CAPITOLO 8

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Rimasi da sola con James e il sangue che sgorgava dalla ferita.
Piú il tempo passava piú all'aspetto disgustoso si univa l'odore di putrido.
Ad ogni colpo di tosse getti di sangue sprazzavano dalla bocca del vampiro.

-Andrà tutto bene te lo prometto- singhiozzai.
Lui non se ne sarebbe andato.
Io dovevo ancora capire molte cose.
Sapevo che lui aveva le risposte.
Non mi sarei arresa, avrebbe vissuto ancora.
-Non è vero- ansimó lui.
-Sei forte James, sono sicura che...-
-No Megan, sono già morto una volta. So quando la tua ora é vicina. Riconosco la sensazione.
Non ho paura di morire.
Almeno so che me ne andrò per aver fatto qualcosa di giusto.
Avrei voluto almeno rubarti un bacio però. Uno vero-

In quel momento fu come se il mio cuore si fosse materializzato in forma umana e mi avesse spinto sulle sue labbra.
"Che si fotta la ragione" pensai.

Mi staccai dalle sue labbra lentamente.
I suoi occhi puntati fissi sui miei sembravano per la prima volta appagati.

-Grazie- sussurró debolmente.
La mia risposta fu un sorriso altrettanto debole.

-L'unico mio rimpianto é quello di non averti fatto ricordare di me-
"Ricordare?!"
-Aspetta che intendi con ricordare d...-

I suoi occhi improvvisamente acquistarono una luce di spavento; puntava fisso alle mie spalle.
Mi voltai a controllare ciò che lo aveva spaventato.

E ora era lì, immobile, con un espressione confusa sul volto come se neanche lui sapesse cosa ci facesse lì: era il ragazzo-lupo.

Era affannato e sudato, di sicuro aveva corso molto.
Me lo immaginavo a correre per liberarsi dai pensieri quasi come per liberarsi in qualche modo della sua maledizione.
Anche a me piaceva correre, perché quando corri non senti i tuoi pensieri, senti solo il tuo cuore che batte all'impazzata, il respiro pesante, l'ebbrezza, il vento tra i capelli o il sole che pizzica sulla pelle.

In quel momento Michael ed Eric entrarono nella grotta e si scagliarono sul ragazzo come due fulmini.
-Lasciatemi!- disse lui divincolandosi dalla presa dei due.
-Hai deciso di aiutarci?- dissi.
-No! Cioè si! Ma sappi che lo faccio per te. Qualcosa mi dice che devo proteggerti, che tutti dobbiamo proteggerti.
E se lui è importante per te e per la tua sopravvivenza, allora mi vedo costretto a salvarlo- rispose.

Detto questo si avvicinò a James.

L'espressione stampata sul suo volto era un misto di odio e repulsione nei confronti del lupo che provava la stessa cosa nell'avvicinarsi a lui.
Proprio quando fu ai suoi piedi il ragazzo estrasse un coltello dagli anfibi di pelle nera.
Inizialmente mi preoccupai ma comunque sia un semplice coltello non sarebbe bastato ad uccidere James anche nelle sue condizioni, quindi mi tranquillizzai e basta.

Il ragazzo fece scorrere la lama gelida sul suo braccio e un rigolo di sangue
scese fino alle dita della mano e poi ricadde sul suolo.

Si chinò a diede il braccio a James che cominciò subito a bere ilsuo sangue.
Il ragazzo guardava nella direzione opposta disgustato e in alcuni momenti aveva dei conati di vomito.

Quando James fu sazio si staccó dal taglio e si leccó le labbra.

Il licantropo era visibilmente indebolito ma riusciva comunque a reggersi in piedi.
Se ne stava per andare senza proferire parola.
-Ti ringrazio- dissi.
Si fermò e si voltò regalandomi soltanto un placido sguardo e poi se ne tornò nel bosco.

-Che cosa è appena successo?- chiese Michael.
-È successo che Megan ha appena fatto riporre l'astio tra un vampiro e un licantropo!- concluse Eric.

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