Passa un secondo, un solo attimo, prima che io reagisca.
Quell'energia familiare mi scuote dalla testa ai piedi, riempendomi di una forza disumana. Le gambe mi formicolano e con tutte le mie energie le sollevo, saltando, e poi spingendole all'indietro, verso il mio nemico.
Questo non emette nemmeno un suono, nemmeno un sospiro. Faccio qualche passo avanti e mi volto velocemente, impaziente di analizzare il mio rivale, il mio obbiettivo, quella che è la mia missione.
Due occhi rossi contornati da un'imponente figura scura mi fissano freddi, glaciali.
"Harley... allontanati da lui. Adesso."Ignoro Joker, il mio sguardo ora è crudelmente agganciato a quello dell'uomo, se così si può chiamare, che mi sta davanti.
"Harley.... quella Harley?" Il suo tono freddo e robotico mi giunge all'orecchio come veleno."Harley Quinn." Affermo decisa, prima che il mio corpo si scagli di propria volontà contro il mio obbiettivo.
Salto e sollevo i pugni in aria, puntandoli verso quella maschera senza espressione.Para ogni mio singolo colpo.
Para ogni mio calcio, ogni mio pugno, ogni mia spinta. Non importa quanto io sia veloce, perchè sembra intercettare i miei colpi secoli prima che io li scagli contro di lui, dannazione.Ringhio di rabbia e afferro le pistole nelle mie fondine, sotto la gonna. Indietreggio di qualche passo e sparo, senza pietà.
Colpi precisi, svelti. I proiettili si scontrano con la sua faccia di ferro, non scheggiandola minimamente. Continuo, a denti stretti, a premere quel dannato grilletto, ma questo fottuto tizio sembra inscalfibile. Immortale.
Finisco tutti i colpi, guardando allibita mie pistole tra le mani. Com'è possibile? Come può qualcuno sopravvivere ad un attacco del genere? È assurdo.
"Stupida."
È questo che sento da lui un attimo prima di essere sollevata di peso. Le sue dita di metallo, affilate, mi stritolano e feriscono la pelle della gola.Spalanco gli occhi per la terribile e intensa sensazione di soffocamento, di dolore. I miei piedi si sollevano da terra, adesso sono in aria, fisso il volto inespressivo e inquietante di Batman.
"Lasciala andare!"
J si scaglia contro di lui, colpendolo con rabbia più volte in viso, ma il maledetto sembra davvero essere di pietra. Una statua perfettamente immobile, che tiene i suoi occhi rossi e spietati su di me, che mi analizza."Harley Quinn." La sua voce robotica pronuncia il mio nome come se lo conoscesse. Come se lo assaporasse.
Mi lancia letteralmente via, lasciandomi andare e facendomi atterrare di schiena sul terreno fangoso.
Le fitte che mi percorrono tutto il corpo sono lancinanti. La mia schiena urla di dolore, nelle mie orecchie tutto quello che sento è il battito debole del mio cuore.
Ma come ha fatto? Come ha fatto a ridurmi in queste condizioni, a strapparmi via tutta l'energia come se per lui fosse cibo?
Intravedo Joker lottare intensamente con lui, lo vedo colpire furiosamente con pugni, calci, vedo anche del sangue schizzare dalla sua bocca ad ogni risposta del pipistrello.
Questo cerca continuamente di afferrarlo, proprio come ha fatto con me, ma Joker glielo impedisce, schivando i suoi continui tentativi di stringergli il collo con quelle sue letali dita affilate.
Guardandolo, osservando impotente i suoi movimenti svelti da terra, mi accorgo di qualcosa.
Quello non è un uomo. È una macchina, indistruttibile e potente, programmata per uccidere. Non credo ci sia qualcuno, se dovessi sollevare quella maschera.Troverei solo un'ammasso di rottami, il cuore di ciò che è quel robot.
Gemo di dolore, provando ad alzarmi. Non ci riesco, così decido di lasciarmi andare completamente a lei, volontariamente. Ad Harley Quinn. È sbagliato, lo so. Non dovrei farlo, è pericoloso, ma solo in questo modo posso avere delle chance contro Batman.
Lascio che quella parte di me mi sovrasti, che mi doni la forza necessaria per distruggere quel fottuto monstro.
Inspiro e sorrido creudelmente, sentendo il dolore alla schiena diminuire notevolemente e l'energia pervadermi ancora una volta.
Mi rialzo con agilità, estraendo la mia mazza e dirigendomi là dove Joker e Batman stanno combattendo. Joker è senza forze, sta per cedere, lo posso vedere.
Batman mi intercetta immediatamente, lasciando perdere il clown e voltandosi di scatto, proprio come un robot, nella mia direzione.
Mi fissa dritto dritto negli occhi, sorpreso, scioccato improvvisamente da qualcosa. Si blocca, poi come se avesse ricevuto un comando da qualcuno
indietreggia di qualche passo.
Gli vado incontro, ringhiando, intenzionata a non lasciarmelo sfuggire così. Tutto quello che voglio, che Harley vuole in questo momento, è farlo a pezzi."Yathzee!" Squittisco con occhi spalancati e folli. Con forza disumana, sferro un colpo contro il mio avversario e intravedo il materiale creparsi, piegarsi letteralmente.
Sorrido vittoriosa, assetata di sangue. Lui prova invano ad afferrarmi per il collo proprio come prima, ma glielo impedisco colpendolo amcora, ancora ed ancora.
La sua armatura si sta fracassando, sta cedendo. I suoi occhi rossi ora lampeggiano come in segno d'avvertimento e prima che possa sferrare un altro colpo per lui mortale con la mia mazza, Batman spiega il suo mantello nero come la pece e mi sorvola, letteralmente.
"Fottuto pipistrello!" Strillo, voltandomi di scatto. Non riesco a vederlo nell'oscurità, lo perdo di vista.
"Harley..." La voce profonda di Joker è dietro di me. Sospiro e mi volto, vedendolo ridotto malissimo. Dalla sua bocca non fuoriesce altro che sangue che cola a terra. Si tiene un braccio con una mano, probabilmente si è ferito alla spalla.
"I tuoi occhi... no, dannazione!" Esclama stremato, il viso contratto in una smorfia di rabbia.
Mi volto e gli dò le spalle, non m'importa di lui. Non m'importa di nessuno.
Tutto quello che la mia testa mi urla di fare è di voltarmi e andare a cercare il mio nemico.
Batman.
"Dove cazzo credi di andare?" George spunta dal nulla e mi si para davanti, bloccandomi la strada.
Mi intralcia. Intralcia la mia strada."Dovete fermarla...Non è lei. È Harley Quinn." Afferma Joker.
Sollevo la mazza con rabbia e con i denti stretti, ma prima che io possa solo pensare di utilizzarla qualcuno mi neutralizza, disarmandomi e buttandomi a terra.
Mi dimeno insistentemente, ma non riesco a liberarmi delle molteplici prese che mi bloccano contro il terreno.
"Scusami tanto, zuccherino." Sento sussurrarmi all'orecchio. Poi un colpo secco al coppino mi fa chiudere gli occhi, facendomi crollare nell'oscurità.
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Harley Quinn #Wattys2016
FanficIl mio nome è Harleen Frances Quinn. Fino a poco tempo prima la mia vita era normale, io ero normale. Nonostante l'inspiegabile scomparsa del mio fratellino, Jacob, io e la mia famiglia siamo riusciti ad andare avanti. Ma dopo che ho compiuto dicio...