Kyoto - Skrillex piano cover

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La mattina seguente, mi svegliai da sola.
Lorenzo era sparito.
Andai in cucina, ancora in pijama, e lo vidi.

" Buongiorno Dudu. Come stai?" chiese. Era molto piú freddo della notte prima.

"Non posso dire che sto bene, ma meglio." risposi.
Aprii il frigo, e presi uno yogurt.

" Come fai a mangiare quella sottospecie di formaggio scaduto?" chiese ridacchiando.

Io lo ignorai.
Una domanda mi tormentava : perchè la sera prima mi aveva baciata? Davvero gli piacevo? Volevo una risposta.

" Perchè l'hai fatto?" chiesi poi, alzando lo sguardo, che si andò a posare sui suoi capelli spettinati.

Non avevo specificato cosa, ma lui capí subito.

Sospiró.
"Senti, ti ho gia detto di stare tranquilla. Non posso dire che voglio fidanzarmi con te, ma mi piaci."

Ah bhè, allora era tutto chiaro. Una storia da botta e via.

" Sí, come no Lorenzo. Vado a scuola, ciao." dissi, ironica. Presi lo zaino, e chiusa la porta dietro di me. Lorenzo non ricambiò il saluto.

I giorni successivi cercai di chiarire, di fargli capire quanto fosse importante per me. Ma niente, lui non mi ascoltava.

_______

Passarono due settimane. Lorenzo non restò piú a dormire con me, ci parlavamo a malapena.
Intanto, un ragazzo della mia classe che si era appena trasferito da Napoli, aveva sviluppato un certo interesse per me. Ogni tanto mi scriveva, era dolcissimo e garbato, ma anche molto simpatico.
Si chiamava Samuel, bellissimo nome. Io lo chiamavo Sam.

Non dissi nulla a Lorenzo del mio nuovo amichetto.
Pensai che fosse una buona occasione per togliermelo dalla testa definitivamente.

E comunque, aveva infranto la sua promessa dopo neanche un giorno, quella a doversi scusare non ero di certo io.

Ogni giorno, prima di tornare a casa, andavo nel tetto della solita casa abbandonata.
Fumavo una canna, cosí da distendere i nervi e rilassarmi.
La figura di Lorenzo impassibile mentre cenavamo, mi faceva imbestialire.

Un giorno Sam mi chiese di trovarci al parco. Accettai, dicendo a Lorenzo di andare a casa di un'amica.

Alle tre in punto, Sam era seduto in una panchina all'ombra.

" Scusa, so che l'appuntamento era alle due e mezza, ma ho dovuto sbrigare alcune cose.." mi scusai io, a volto basso.

"Tranquilla Noe, intanto mi sono fumato un sigaretta." disse tranquillo Sam.

Com'era bello sentirsi chiamare " Noe". Mi ero dimenticata di come ci si sentisse ad essere chiamati per nome.

"Ovviamente avrai intuito che sono interessato a te.. " disse Sam, guardandomi coi suoi occhioni verdi ipnotici.

Era un ragazzo bellissimo. Alto, biondo e con un sorriso che parlava da solo. Tutte le ragazze della scuola gli sbavavano dietro, io ero a fortunata, anche se non capivo in che modo fosse possibile.

"Si, lo avevo capito. Anche tu mi piaci, Sam. Ormai sei l'unica persona con cui sto bene veramente." risposi, alzando lo sguardo.

"E quel Lorenzo con cui vivi.."
"Non è nessuno." dissi io, fingendomi sicura.

In realtá Lorenzo era fisso nella mia mente, e sembrava voler rimanerci.

Parlammo tutto il pomeriggio delle nostre ambizioni, anche se io non ne avevo. Gli parlai del suicidio dei miei, e lui mi abbracciò delicatamente e mi stampò un bacio in fronte.

Sarei dovuta essere a casa alle 18. Erano le 20:30.

" Dove cazzo eri? Mi stavo preoccupando." urlò Lorenzo mentre chiudevo la porta alle mie spalle.

" Ero con Martina. E non rompere, non sei mio padre. E poi tu, preoccupato? Pf, non diciamo cazzate." dissi io con tono calmo.

Mi voltai e mi avviai verso la mia camera, quando Lorenzo parlò ancora.

" Ah, e da quando Martina è diventata un ragazzo con gli occhi verdi?"

" Mi spii adesso? Ma cosa vuoi? Lo hai detto tu stesso, io e te non stiamo assieme. Non puoi impedirmi di uscire col mio ragazzo."

Ok ok, io e Sam non eravamo fidanzati, ma Lorenzo questo non lo sapeva. E volevo dargli una bella lezione.

" Che motivo avevi di mentirmi, allora?" chiese. Diventó quasi dispiaciuto, mi sentivo terribilmente in colpa.

" Avevi promesso. Non hai mantenuto nulla." dissi io in lacrime, mentre correvo verso la mia stanza, per poi chiudermi a chiave dentro di essa.

SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora