"Ti conviene non fiatare, Quinn. O pagherai per quello che hai fatto." Mi sibila crudelmente una guardia all'orecchio. Mi tolgono le manette e mi spingono nella mia cella, che scende e torna tra le altre.
Mi lascio scivolare contro la porta di ferro, le mani sulla faccia. Quella non ero io. Non puo' essere. Mi rialzo e mi guardo allo specchio, una lacrima che mi scivola sul viso pallido. La asciugo subito e tiro su con il naso. Che cosa direbbe la mamma, se mi vedesse così, se vedesse quello che sono capace di fare? E Hanna? E....Jacob? Lui probabilmente penserebbe che sia davvero figo.
Rido nervosamente da sola, le lacrime che ora scorrono libere lungo le mie guance. Voglio tornare a casa. Voglio che questo sia solo un brutto incubo, voglio che finisca. "Tutto okay, zuccherino?" Una voce roca mi fa voltare verso la finestra della mia cella. Nonostante la mia vista sia annebbiata dalle lacrime, non mi impedisce di vedere il bel clown che mi fissa serio dalle sbarre.
"Non chiamarmi così...E a te cosa importa?" Sibilo, fissando il mio sguardo nel suo. Lui sbatte la bocca e gesticola con le mani. "Oh, beh...visto che presto saremo in squadra insieme, pensavo che fare amicizia sarebbe stato un bel modo per distrarci da questo inferno." Sospira e mi indica. "Cosa ti è successo?" Abbasso lo sguardo, sospirando tremante. "Un incidente. Con la Waller." Mormoro.
Lui inclina la testa, l'aria interrogativa. "Incidente? Fin da qui sotto abbiamo sentito tutti un gran caos, zuccherino." Torno a guardarlo, fulminandolo con lo sguardo. "Ho preso a pugni la Waller. Ma io non..." "Stai scherzando?!" La voce furiosa di Deadshot mi interrompe. "Io.. io non sono riuscita a fermarmi!" Esclamo. Sento dei rumori, tutti che parlano tra di loro. "Ci hai messo nella merda. Se ci va male ne pagheremo tutti le conseguenze, per colpa tua. Stupida." La voce dell'Incantatrice è un ringhio basso e minaccioso.
"Ehi, ehi, non lo sapeva! Smettetela di farla sentire in colpa." Mi difende Ivy. "Ah, eccola subito a difendere tutti. Non puoi capire, perchè tu non hai nessuno, tesoro! Ci sono persone qui, come me, che hanno figli, delle famiglie. E sappiamo bene che la Waller non esiterà un attimo a far loro del male, se necessario." Risponde Deadshot.
"Che cosa?" Mormoro, la voce tremante.
"Amanda ha i nostri cari. Ce li ha portati via prima che venissimo qui. Se ci va bene, riusciamo a vederli una volta al mese. Ma ora.... non so cosa succederà dopo il casino che hai combinato." La voce di Deadshot è colma di rabbia e tristezza. Un'altra lacrima mi solca il viso, il senso di colpa è troppo forte. Pensare che per colpa mia rischio di far uccidere qualcuno....mi lacera dall'interno. "Io...io non volevo...."
"Sono l'unico qui che pensa che sia stata fantastica? Voglio dire.... ha quasi ucciso la Waller! Nessuno di noi era mai...era mai riuscito neanche a sfiorarla con un dito ma lei..." Mi indica scuotento il dito verso di me, e fissandomi con uno sguardo colmo di ammirazione. "... lei ce l'ha fatta." Conclude, sbattendo la bocca. Non so se essere lusingata da questa sua affermazione, oppure sentirmi in colpa per quello che ho fatto.
"Tu sei fuori di testa, clown." Sibila George. Joker annuisce, roteando gli occhi e tirando su con il naso. "Sì, da un bel pezzo, ormai." Nonostante io sia distrutta, non riesco a non pensare che sia tremendamente sexy, mentre lo dice.
"Tu non ricordi più cosa vuol dire avere delle persone a cui tenere. Perchè hai perso tutti." La voce di Deadshot è un ringhio basso.
L'espressione di Joker cambia immediatamente. Il suo sorriso sparisce e la sua mascella si irrigidisce, poi si scosta dalle sbarre della finestra. Il silenzio è assordante, ora. "Colpito e affondato, vero, clown?" Mormora crudelmente l'Incantatrice, da lontano. Provo un moto di tristezza per lui. Potrà anche essere un pazzo, ma è pur sempre umano e, da quel che ho capito, è arrivato qui come tutti noi. Anche lui ha sofferto.
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Harley Quinn #Wattys2016
FanfictionIl mio nome è Harleen Frances Quinn. Fino a poco tempo prima la mia vita era normale, io ero normale. Nonostante l'inspiegabile scomparsa del mio fratellino, Jacob, io e la mia famiglia siamo riusciti ad andare avanti. Ma dopo che ho compiuto dicio...