fight for you

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" Bhè,raccontaci di te, no?" iniziò Annalisa, prendendo la situazione in mano.

Mi chiamo Noemi, ho appena compiuto 18 anni e vengo da Mila. Ho amato per tre anni il mio migliore amico. Non so se lo conoscete. È Favij. E quando finalmente abbiamo deciso di metterci insieme, abbiamo scoperto di essere fratelli.

Ah, e i miei genitori si sono suicidati.

Sarebbero morti d'infarto se l'avessi impostata cosí.

" Umh, mi chiamo Noemi, ho 18 anni e vengo da Milano. Sono venuta qui per svagarmi un pó. " risposi cordialmente.

Fracesco continuava a guardarmi. Mi saventava il suo sguardo.

"Pulisciti la bava, Franci." lo svegliò Annalisa.
Francesco rise.

" Fidanzata?"

Mi strozzai con la mia stessa saliva nell'udire quelle parole. Cercai di ricompormi e di trattenere le lacrime.

" No." mentii. In realtá, non era una vera e propria bugia. Andarmene era un modo per lasciare Lorenzo, credo.

A Francesco brillarono gli occhi.

Cercai il pacchetto dentro la borsa, e mi accesi una sigaretta.

" Vedo che hai giá fatto amicizia."
Riconobbi la sua voce.

" Ciao, Anto. Io, in realtá.."

" Ehi, frena. Come fate a conoscervi voi due? " chiese curioso Francesco.

" È grazie a me se lei adesso è qui. È una storia lunga, a dirla tutta."

Durante il viaggio in treno raccontai ad Antonio di Lorenzo e Martina. Sapeva quasi tutto, sul mio conto. Sui mei genitori, sui miei sentimenti.

" Bhè, abbiamo tempo a sufficienza per ascoltarla . Sputa!" continuò Francesco.

I nervi saltarono.

" No. "

A quelle mie parole, tutti si voltarono verso di me, interrogativi. I loro sguardi erano oppressivi, mi facevano mancare l'aria.

" Preferirei non espormi troppo, scusate." continuai.

Annalisa cambiò subito espressione. Il suo volto passò da preoccupato a rilassato.

" Hai perfettamente ragione. Non sono cazzi nostri. " disse poi, tranquillizzandomi. Per essere una ragazza, aveva un linguaggio molto.. volgare. Era molto aperta.

Le sorrisi con gratitudine, e anche gli altri si tranquillizzarono.

Iniziammo a parlare del piú e del meno, mentre sentivo in lontananza altre due voci maschili. Mi sembrava di riconoscerle.

Mi voltai verso la discesa.

Non potei crederci.

" FRANCI! GABRI!" urlai, correndo verso di loro, nonostante la pioggia.

Loro, stupiti, spalancarono le braccia, pronti ad accogliermi.

" Cosa ci fai qui? " chiesero in coro, ancora esaltati.

" Non dite a Lorenzo e Martina dove mi trovo. Vi prego."
Si guardarono interrogativi, ma poi promisero di mantenere il segreto.



ANGOLO AUTRICE
SONO TORNATAAAA!
Scusa la lunga assenza, avevo bisogno di tempo per ehm, pensare.

SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora