CAPITOLO 7

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La mattina arrivò in un lampo.
James mi venne a svegliare e guardando l'orologio vidi che era più o meno l'alba.
-Noi ti aspettiamo di sotto, siamo già tutti pronti-disse alla svelta.
-Aspe...- tentai ma lui se n'era già andato.

Al momento Eric e James non mi rivolgevano la parola.
Erano chiaramente arrabbiati con me.
Potevo capire per Eric ma James...
Le nostre labbra si erano già incrociate ma mai col mio consenso e ora mi ritrovavo a provare qualcosa per lui.
Non sapevo cosa di preciso.
C'era qualcosa che non quadrava.
Mi nascondeva qualcosa.

Intanto ero già arrivata in macchina.
La tensione era tastabile.
Come al solito Eric era seduto al posto del guidatore, con la sua aria imbronciata, James caricava borse nel cofano,mentre Michael era seduto affianco a me.
Sembrava che tutti avessero perso la parola ed oltre al rumore del cofano che bruscamente si richiudeva e di James che sbatteva lo sportello non si sentiva niente.
Decisi di dire qualcosa per rompere il ghiaccio.
-L'hotel è stato informato della nostra partenza?-
Domanda a dir poco stupida e inutile.
Micheal li fissava come per convincerli a parlare.
Ma nessuno aveva avuto la decenza di farlo.
-Sì- rispose Micheal.
Ormai mi riducevo a parlare soltanto con lui.
-Abbiamo preso alcune cose che sicuramente ci serviranno dove stiamo andando, acqua, cibo,vestiti-
-Non abbiamo portato delle armi?-
-Non ti servono armi quando hai questi!-disse spaventandomi con quelle sciabole che si ritovava al posto dei canini.
-Stupido!- gli urlai fermandogli la testa con la mano.

Il viaggio era interminabile.
Ogni tanto ci fermavamo a stazioni di servizio o per fare il pieno di benzina.
Scese la notte e mi addormentai.
Mi svegliai chiamata dalla voce di Micheal.
-Siamo arrivati-
Mi guardai intorno ma non c'era niente, nessuna casa o edificio.
Eravamo ai margini di un bosco tutto qui.
-Non ditemi che...-
-Staremo qui per qualche tempo, non ti preoccupare-mi assicurò Micheal.
L'idea non mi convinceva ma se loro credevano fosse la scelta migliore l'avrei accettata e basta.
-L'odore della foresta, degli animali e dell'umidità coprirà il tuo- continuò.
Il buio era ancora più fitto tra gli alberi.
Strizzavo gli occhi tentando di intravedere qualcosa di più, quando vidi due luci rosse puntate su di me.
Cosa potevano essere?
Mi avvicinavo piano quando Michael mi richiamò.
-Megan, vieni-
Mi voltai per un secondo al suono della sua voce e le luci scomparvero. Insieme ci addentrano nella foresta, faceva freddo e scoprí presto che alle radici piaceva vedermi cadere.
Fortunatamente ci fermammo.
-Staremo qui, è un buon posto-annunciò Eric.
Davanti a noi nascosta da liane e rampicanti c'era una piccola grotta.
Vi entrammo e sistemammo la nostra roba.
Mi costruì un piccolo giaciglio che mi sarebbe servito per le prossime notti.
Non mi aspettavo che Eric dimenticasse semplicemente tutto quello che successe il giorno prima ma in quel momento era il mio desiderio più grande.
James era visibilmente innervosito.
È comprensibile. Il suo modo di essere era stato stravolto in così poco tempo. Il James che conoscevo basava il suo potere sull'odio, sulla forza e sul sangue ma ora stava imparando che esiste dell'altro. Dubbi ne avrei avuti anch'io al suo posto.

Nel frattempo avevamo tutti finito di sistemare le nostre cose tranne James che era ancora assorto nei suoi pensieri.
Eric lo teneva d'occhio.
Io osservavo la scena in ansia come davanti alla disinnescazione di una bomba, quando si deve scegliere se tagliare il filo rosso o il filo blu.
-L'hai baciato?!- sboccó Eric.
Aveva un espressione delusa sul volto che fu come una freccia per me. Stravolto uscì dalla grotta e si inoltrò nel bosco. Senza esitare lo seguì.
Correva, non usando la sua velocità da vampiro, ma era comunque piu veloce di me.
"Non molleró con te" pensavo mentre correvo a perdifiato.
Improvvisamente rallentó ed infine si fermò.
-Perché?- sussurró senza voltarsi.
-Ti giuro io non ho baciato James!-
-L'ho letto nella sua mente Megan, non mentirmi!-
Ormai era rivolto verso di me e urlava.
Nessuno mi aveva mai urlato contro così.
-Scusami- disse mettendosi le mani tra i capelli.
-Tutto questo non serve, un bacio tra me e James non c'è mai stato- chiarì.
-Ti prego...
Dimmi un volta per tutte cosa provi per lui-
-Vuoi la verità?! Okay!
Provo qualcosa per tuo fratello, non so cosa, ma qualsiasi cosa sia non è forte e travolgente come quello che provo per te. É questa la verità! Ma non puoi avvisarmi di averlo baciato ingiustamente- dissi poi mi voltai per andarmene ma mi bloccò e mi trasse a se abbracciandomi.
-Non lasciarmi mai, non lo sopporterei-

Quando tornammo nella grotta James ovviamente non c'era.
Michael era rimasto lì seduto alla sua "postazione".
Ero stanca morta e non avevo più voglia di parlare o dare spiegazioni.
Le mie cose erano lontane da Eric e non ero sicura che l'arrabbiatura gli fosse passata così velocemente.
Stavo per mettermi a letto quando Eric in un batter d'occhio mi prese sulla spalla ridendo.
-Ti sentivi sola?-
Ridevamo insieme raramente ormai.
-Mi fa piacere che vi siate riappacificati- ci interruppe Michael.
-Grazie amico- rispose Eric.
Ma io sapevo che quell'affermazione era tutt'altro che positiva.
Mi stava rimproverando per ció che stavo causando ad entrambi.

Era notte fonda quando l'assenza di Eric sotto le coperte mi sveglió.
Ero sola.
Il fuoco si era spento e al posto della legna incandescente ora vi era solo carbone nero che in alcuni punti nascondeva ancora un'anima di fuoco. Faceva freddo.
Mi alzai per tentare di farlo riaccendere in qualche modo.
Mi chinai e ci soffiai sopra e dopo vari tentativi una fiammella fragile si accese.
In quel preciso momento sentì un rumore di rami spezzarsi e fronde muoversi.
Qualcosa si era fatta strada nella vegetazione e ora era entrata furtivamente nella grotta.

Mi nascosi dietro una sporgenza rocciosa nella sua parte più profonda.

Mi sporsi per vedere cosa fosse ma mi rimisi subito a riparo.
"Un lupo?!"
Ficcava il naso tra le nostre cose, infastidito.
Schiacciato la schiena contro la roccia fredda e umida tanto da farla fondere con essa.
Dovevo riuscire ad andarmene.
"È solo questione di tempo prima che..."
Qualcosa di viscido e colloso cadde sul suolo davanti a me.
Alzai lentamente lo sguardo e lo vidi, con i denti sguainati e gli occhi luminosi.
Mi alzai e iniziai a correre ma in meno di un secondo mi bloccò a terra.
Mi ruggì in viso e non potei fare a meno di gettare un urlo.
Ma a quel punto il lupo si fermò e mi fissò intensamente.
Feci lo stesso anche se il mio cuore era tutt'altro che calmo.
Non seppi spiegarmelo ma improvvisamente il lupo si trasformò in un essere umano.
-Non sei un vampiro, il tuo cuore batte!-
-Non sono un vampiro!-
-É quello che ho appena detto!- sbraitó.
-Che ci fai qui?
Sei dentro una tana di vampiri!
Vieni!-
Mi prese per mano e mi trascinò nel bosco.
-No!- urlavo dimenandomi,ma la mia opinione sembrava importargli poco. La sua presa era d'acciaio, forte come quella di un vampiro.
-Non capisci!- continuavo.
-Io lo sapevo che lì ci fossero vampiri!-
-Che cosa?!-esclamò il ragazzo bloccandomi bruscamente.
Urtai contro il suo addome che è era bollente.
-Che vuoi dire?!-
-Voglio dire che io sto con loro!- risposi alzando la voce.
-Loro sono la mia famiglia!- continuai.
-Famiglia!?- sbottò incredulo.
-Una famiglia non ti fa del male- disse accorgendosi dei segni sui miei polsi. Ritrassi il braccio.
-Io me ne torno indietro-
-Sei pazza! Vuoi farti uccidere?-

-Glielo dico sempre anche io che è pazza, ma continua a negare-
Pogiato con una spalla ad un albero vicino c'era James.
I due si guardarono con aria di sfida, poi il ragazzo si ritrasformó in lupo e balzó addosso a James.
La lotta era troppo veloce da osservare.
Improvvisamente James venne scaraventato contro un albero.
In quel momento dalla foresta sbucarono anche Eric e Micheal che in un secondo si gettarono all'attacco.
Avevo pochino secondi.
Corsi da James.
Il vampiro era ancora accasciato a terra e  premeva la mano contro il fianco.
-Fammi vedere-
La carne era aperta in un taglio netto.
Non sapevo che fare.
Mi tremavano le mani e il cuore batteva con colpi secchi e forti.
James intanto ansimava e tentava di non urlare mordendosi le labbra.

La lotta doveva finire.
Andai verso i tre e urlando.
-Basta!-
Si fermarono e il lupo scappó nel bosco.
Eric e Michael corsero ad aiutarmi con James.
Eric lo prese sulla spalla e lo portammo nella grotta.
Eric lo stese sul letto ma ad ogni minimo movimento il fratello gettava urla di agonia.
Gocce di sudore freddo gli colavano dalla fronte e il sangue continuava a fuoriuscire.
Presi una maglia e con essa iniziai a tamponargli la ferita.
Tentavo in tutti i modi di fermare la fuoriuscita del sangue.
Le lacrime cominciarono ad irrigarmi le guance.
-Perché non si rimargina?!- chiesi agitata.
-Quel mostro l'ha morso!-rispose Michael.
-Licantropo batte vampiro. É facile.-

Il silenzio piombó su di noi, l'unico suono che si avvertiva era il mio pianto.
Intanto James stava sempre più male e la sua ferita assumeva un aspetto orrendo.
Aprí la sua camicia e lo spettacolo era disgustoso.
Sembrava che il suo corpo si stesse decomponendo. Mi convinsi a non dare di matto, e trovai la forza di avvolgergli sui fianchi un nuovo pezzo di stoffa.
-Non c'è davvero niente che possiamo fare?- chiesi.
-No purtroppo- disse Michael.
-Soltanto il sangue del lupo stesso potrebbe farlo guarire- continuó Eric.
-E non penso voglia collaborare-

James respirava a fatica, era palese che non gli restasse molto tempo.
Gli asciugai la fronte e lui smise di agitarsi.
-Trovate quel bastardo-

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