Echo- Jason Walker

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Lorenzo mi prese la mano, e io lo seguii. Camminavo a testa bassa, non volevo incontrare il suo sguardo. Sono sempre stata solo un peso per lui, mi sentivo una merda.
Tornammo a casa mia. Cercai le chiavi nella borsa ed entrammo.
" Mamma.. dove sei? Scusa per prima, non volevo.. È solo che mi hai dato una notizia terribile.." urlai. Nella casa rieccheggiava la mia voce, ma nessuna risposta.
" Sarà andata a dare la notizia ai tuoi nonni.. Tranquilla, tra poco tornerá sicuramente."aggiunse Lorenzo.
Decidemmo di aspettarla in casa, assieme. Guardammo un film, mangiammo pizza, ma mia madre non tornava. Ormai era mezzanotte, dov'era finita?
" Lori, vado in camera sua. Magari ha lasciato un biglietto per dire quando tornerà." lo avvisai. Fece un cenno quasi impercettibile con la testa, e si voltò a guardare il film.
Io salii le scale, diretta verso la camera dei miei genitori. Nonostante passassero pochissimo tempo assieme, si amavano davvero tanto. Mi manca mio padre.
Alla fine delle scale, svoltai a destra. La camera dei miei era in fondo al corridoio.
La porta era socchiusa. Strano, di solito la chiudevano sempre.
Esitai un pò prima di entrare, ma alla fine mi feci forza.
Spinsi leggermente la porta, quanto bastava per accendere la luce. Non appena la stanza fu illuminata, guardai verso il letto.
Mia madre era li, stava dormendo. Doveva essere davvero tanto stanca. Ma come faceva a non aver sentito le mie urla?
Provai a svegliarla.
" Mà? Má, sveglia. Mi spiace per oggi, ti staró vicina. Affronteremo tutto questo assieme."
Ma lei non rispondeva. Iniziai a strattonarla, sempre piú forte. Non voleva svegliarsi. O forse, non poteva. Vidi che aveva la bocca un pó aperta. Cercai di aprirla di piú.
Vidi residui di pillole di varie dimensioni.
" No. Nononono. Non anche lei. Non puó lasciarmi sola. Non può. HAI CAPITO? NON PUOI! SVEGLIATI! DOBBIAMO AFFRONTARE TUTTO QUESTO ASSIEME! AVEVI PROMESSO! "iniziai ad urlarle,piangendo. La strattonavo davvero forte.
Lorenzo sentii le mie urla, ed entrò nella camera. Aveva già capito.
Mi mise le braccia attorno la vita e mi sollevò.
" NO! LASCIAMI! DEVO SALVARLA! NON POSSO PERDERE ANCHE LEI! MOLLAMI!" gli urlavo, divincolandomi.
Alla fine, quando capii che era troppo tardi, smisi di opporre resistenza. Caddi a terra e continuai a piangere, Lorenzo vicino a me.

SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora