La polvere della parete sgretolata si alzava ancora nella baraonda e rendeva lo scenario di guerra ancora piú cupo e spettrale.
Roland che era stato ostacolato nella sua resa dei conti con Eric da Walter, ora combatteva spietato contro di lui.
I suoi colpi non avevano una logica,
li sferrava soltanto per il bisogno di scaricarsi in una lotta all'ultimo sangue. Walter gli diede un pugno nelle costole, così forte da farle sentire spezzare. Roland si piegó su ste stesso dolorante.
"Non ce la farà così!" pensai.
-Jimmy!- chiamai.
Il lupo mi si affiancó subito.
Aveva ancora brandelli di... qualsiasi cosa fosse... tra i denti ma di sicuro facevano venire il voltastomaco.
-Va da Roland, aiutalo!- il lupo fece come per annuire al comando poi si scaraventó su Walter.
Anche se Jimmy era alto piú di due metri sottoforma di lupo, di fronte alla stazza di Walter sembrava solo un cagnolino.
Il vampiro era steso a terra e il lupo gli ringhiava in faccia e cercava di affondare i denti nelle sue bianche e fredde carni.
Al suo morso neanche Walter avrebbe resistito.
Il vampiro si rimise di scatto in piedi facendo ruzzolare per terra il lupo per alcune decine di metri.
Roland peró gli sferrò subito un gancio destro che lo disorientó parecchio cosicché anche Jimmy riuscì a ripartire all'attacco.
Ora combattevano insieme e ad ogni loro mossa il suolo tremava.Hanna e Troy invece erano impegnati a tentare di fermare Alexa.
Troy scoccava frecce nel tentativo di prenderla ma era ovviamente troppo veloce.
Lo scopo era allora quello di ferirla per farla rallentare.
Hanna intanto veniva colpita e ricolpita. Finché del sangue le fuoriuscì dalla bocca, e da una ferita abbastanza profonda sulla fronte.
All'odore del sangue la vampira rallentó quel tanto che bastó per far sì che Troy potesse conficcarle una freccia dorata nell'addome.
Una delle sue freccie speciali ma che puó solo rallentare un'essere così potente, non annientarlo.
Fui distratta allora dalla mano di James sulla mia spalla.
-Sono con te, qualsiasi cosa accada- disse.
In quel momento dalla nebbia si levó in un salto Eric che si schiantó su James mettendolo al tappeto.
-James!- urlai.
Con uno scatto improvviso delle mani scagliai un grande pezzo di roccia contro Eric.
James si alzó massaggiandosi la mascella inferiore dolorante per i pugni inflitti dal fratello.
Notai Iron ridere di gusto a quella scena.
"Quella risata..." pensai, mi ricordava qualcosa.
-Va ci penso io a lui!- mi disse e subito Eric uscí da sotto le macerie della roccia.************************************
James."Sí la mascella mi fa davvero male!" pensai.
Eric uscì da sotto quell'enorme roccia e i suoi capelli neri presero una tinta grigiastra così come i suoi vestiti.
Un piccolo rigolio di sangue gli scese dalla fronte ma subito la ferita si rimarginó.
Si fece avanti si scrocchió il collo.
-É da cento anni che aspetto questo momento fratello-
-Eric tutto questo non é necessario- risposi.
-Ti rendi conto che é inuti...-
-Inutile?- mi interruppe.
-Inutile! Hai ragione. Questo é esattamente il termine che userei per descrivere ció che é stato:
é stato inutile tentare di cambiare, é stato inutile tentare di avere Megan, é stato inutile tentare di essere te!- disse rabbioso a denti serrati.
-Sono io quello sbagliato! E tu vorresti davvero farmi credere che tu vorresti essere me?!-
-Si vorrei essere te!- esplose Eric.
-Non tanto per Megan, James...
ma perché tu non sei quello che ha strappato il cuore pulsante di sua madre e del fratello minore.
Ma peggio ancora, non sei quello che ha visto la guerra e che ancora sente le urla delle persone che ha ucciso.
E questo non da vampiro James!
Ma da umano!
Io ero un mostro ancora prima di diventarlo!
Io appartengo ad Iron!-
-Non é cosi Eric, e tu dovresti saperlo.
La tua anima c'è ancora, Megan mi ha insegnato a crederci! Il rimborso che senti ne é un segno. Se tu non avessi davvero niente dentro, saresti perso -"Ce la posso fare, lo posso far tornare da noi!" speravo.
I suoi occhi si schiarivano.
-Lei é la Salvatrice!
Potrà salvarci tutti.
É questa la sua missione, e ti diró penso che tu sia la sua missione più grande. Lei non si arrenderà finché tu non tornerai da lei, finché non ti avrà reso la libertà!-
Sospirava forte e i suoi occhi piano stavano tornando definitivamente normali.
"Ci sono quasi!" pensai.
-Lei ha il potere di mettere fine ai tuoi incubi e le tue notti non saranno più tormentate-
Abbassò il capo e finalmente pensai che fosse tutto finito.
Stavo per avvicinarmi quando lo sentí ridere.
-Eric...- sussurrai.
-É questa la differenza tra me e te James- disse e poi alzó il viso con gli neri come la pece.
-Quando tu ti svegli i tuoi incubi finiscono- concluse con quel sorriso macabro, firma indistinguibile di quella serpe di Iron.************************************
Megan.
Lasciai indietro James ed Eric.
Poteva farcela.-Iron!- lo chiamai.
-Mia cara!- esclamó felice.
Improvvisamente scomparve e riapparve a qualche decina di metri di distanza.
-Vorresti seguirmi?-
La sua proposta non mi convinceva per niente ma continuava ad avanzare e se avessi fatto altrimenti l'avrei perso.
Lui continuava ad apparire e scomparire guidandomi in un lungo corridoio.
Quel posto sembrava molto la mente di Iron, senza via di uscita.
Mi portó in una stanza, buia quasi come la precedente.
-Perché mi hai portata qui Iron?-
-Volevo un posticino per stare appartati...- disse spostandosi dietro le mie spalle e sfiorandone una.
Cominciai a surriscaldarmi per la rabbia e al tocco con la mia pelle il dito di Iron sembrò fumare leggermente e fare uno strano sfrigolio.
Di scatto ritrasse la mano.
-Non toccarmi!- gli dissi fredda.-Calma, ci sono abituato alle tue sfiammate!- esclamó con quel suo stramaledetto sorriso che cominciava a sembrarmi stranamente familiare.
La testa cominciava a farmi male e la vista a calare.
-Che vuoi dire?- chiesi stordita.
Iron non rispose ma i suoi occhi confermarono ogni mio dubbio.
-Noi ci siamo già incontrati vero?- gli chiesi ancora.
La testa faceva sempre più male ed Iron sembrò accorgersene.
-Non hai riacquistato del tutto la memoria?-
-Che ne sai tu della mia amnesia?- gli chiesi irritata.
-Direi che io sono la chiave della tua perdita di memoria, Megan o dovrei dire Azrael?
Mio dolce Angelo della Morte-
Quello fu il sorriso più terrificante della storia.

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LOST WINGS
VampirosREVISIONE COMPLETATA. Megan é una ragazza normale, ma la sua vita verrà stravolta di colpo da degli esseri sovrannaturali. Scoprirà di essere piú forte di quanto potesse immaginare e scoprirà la verità su se stessa che tutti gli avevano sempre tenut...