Una decina di minuti dopo arriviamo in quello che sembra un albergo sperduto, nel bel mezzo del nulla. Rabbrividisco, aggrottando le sopracciglia mentre il tizio inquietante con la maschera da clown spegne il motore.
"Dove siamo?" Chiedo. Joker sospira e sorride, guardandomi nello specchietto. "E' un albergo abbandonato. Il mio albergo..." Risponde poi, pensieroso. "Il tuo albergo? Che intendi dire?"
"Che ho lavorato qui per un po', prima che succedesse tutto." Dice, lo sguardo perso probabilmente nel passato. Il suo tono di voce è stranamente debole, mentre pronuncia qulle parole. Poi apre la portiera ed esce, aprendo anche il mio sportello e facendomi scendere nell'aria gelida della notte. Mi circondo le braccia con le mani, stringendo i denti. "Hai freddo?"
"Tu no?" Joker scuote la testa, poi si avvicina, lo sguardo strano e serio. Sembra che durante il viaggio in macchina sia diventato un'altra persona, quasi che si sia rattristato. Il motivo non lo conosco proprio, ma la cosa mi incuriosisce parecchio.
"In realtà sai che non dovremmo essere qui, giusto?" Dice, le sopracciglia verdi alzate, il bel viso contratto in attesa di una risposta. Annuisco, cercando di capire dove vuole andare a parare con questo. "Bene, perchè noi dovremmo essere con gli altri..." Lo dice con voce insicura, aspettando sempre il mio consenso riguardo quello che dice. Alzo anch'io un sopracciglio, fissando gli occhi in quelli scuri di lui. "Lo so perfettamente, J, quindi?"
"E vuoi trasgredire le regole? Con... me?" Chiede, lo sguardo cupo che mi scruta. "Hai visto anche tu ciò che è successo. Non sono la benvenuta nella Squadra? Bene, posso fare tutto da sola, non ho bisogno di aiuto. Non da persone che non mi capiscono." Rispondo nervosa, facendo per andare verso l'albergo. Ma J mi afferra per il polso, tirandomi di fronte a lui, il mio viso a un palmo del suo petto profumato.
"Quindi... passerai la notte qui, con me?" Chiede con voce roca, stringendomi il polso come se volesse attirarmi più vicino a sè. Ma non lo fa e aspetta paziente una mia risposta. Tremo e sento le mie guance andare a fuoco quando il suo sguardo percorre tutto il mio corpo. Fortunatamente, per via del buio, Joker non riesce a notarlo. Annuisco, cercando di ritrovare l'ossigeno che lui mi ha appena portato via con le sue parole. Poi sorrido per allentare la tensione sessuale che c'è nell'aria e che rischia di travolgerci.
Indietreggio di scatto, voltandomi e iniziando ad incamminarmi lentamente verso l'entrata. Solo allora ho il coraggio e la forza di aggiungere: "Ovviamente a camere separate." Lo sento ridere sommessamente, i suoi passi che si avvicinano. "Le chiavi ce le ho ancora io." Viene di fianco a me, tirando fuori da un taschino le chiavi e poi inserendole nella serratura. Abbasso la maniglia del portone ed entro per prima, seguita da lui, che chiude la porta dietro di noi.
La prima cosa che sento è l'odore. Di chiuso, vecchio, ma nonostante questo non così sgradevole. Poi noto la carta da parati che ricopre la maggior parte delle pareti della sala principale. E' di un rosso scuro, cupo, lo adoro e adoro il vecchio stile di questo posto. Faccio qualche passo avanti, scendendo gli scalini di legno scuro e osservando meravigliata l'ampio palco che mi ritrovo davanti.
"E' increbile, qui. Cosa facevi?" Chiedo, sovrappensiero. "Lavoravo proprio su quel palco, che stai fissando come se non avessi mai visto una cosa simile." Risponde. Ridacchio, voltandomi verso di lui, che si avvicina e mi guarda mentre parlo. Poi un pensiero mi sfiora la mente, e scoppio a ridere proprio di gusto, mentre lui mi fissa, quasi incantato. "Posso sapere cos'è che ti fa tanto ridere, zuccherino?" Chiede interrogativo, nonostante gli scappi un sorrisino.
"Tu...tu... ballavi?!" Esclamo, ridendo ancora e ancora. Ridacchia anche lui, scuotendo la testa e aspettando che mi calmi. "No, no, assolutamente. Facevo l'intrattenitore." Racconta, ora perso nei suoi pensieri.
"Wow... e com'è che... insomma... è iniziata?" Chiedo con cautela. Non voglio essere troppo invasiva, anche perchè non mi sembra il tipo che si apre facilmente con gli altri. Sospira profondamente, mostrandomi per la prima volta uno sguardo smarrito. Si appoggia al corrimano della scaletta di legno.
"Se ti raccontassi la mia storia, sono sicuro che scapperesti da me a gambe levate immediatamente, Harley. Non fare domande, se non vuoi sapere." La sua voce è bassa e debole.
Mi chiedo cosa nasconda quest'uomo. Cosa può aver fatto di così orribile tanto da aver paura di raccontarmi di lui? Mi rende ancora più curiosa tutto questo, me decido di non forzarlo.
"Va bene... però solo... solo una domanda te la posso fare?" Lui sorride maliziosamente, staccandosi dal corrimano e venendomi in contro con passi lenti. "Dipende, sentiamo."
"Quanti anni hai?" Resta di fronte a me, giocando distrattamente con i miei codini. Prende una piccola ciocca e l'attorciglia su un dito, lisciandola e poi rifacendo la stessa cosa continuamente. "J?...J?" Lui torna a guardarmi. "Sì?" "Ti ho chiesto quanti anni hai."
Annuisce, lo sguardo ancora preso dai miei capelli. "Volevi fare una domanda. L'hai fatta. " Dichiara, ridacchiando poi sommessamente. Sbuffo e giro la testa, liberando i miei capelli dalle sue dita. "Dio, a volte sei davvero odioso!" Esclamo, voltandomi.
Joker mi si para davanti e mi afferra per i fianchi, premendo il suo corpo contro il mio. Rabbrividisco per quel contatto così immediato. Si avvicina, con un sorriso fin troppo sexy e sfacciato stampato sul volto. "Ma quelle volte in cui non lo sono, tu mi adori. Lo so, quindi non negarlo, zuccherino." Sussurra con voce roca a un centimetro dalla mia bocca.
La tensione sessuale tra di noi è tornata, sembra che proprio non voglia sparire. In questo momento il mio cervello mi urla di allontanarmi da lui, ma il mio corpo desidera baciarlo e farlo suo.
Controllo il mio respiro e poi, tornando lucida, mi sciolgo dal suo abbraccio possessivo. "Andiamo?" Chiedo nervosa, indicando il piano di sopra.
Non aspetto una sua risposta e mi dirigo subito su per le scale.
SPAZIO A ME!!!!
Sono riuscita a finire di scrivere questo capitolo, finalmente!
Ho riposato un po' e trovando mezzoretta di tempo, ho potuto continuare la storia dopo più di una settimana di impegni, scuola e dormite infinite XD
Spero come sempre che vi piaccia. Io sto amando l'evolversi della storia tra Harley e Joker, e voi? Ditemelo in un commentino qui sotto e votate, se vi va :)
Nei prossimi giorni arriverà anche il nuovo capitolo di Senza Cuore, quindi restate sintonizzati!
Bacioni, Giorgia <3
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Harley Quinn #Wattys2016
FanficIl mio nome è Harleen Frances Quinn. Fino a poco tempo prima la mia vita era normale, io ero normale. Nonostante l'inspiegabile scomparsa del mio fratellino, Jacob, io e la mia famiglia siamo riusciti ad andare avanti. Ma dopo che ho compiuto dicio...