Capitolo 13

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"Oggi è l'ultimo giorno che vi resta per allenarvi e prepararvi. Vedete di non perdere tempo e di sfruttarlo bene, perchè domani sarete mandati in missione. Oh, e dovrete anche scegliere la vostra divisa. Confido in voi, buona giornata."

Lo schermo diventa nero e la Waller sparisce. 

Ignoro tutti e mi dirigo verso il solito tavolo con le mie pistole, diventate mie perchè nessuno vuole starmi vicino. Ne prendo due e me le rigiro nelle mani, poi colpisco ai bersagli. Ormai sono un fulmine, un'esperta, e in pochi secondi ne distruggo almeno una decina, facendo capriole e saltando di lato. "Sei brava. Vedo che le pistole ti piacciono tanto." La voce di George mi fa voltare, il respiro affannoso.

Sorrido appena e annuisco. "Sì. Mi piacciono le armi... chi lo avrebbe mai detto, considerando che una settimana fa non sapevo neanche come tenerle in mano." George mi mette una mano sul braccio, indugiando. Lo fisso interrogativa. "Tutto bene?" Mi chiede, l'aria vagamente preoccupata. Sospiro e poi ricarico la pistola. "Si vede così tanto?"

Lui ridacchia e annuisce, mentre si fa più vicino. Il suo sorriso è bello e genuino, mi mette felicità e mi contagia. "Già... che ti sei fatta alle mani?" Deglutisco e miro ad un bersaglio, sparandoci contro e distruggendolo in tanti piccoli pezzi. I miei occhi si spostano subito verso il clown che da tutto il giorno mi sta fissando dall'altra parte della palestra, lo sguardo cupo ora puntato su George. Scuoto la testa leggermente, cercando di far finta di niente. "Un incidente. Niente di che, lascia perdere."

L'espressione di George è titubante di fronte alla mia risposta vaga. "Mhh...va bene. Che ne dici allora di fare un po' di allenamento corpo a corpo? Con i guantoni ovviamente, ti prometto che sarà divertente. Se vuoi ti cambio anche le fasce." Sorrido e sospiro, annuendo e decidendo che mi serve un po' di vero svago. "Va bene, andiamo."

Ci dirigiamo verso il ring libero, non troppo lontano da quello occupato di Joker, che ci fissa da lontano. Saliamo e ci prepariamo, indossando i guantoni. Le ferite non mi fanno così male come pensavo, anche se bruciano un po', quando infilo i guantoni rossi. Il sorriso di George è birichino, mentre si mette in posizione e mi guarda, divertito.

Inclino la testa e lo fisso a mia volta, sospettosa. "Come mai quel sorrisino sfacciato, Capitan Boomerang?" Lui scuote la testa e fa gli occhi da innocentino. "Oh, niente, niente. Iniziamo!" Esclama poi. Non faccio nemmeno in tempo a capire cosa stia succeddendo che George si avventa su di me facendomi urlare e afferrandomi per i fianchi, mentre mi butta a terra. "Non vale...George!" Grido, mentre lui inizia a tartassarmi di pugni leggeri sui fianchi, facendomi quasi il solletico.

Qualche paia di occhi si girano verso di noi, compreso uno sguardo che conosco bene. Ma noi ignoriamo tutti, mentre George continua a colpirmi. Mi dimeno e mi libero dalla sua presa, sempre ridendo, poi lo afferro per le spalle muscolose e capovolgo la situazione. "Yah-tzee!" Squittisco sopra di lui, e lui sotto di me mi guarda con un ghigno di soddisfazione stampato sul bel viso giovane. "Bene bene..." George si mette a sedere, e ora io sono praticamente sul suo grembo. Sento qualcosa premere contro i miei pantaloncini, e subito divento rossa in viso.

Anche l'epressione di George ora è seria, lo sguardo bruciante mentre mi circonda i fianchi con le braccia, tenendomi stretta a sè e facendomi sentire il suo desiderio. Mi sfida con lo sguardo, mi sfida a fare o dire qualcosa. Ma io rimango immobilizzata, finchè una voce cupa e roca non ci interrompe. 

"Combatti con me."

Ci voltiamo, io con le guance che vanno a fuoco, imbarazzata. Incontro lo sguardo furioso e scuro di Joker, che sale sul ring. Eh, sì, è proprio incazzato nero. George sospira e mi aiuta a rialzarmi, tenendomi una mano su un fianco quando ci rimettiamo in piedi. "Dici a me, clown?" La voce di Capitan Boomerang è quasi un ringhio. Joker annuisce, scrocchiandosi il collo e tirandosi indietro i capelli verdi. Distolgo lo sguardo dai suoi addominali, facendo finta che non mi piacciano neanche un po'. Chissà cosa direbbe Hanna di tutti questi tizi muscolosi...

"Oh-oh. Qui si mette male..." Borbotta Ivy, che mi fa cenno di scendere e di venire accanto a lei e gli altri, che ora si sono riuniti intorno al ring. Scendo e mi metto accanto a lei. "Hai creato un bel casino, Harley." Nonostante il commento accusatorio, lo dice con un sorrisetto malizioso sulle belle labbra rosse. Non capisco esattamente cosa intenda, ma comunque sospiro e mi volto verso i due che si stanno caricando come tori a vicenda. George gli tira addosso i guantoni rossi, ma Joker li rifiuta, lanciandomi un'occhiata mentre parla. "Non ho bisogno di questi." Dice.

Stronzo, penso, stringendo i denti per la rabbia. Si riferisce a ieri sera, quando mi ha quasi distrutto le nocche a furia di pugni. Lo odio, profondamente, più di prima adesso.

I due iniziano a lottare qualche secondo dopo. George è veloce, ma Joker ancora di più. Il clown lo afferra per la cannottiera e gli tira due pugni, mentre io spalanco gli occhi e mi metto una mano di fronte alla bocca. Il naso di George sanguina, ma lui sembra non farci troppo caso e si libera, colpendo il suo avversario in pancia e facendolo piegare in due al dolore. Sussulto.

Joker si raddrizza e lo carica, buttandolo a terra violentemente. Inizia a riempirlo di colpi in faccia, ringhiando furiosamente. "Tutto questo per lei. Idioti..." Borbotta Deadshot, allontanadosi con l'Incantatrice. 

Si riferiva a me. Joker e George si stanno ammazzando di botte per.... per me

Oddio.

Non perdo altro tempo a rimuginarci su e corro verso il ring, saltando sopra le corde. "Fermi!" Esclamo. Poi afferro per le spalle Joker e lo tiro lontano da George, la cui faccia è una maschera di sangue. "Siete degli idioti!" Ringhio, tuttavia mi rivolgo a Joker. Lo spingo con forza, facendolo barcollare. Lui inspira e con il dorso di una mano si ripulisce del sangue che gli cola dalla bocca, poi se ne va.

"George..." Mormoro, facendolo alzare. "Harley." Lui geme di dolore e continua a fissarmi. "Vieni, appoggiati a me, su." Lui mi poggia un braccio su una spalla, anche se non si lascia andare di peso su di me.

Ivy viene verso di me e mi aiuta a portarlo verso l'angolo infermeria.


SPAZIO A ME!!!

Uuh... abbiamo un rivale per il nostro bel Joker... Capitan Boomerang :D

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Bacioni, Giorgia <3

Harley Quinn #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora