Stay - Rihanna

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Lorenzo si mosse verso la porta, sentendo qualcuno bussare ripetutamente.

L'ultima cosa che udii, fu il rumore della serratura che scattava, e il cigolio della porta che avanzava verso l'interno. Poi nulla, silenzio.

Rimasi in ascolto, per ercare di percepire ogni suono, anche il piú minuto.

Ma nulla, silenzio. Un silenzio assordante, che lasciava libero sfogo alle urla dei miei pensieri.

D'un tratto, la luce saltò. Iniziai ad impaurirmi. Avevo gli occhi spalancati, aspettavo che le mie pupille si dilatassero per captare ogni raggio di sole che riusciva ad illuminare, anche se scarsamente, la casa.

" Lori?" chiamai.

Continuai a muovermi nel buio. Il tremolio delle mie gambe rendeva difficile ogni passo.
Cercai ogni possibile interruttore, ma ogni volta che tastavo il muro, sentivo solo la levigatezza dell'intonaco bianco.

Un sospiro trattenuto mi fece gelare il sangue. Mi voltai di scatto, serrai la mano a pugno, per difendermi da ogni eventuale aggressore, o assassino, o mostro che fosse.

Arrivai in camera mia, chiusi la porta dietro di me. Mi sentivo giá molto meglio.

Sentii rumori provenire dalla stanza. Cose che venivano spostate, oggetti che cadevano, e qualche sospiro affannoso.
C'era qualcuno, o qualcosa, assieme a me.

Schiacciai la schiena alla porta, tenni salda la maniglia, pronta a fuggire.

La luce s'accese all'improvviso.

"SORPRESAAAA!"

Sobbalzai nel sentire quel coro di voci mi tranquillizzai vedendo Lorenzo, Martina, Francesco e Gabriele nel letto davanti a me. Tutti con uno stupido sorrisetto soddisfatto stampato in faccia.

Portai una mano sul cuore, che ancora batteva all'impazzata per lo spavento.

" Ma vaffanculo, bastardi. Mi avete fatta morire di paura." dissi, con naturalezza.

Francesco e Gabriele erano miei amici d'infanzia. Si erano trasferiti entrambi ad Arezzo, in Toscana. Non li rivedevo da due anni.

Lorenzo si mosse verso di me, tenendo le braccia aperte, in attesa di un mio abbraccio. Martina e gli altri si mossero insieme a lui, circondandomi tra i loro petti e le loro braccia.

Ci sedemmo assieme sul mio letto, giocherellando gli uni con gli altri. Martina diede uno spintone a Gabriele, facendolo cadere sul pavimento. Ci unimmo in una risata, mentre Gabriele imprecava ridacchiando.

Ognuno di loro portò un regalo meraviglioso.

Martina mi regaló un buono per un tatuaggio. Non vedevo l'ora di usarlo. Era valido in tutti i negozi di tatuatori d'Italia.

Francesco mi regaló una felpa immensa, calda, color blu scuro. La felpa piú bella che avessi mai visto.

" Tieni, questo è per te! Buon compleanno!" disse Gabri, porgendomi un pacchetto di sigarette. Lo guardai interrogativa.

"Ops, pacchetto sbagliato." Lo rimise in tasca, ed estrasse un cofanetto color argento.
Lo aprii sotto gli sguardi curiosi degli altri tre, mentre Gabriele già sorrideva soddisfatto.

" Non posso crederci. Io ti adoro."esclamai, portandomi al collo una catenita. Due ciondoli a forma di Sole e Luna vi erano appesi.

Gabriele sorrise ancora. Erano tutti regali stupendi. Ma avere loro, mi bastava giá.

Cavolo. Tra poco non li rivedrò piú. Mi mancherá vedere Martina che mi sgrida per i miei pessimi guasti in fatto di moda. Mi mancherá sentirla ridere mentre faccio battute su Michelle, che tanto detestiamo per la sua ' troiaggine'.
Mi mancherá poterla consolare quando Alex le dirá che non la ama piú. Che poi, alla fine, quei due si amano davvero tanto. Non resistono due giorni separati. Quelle di Alex, sono solo seghe mentali.

Mi mancherá guardare Lorenzo mentre registrai suoi famosi video o mentre tenta di cucinare, o ancora mentre tenta di battermi a Just dance. Mi mancheranno le sue risate false, ironiche. E anche quelle vere, grazie alle quali me ne innamoro sempre piú.
Mi mancheranno le sue labbra sulle mie, le nostre dita intrecciate, i suoi capelli,i suoi occhioni.

Mi mancheranno quei due coglioni di Francesco e Gabriele, anche se in maniera minore. Ero abituata a non averli piú al mio fianco, ormai.

Mi mancherá la mia migliore amica. Mi mancherá mio fratello.

" Noe? Ricconettiti. Hai messo in pausa, per caso?" Lorenzo schioccò le dita davanti ai miei occhi.

Mi guardai attorno, gli altri già se n'erano andati. Abbassai lo sguardo, mentre Lorenzo si decise a parlare di nuovo.

" Sei maggiorenne, cosa vorresti fare per prima cosa?"

Lasciarti andare. Non voglio, in realtá. Ma devo. Devo andarmene da voi. Almeno finchè non sapró la veritá, almeno finchè non avró chiarito a me stessa un paio di cose.

" Baciarti. Baciami."sussurrai.

Baciami un'ultima volta, prima che le mie labbra dimentichino per sempre le tue. Prima che il ricordo di te e me assieme diventi solo un pensiero passeggero. Prima che io me ne vada. Prima che tu sia libero di tornare a vivere come si deve.

Lorenzo non se lo fece ripetere due volte.
Si avvicinò al mio viso, e premette con forza le sue labbra sulle mie. Una sincronia di respiri, e di sospiri. Di battiti.
Non necessitavo piú di baci dolci, casti. Volevo baci aggressivi, passionali. Volevo godermo le labbra di Lorenzo al meglio, finchè potevo.
Quel bacio fu il migliore della mia vita. Le mie dita sui suoi capelli, mentre la mia mano esercitava una leggera pressione sulla sua testa, costringendolo a continuare.

Avrei voluto che fosse infinito.

"Tu non lasciarmi mai."

Sprecherai la tua vita dietro a me, se io te lo promettessi. Prima o poi tornerò, te lo giuro. Tornerò, quando i tuoi sentimenti per me saranno svaniti. Quando io sarò tua sorella.

"Lori."

"Dimmi."

"Sono innamorata fino al punto di non ritorno."

"Non ci sarà bisogno di un ritorno. Ci basta andare avanti cosí."

E con quelle parole, ci stringemmo nel letto.
Stesi, assonnati, stanchi. Chi per la giornata intensiva, chi della propria vita, di tutta questa confusione.

Mi addormentai lentamente, consapevole che non l'avrei rivisto per molto tempo.

Consapevole che non l'avrei piú abbracciato, nè baciato. Mai piú.


Angolo autrice.

Heilà ragazzuoli.O ragazzuole. No discrimination.

Come vi va? Spero bene.

Che poi che lo chiedo a fare, la mia storia non la caga nessuno. Triste come cosa.

Vabhè, se vi piace, cliccate la stellina o commentate, mi fareste tanto felice.

Scusate per eventuali errori grammaticali. Ma è sabato sera, e si spiega da sola sta frase.

( Ho scritto 1019 parole, aiuto.)

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