Mi sveglio più tardi, la testa dolorante e la vista annebbiata.
Solo dopo qualche istante mi accorgo che una luce bianca e dondolante sopra di me mi acceca, e che sono sdraiata su un lettino, simile alla barella di un ospedale. Strizzo gli occhi, ancora stordita.
"Ma che..."
Provo a muovere braccia e gambe, ma sono legate e bloccate da cinture di cuoio ai lati del lettino su cui sono stata immobilizzata. Mi dimeno, cerco di far scivolare i polsi via dalla presa delle cinture, ma non ci riesco. Sono in trappola. Dietro tutto questo c'è ovviamente la Waller, che compare davanti a me poco dopo, il solito sorriso crudele stampato in faccia.
"Harley, ben sveglia. Come ti senti?" Chiede tranquillamente, avvicinandosi con cautela.
Io ringhio per la rabbia. "Era questa la tua idea di risposte?! Che cosa diavolo ci faccio qui?" "Tranquilla. Abbiamo dovuto fare un piccolo intervento, niente di che, non preoccuparti." Spalanco gli occhi, il respiro più affannoso ora. "Intervento?! Che cosa?!" Urlo. Amanda sospira. "Lo abbiamo fatto con tutti. Come da procedura, d'altronde... dovresti sentire solo un piccolo fastidio dietro il collo, appena sotto l'attaccatura dei capelli."
E in effetti è vero, ora lo sento. Uno strana sensazione proprio dietro il collo, soprattutto quando lo muovo. "Che cosa mi avete fatto?" Sibilo. "Abbiamo impiantato nel tuo coppino un chip speciale. O meglio....una piccola bomba." A quelle parole salto sul letto, terrorizzata. No. Non possono avermi fatto questo....no. Non ci voglio credere, non ci credo. "Io..non...che cosa?" Mormoro, confusa.
La Waller assume un'espressione severa. "E' per il tuo bene, Harley. Per il bene di tutti. Non sai quanto sei pericolosa. Almeno, non ancora..."
"Di cosa parli?" Sussurro.
"Le tue capacità. La tua forza. La tua furbizia. Come gli altri componenti della Squadra, possiedi ognuna di queste abilità, e per questo sei pericolosa. Ricordi cosa hai fatto a quel ragazzo, in quel locale, nel tuo mondo?" Io deglutisco rumorosamente. "Dobbiamo tenerti sotto controllo, Harley. Non sei umana."
"Nenche tu lo sei... Sei pazza!" Esclamo, gli occhi sgranati. Una goccia di sudore mi scende lungo la tempia. "Hai tutte le rotelle fuori posto! Io non ho mai fatto.." Mi blocco, ripensando a Marcus. Sì, invece. Io ho fatto del male. Ho quasi ucciso un ragazzo innocente, solo perchè mi sentivo nervosa. Una fitta dolorosa mi lacera il petto. Inspiro tremante, abbassando lo sguardo.
Amanda mi si avvicina ancora di qualche passo, una falsa maschera di comprensione sul viso. "Lo vedi? Harley....tu hai bisogno di aiuto. Hai bisogno di me." Stringo i denti dalla rabbia. "Scommetto che avrai fatto questo discorsetto anche agli altri, non è vero?" La Waller distoglie lo sguardo, ed io ne approfitto per concentrare tutta la mia forza nelle braccia e nelle gambe. "Tu hai bisogno di me...hai bisogno di aiuto, sei pericoloso, bla bla bla..." Cito le sue parole, la voce stridula. La cinture ai polsi si allentano, spezzandosi silenziosamente.
"Ma in realtà è tutta una finta. Uno stupido scherzo." E via anche i legacci delle gambe. Amanda si volta troppo tardi, ed io le salto addosso. Sono un fulmine, non ha neanche il tempo di coprirsi il viso con le mani per difendersi dal mio attacco. Cade a terra, io sopra di lei,e le tempesto il viso di pugni con una forza innaturale.
Eccola...è di nuovo dentro di me. E' tornata. Quella scarica, quella rabbia...quella parte di me che tanto speravo di nascondere. La vera me. Harley Quinn.
"No! Aiuto!... No!" Urla, disperata, tra un colpo e l'altro. Cerco di dosare la potenza dei pugni, così da farle provare più dolore. Voglio che soffra. Non riesco a fermarmi. Qualcosa ha preso il sopravvento sul mio cervello e sul resto del corpo, è come se non li stessi più controllando io. Una porta si spalanca, ed io mi volto di scatto, le gocce di sangue che mi colano sul viso. Strizzo gli occhi un paio di volte per mettere a fuoco quello che ho di fronte.
"Fermati, o ti facciamo esplodere il cervello, mostro!" Grida una delle guardie appena entrate. In mano ha una specie di telecomando con dei bottoni rossi e verdi. Non posso rischiare. Se quello che ha detto Amanda è vero, significa che possono uccidermi da un momento all'altro, quando vogliono. Mi alzo, tremante e con il respiro affannoso, sporca di sangue. Guardo il viso della Waller, completamente sfigurato e grondante di sangue scuro.
Oh, Dio. Sono stata io.
Alzo le mani con le nocche sbucciate con lentezza, tremante , poi mi lascio ammanettare e portare via.
SPAZIO A ME!!!!
Ciao a tutti, ragazzi!
Purtroppo il mio tablet è mezzo rotto e continua a bloccarsi, e non credo che per lui ci sia più speranza. Quindi mi sono messa al pc e ho provato a scrivere pensando che no nci sarei riuscita e invece....ce l'ho fatta! L'ispirazione mi ha travolto e mi sono persa nel mio mondo, di nuovo ;)
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia. Commentate e votate!
Baci, Giorgia <3
STAI LEGGENDO
Harley Quinn #Wattys2016
FanfictionIl mio nome è Harleen Frances Quinn. Fino a poco tempo prima la mia vita era normale, io ero normale. Nonostante l'inspiegabile scomparsa del mio fratellino, Jacob, io e la mia famiglia siamo riusciti ad andare avanti. Ma dopo che ho compiuto dicio...