.
La base non mi era estranea.
Riuscivo ad orientarmi bene nonostante il buio.

D'un tratto sentí la voce di Troy provenire dalla sala di tattica e mi fermai.
La porta era socchiusa e riuscivo a intravedere qualcosa.

- Dobbiamo dirglielo?- disse Hanna.
-Non è ancora pronta- rispose convinto Troy.

"Pronta per cosa? " pensai.

-Hai visto cosa ha fatto oggi?!- si intromise Jimmy sconcertato.
-Ha sterminato un esercito da sola!
É pronta!- aggiunse.
-Non é completamente sotto controllo, una mossa falsa é potrebbe essere spacciata!- contrabbatté Troy.
- Se combatte adesso che non ha il totale controllo dei suoi poteri contro Iron lui potrebbe...-
Spalancai la porta ed entrai spaventandoli a morte.

-Chi é Iron?- domandai.

-Megan!- esclamó James scattano in oiedi.
-Perché non sei a letto?- domandó Roland con aria di rimprovero.
-Sto bene Roland!
Non trattatemi come fossi una bambina da proteggere! Io mi so difendere!- dissi.
Delle piccole scintille si accesero nei miei occhi.
- Tranquilla Megan!- disse Hanna.
-Non dubitare della nosrra fedeltà.
Sai che ti seguiremo sempre- aggiunse Troy.
-Ha ragione! Merita di sapere!- sboccó Jimmy.

La squadra si era ormai rassegnata al dover vuotare il sacco, di conseguenza annuirono e mi fecero segno di unirmi a loro.

Calmatomi, mi sedetti al tavolo rotondo attorno al quale nei tempi passati escogitavamo tattiche e strategie per combattere i nemici.
Hanna inizió a raccontare.
-Mentre tu eri dispersa sono accadute molte cose. Te ne sei andata troppo presto e in un momento delicato.
Tu sai che i mostri che combattevamo cacciavano e combattevano da soli... -
-Certo! Non sono capaci di lottare in gruppi senza scannarsi a vicenda- esordí.
Hanna mi guardava mortificata.
-Giusto?- chiesi speranzosa.
-Loro non ne sarebbero capaci da soli, questo é vero.
Ma capimmo che qualcuno li guidava. Capimmo che c'era qualcosa di grosso dietro, Megan.
Quello di oggi non era niente confronto a quello che si potrebbe scatenare-
-E si scatenerà- disse Roland.
-A meno che non estirpiamo il problema alla radice- disse Troy.
-Ma non sappiamo chi li comanda- gli feci notare.
-E qui ti sbagli!- disse sorridente Jimmy.
-Si da il caso che la mia bella qui, abbia scoperto chi sia- continuó soddisfatto.
Hanna aveva un leggero rossore sulle guance misto tra imbarazzo e stupore.
-Emh...
Sí.
Ho costretto un mostriciattolo a dirmi chi fosse il loro capo e dove si trovasse quella loro tana fetida-
-Ma é strabiliante- dissi io.
-E questo qualcuno immagino sia Iron?- dedussi.
-Tombola!- esclamó Troy.
-Iron é un demone di livello maggiore. É astuto e molto potente. Riesce ad intrufolarsi nelle menti delle vittime, torturandole fino a portarle alla pazzia.
Se riesciusse a prendere il controllo sarebbe la fine per tutti i mondi, nessuno escluso. Né vampiri, né licantropi, né umani, né angeli riuscirebbero a sconfiggerlo. Non sarà una passeggiata. Come se non bastasse, sappiamo che il Consiglio é dalla sua parte- spiegó Roland.
- Cosa?! Perché mai dovrebbero allearsi con chi vuole distruggerli?- domandai sconcertata.
-Il Consiglio è sempre stato l'istituzione piú potente.
Di conseguenza vuole rimanere tale...
Come si dice? Se non puoi sconfiggerli unisciti a loro!- concluse Roland.

-Sciocchi!- sboccó James.
-Iron non risparmierà nessuno!
Non ci vuole certo un genio per capirlo- continuó.

Annuí.

-Quando verrà il momento Iron li farà fuori come tutti- confermai.

-Hanna dove si trova la loro base?- domandai.
-Non siamo lontani, uno o due giorni di distanza. Troy ci condurrà da loro facilmente- disse lei.

-In piú abbiamo un vantaggio, loro non conoscono la posizione del Quartier generale e non sanno che anche noi possiamo avere dei rinforzi- disse Roland speranzoso.

-Quali rinforzi?- osservai.

Jimmy non sembrava aspettare altro.
-Ho un branco a vostra disposizione! Ricordate? Sono un principe!- esclamó.
-Perché non perdi occasione di ricordarcelo?- chiese Troy.

-Perfetto! É già qualcosa...- esclamó James.
-E ti obbediranno?- domandó Hanna.
-Ciecamente!- garantí Jimmy.

-Portali da noi al piú presto.
Abbiamo un allenamento bello tosto che ci aspetta!- ordinai.

Autrice.

Ciao a tutti :3
Spero che il capitoletto vi sia piaciuto anche se é un pó corto, ma é perché ho intenzione di scrivere bello sostanzioso il successivo.
Comunque sia, fatemi sapere cosa ve ne pare con un commentino magari!
Spero vi sia piaciuto!
Al prossimo capitolo!