Di ri-ritorni ad Hogwarts

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Il paesaggio passa veloce sotto i miei occhi.
Non posso credere di star già tornando ad Hogwarts, senza James e Fred, come Caposcuola.
Ebbene si, la spilla è arrivata una settimana fa, insieme alla lettera annuale e alla lista dei libri.
"Rose... Rose!"
"Eh? Cosa?" chiedo voltandomi verso Samanta.
"Certo che sei finta!" fa lei scuotendo la testa.
"Samanta..." la ammonisce Clarissa "Ti stavamo chiedendo se quest'anno frequenterai Divinazione o hai optato per Rune Antiche."
"Oh no, andrò a Divinazione."
"Come Divinazione?! Ma se tua madre la odia la Cooman!" sbotta Samanta.
"Si, ma io non sono mia madre." la guardo male.
Prima che lei possa rispondere la testa nera di Al fa capolino dalla porta dello scompartimento.
"Ehi ragazze, che fate?" chiede sorridendo.
"Oh. Al." fa Samanta. Le sue guance stando andando in escandescenza così mi affretto ad aggiungere.
"Niente. Parlavamo." faccio spallucce.
"Uhm, ehm, ok. Ci... ci vediamo a cena." balbetta Al ed esce dallo scompartimento.
Miriam e Clarissa si girano in sincrono verso Samanta.
"Devi dirci qualcosa?" chiede Miriam.
Samanta si schiarisce la gola "Mi piace Al." dice con tutta la calma del mondo.

Varchiamo il portone d'ingresso tra l'entusiasmo generale.
"Ragazze, riuscite a credere che questo è il nostro ultimo anno?" chiede Clarissa guardandosi intorno.
Scuoto la testa "Mi mancherà questo posto."
Prima di poter aggiungere altro qualcuno mi afferra per un braccio e mi stampa un bacio sulle labbra.
"Scorpius!" esclamo sorridendo, le braccia ancora intorno al suo collo.
"Piccola. Mi sei mancata." risponde chinandosi per lasciarmi un altro bacio.
"Anche tu." biascico.
Due colpi di tosse ci fanno voltare.
"Emh, Rose, non ti aspettiamo in camera." fa Samanta per poi dileguarsi con le altre due.
Ridacchio leggermente per poi cominciare a camminare con Scorpius affianco.
"Allora, come sono andate queste vacanze?" chiedo.
"La francesina era il massimo." fa ridendo "tu?"
Gli do una botta "Tutto bene. Dovevi vedere la faccia di mio padre quando gli ho detto chi frequentavo!"
Scoppio a ridere come una scema mentre lui mi guarda leggermente preoccupato.
"L'hai detto hai tuoi?"
"Si però l'hanno presa bene. Tranquillo." faccio passandogli un braccio intorno alla vita.
"Okay." dice ritrovando la serenità.
"Comunque, hai imparato qualche parola in francese?" chiedo curiosa.
"Certo! Sono stato li tre mesi." risponde ghignando.
"Uhm... Allora mi dici qualcosa in francese?"
Lui ci pensa su abbastanza a lungo poi fa "Je t'aime."
"Uhhh, e cosa vorrebbe dire?"
Lui si fa rosso in viso.
"Te lo dirò più avanti."
Io lo guardo perplessa ma prima che gli possa chiedere il perché, quell'uragano di mio cugino mi trascina dentro il buco del ritratto.
"Rose, ma che prende a Samanta?" chiede.
"Ma che prende a te? Mi hai letteralmente trascinato via!" sbotto.
"Si scusa ma Samanta si comporta in modo strano. Che ha?"
"Niente rispondo abbastanza indignata e poi, con passo marziale, salgo le scale per il mio dormitorio.

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Okay, scusate se il capitolo è un po corto ma questi giorni non ho avuto molto tempo.
Non uccidetemi...

I love himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora