Ci risvegliammo abbracciati. Avevo la testa poggiata sul suo braccio.
"OMMIODDIO NON MI SENTO IL BRACCIO. Dovranno amputarmelo." urlò appena si svegliò.
"Melodrammatico. Smettila di fare il coglione, e andiamo a fare colazione." dissi alzandomi dal letto, tirandogli un cuscino.
" Ehhhnno." disse, fermandomi, tenendomi il braccio. Mi fece ricadere nel letto.
" Me la devi pagare, il mio braccio sta soffrendo." continuò.
Iniziò a farmi il solletico, che io odio. Non riuscivo a smettere di ridere, nemmeno avevo la forza di allontanarlo.
" No dai ahahahha smettila credo di ahahhha morire! Pietà! PIETA'!" urlai.
Lui mi lasciò andare. Dopo aver smesso di ridere, lo guardai arrabbiata.
" Su dai, non tenermi il broncio.Lo so che adori il solletico, nanetta."
"Questo dimostra che non mi conosci per nulla, caro OSTUNI." Lo chiamai così, perchè sapevo quanto odiasse essere chiamato per cognome.
"Vuoi la guerra, nanetta?" disse, alzando un sopracciglio.
" Non combatto coi disarmati, OSTUNI."
Mi bloccò entrambe le braccia con le mani, posizionandole ai lati del mio viso.
" Game over, tesorino. Ora voglio un bacio." disse, guardandomi negli occhi.
" E se mi rifiutassi?" lo istigai io.
" Sarò costretto ad averlo con la forza."
Sorrise ancora, mi spostò i capelli davanti agli occhi, e mi morse il labbro inferiore.
" AHI! Non è un bacio, è una tortura!" dissi,mentre ancora mordicchiava il lembo di carne.
" La chiamavano vendetta." rispose, soddisfatto.
" Che ne dici di baciarmi e basta?" cercai di intonare la frase con una voce suadente, istigatrice.
" Agli ordini."
Quando le nostre labbra furono vicine, mi avventai su di lui, mordendogli il labbro superiore.
" EHI! Tu, sporca bugiarda." disse scherzando.
"La chiamavano vendetta." dissi, imitando la sua voce.
Ci alzammo entrambi, andando verso la cucina. Avevo ancora la maglia blu. Lui, era in mutande.
Bevvi una tazza di caffè. Fortunatamente era il periodo delle vacanze di Pasqua, niente scuola.
In compenso, avevo altre tre canzoni da registrare.
Mentre Lorenzo mangiava i suoi cereali, suonarono alla porta.
" Vado io, tu continua beato a mangiare." dissi. Lui non rispose, fece un cenno quasi impercetibile con la testa.
Andai ad aprire. Martina mi balzò in collo.
" NOVITA' STUPENDA. PRONTA?" disse eccitata.
" Buongiorno anche a te, Marty. Dai, spara. " risposi.
" Bang." scherzò.
Battuta pessima,ma mi fece ridere.
"Il direttore della tua stessa casa discografica mi ha chiamato. Mentre tu registravi, gli parlai del fatto che suono il violino. Indovina un pò? MENTRE TU CANTERAI, IO TI ACCOMPAGNERO' CON LO STRUMENTO!"
A quelle parole piansi dalla gioia. Martina era la mia migliore amica da tantissimo. Ero euforica. L'abbracciai.
" Oh mio dio, seria? Non posso crederci! Sarà stupendo!" dissi emozionata.
"Bhè, che sono tutti questi gridolini isterici?" disse Lorenzo,scendendo dalle scale.
"Ok. Perchè è in mutande?" chiese Martina, guardandolo amareggiata.
"Ehm, lunga storia. Ti racconterò." risposi io.
" No, voglio avere l'onore. Io e Noemi facciamo coppia fissa." disse, portando un braccio sulla mia spalla.
"COSA?" chiesimo in coro io e Martina.
" Coppia fissa? Ma non me l'hai nemmeno chiesto." risposi io.
"Non ci sto capendo una minchia, per favore, spiegatevi meglio." c'interruppe lei.
Le raccontammo tutta la storia. Non fece una grinza durante tutto il discorso.
" Tu feriscila, e il prossimo video lo dovrai caricare dall'ospedale." Si limitò a queste parole. Ah, quanto l'adoravo.
Lorenzo sembrò quasi impaurito dalle sue parole, ma si ricompose subito.
" Bhè, adesso devo proprio lasciarvi.Devo esercitarmi col violino, ci vediamo in studio,Noe!" disse, abbracciandomi e lasciandomi un bacio nella guancia. Ricambiai il saluto, e chiusi la porta dietro di lei.
Guardai Lorenzo a braccia conserte.
" Noemi Dudu Nanetta, vuoi essere lamia fidanzata?" chiese poi, inginocchiandosi.
" Accetto ad una condizione." risposi io.
" Esponimela."
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SALVAMI
FanfictionNoemi è una semplice ragazzina di 17 anni. E' conosciuta come la migliore amica di Favij, aka Lorenzo Ostuni. Come in ogni amicizia, uno dei due amici s'innamora dell'altro. E la sfortunata, stavolta sarà proprio lei. Dopo una serie di disgrazie, ri...