Si, sono territoriale!

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«Mi vuoi spiegare qualcosa, Jack?» chiesi ancora mezza rimbambita per la sorpresa.

«Niente..volevo solo farti una sorpresa.» ridacchiò. Stavamo percorrendo una delle vie principali della città ed ogni tanto si fermava ad ammirare le vetrine chiedendosi se stavo bene con i vestiti esposti.

«Si, sulla sorpresa ci sei riuscito, ma non ne capisco il motivo.» dissi appoggiandomi alla sua spalla. Camminavamo a braccetto, come una coppietta sdolcinata. Mi sentivo bene con lui.

«Non ce n'è uno. Volevo solo fare un giro con la mia ragazza tranquillamente, senza poteri o resto. Siamo solo due fidanzati che passeggiano.» spiegò tranquillamente. Tutta quella normalità...non era normale per me! Mi sentivo un po disorientata.

Ero raggomitolata nel mio cappotto azzurro e tentavo di stare il più attaccata possibile a Jack. Lui era vestito semplicemente con un paio di jeans e una maglietta. Troppo strano, eh? Difatti l'ho obbligato a mettersi una giacca! Alla fine ha scelto un piumino corto bianco. Era di mio padre, ma sembrava quasi alla moda.

Ad un tratto delle voci attirarono la mia attenzione. Eravamo nella piazza della città ed in lontananza vidi due ragazze che riconobbi subito: Rosa e Janette. Due mie compagne di classe, due ochette.

«Ciao.» mi disse Rosy guardando mi dall'alto come se fosse una diva «Come mai qui?»

«Ci abito, Rosy. Ti da fastidio se cammino per la piazza?» ribattei tentando di ripetere il suo sguardo.

«E chi è questo bel ragazzo?» chiese lei rapita dai suoi occhi di ghiaccio. 

Le due ragazze lo fissavano. Troppo. «Lui è il mio ragazzo, Jack.» dissi fredda, facendo un passo in avanti tra le ragazze e il mio fidanzato. O te ne vai o ti uccido.  

Senza calcolarmi, Rosy mi aggirò sbavando per poter raggiungere il mio ragazzo. Perfetto, ti uccido! Stavo per girarmi e contrattaccare, che Jack le prese la mano e le baciò le dita come un cavaliere «Molto piacere, Rosy.». Qualsiasi ragazza sarebbe morta ai suoi piedi, esattamente come stavano facendo lei e Janette, ma io stavo fumando dalla rabbia! Come osi! Dopo le prendi! pensai mentre lo fulminavo con lo sguardo. Quando Jack mi vide, trattenne un sorriso di divertimento.

«P-piacere mio...» balbettò la ragazza incantata dal suo fare cavalleresco «Ci rivedremo?» 

Jack stava per rispondere, quando mi intromisi io «NO! Non vi rivedrete.» ringhiai. Presi per mano il ragazzo e lo portai via. Uscii dalla piazza e mi diressi verso un vicoletto secondario, in maniera che non mi vedessero le ragazze. Poi mollai la presa.

«Che diavolo stavi facendo?!» urlai contro Jack evocando la mia magia.

«Non ti sarai mica arrabbiata, spero.» sorrise lui.

«Si! E molto! Allora?»

«Allora cosa? Vuoi delle spiegazioni? Ok, era solo per vedere a che punto va la tua gelosia.» rise.

Lo guardai di sottecchi «La mia gelosia.»

Lui smise di ridere «Si, si vede che sei territoriale.» 

«Si! Sono territoriale! E non azzardarti più a fare una cosa del genere.» lo fulminai con lo sguardo.

«Ok ok.» disse lui alzando le mani in segno di resa «Ora puoi mettere viale ali?»

Le cosa? Mi guardai alle spalle e notai che avevo evocato le ali, ma non quelle solite, erano squamose, come fossero di un drago o un pipistrello. «Oh, scusa. Non me ne ero accorta.» dissi mortificata.

La passeggiata continuò senza troppi intoppi, e pranzammo fuori. Dopo uno scherzoso battibecco su chi pagava vinse lui. Disse che aveva dei risparmi messi da parte semmai avesse dovuto prendere qualcosa di umano. Sembravamo due fidanzati normali, nessuno sospettava che lui fosse una leggenda ed io una ragazza con poteri speciali.

La normalità ci prese la mano e ci divertimmo tutto il pomeriggio. Passammo anche qualche ora nel parco pubblico della città che Jack imbiancò  con la sua neve appena arrivati. Subito i bambini che giocavano si misero a correre sotto la neve felicissimi. Era raro che qui nevicasse, ma ora avevo la mia nuvoletta di neve personale!

Verso sera tornammo a casa. Anna aveva detto che sarebbe uscita tutta la giornata con alcuni suoi amici. Per questo motivo non era uscita con noi.

Entrai dalla porta di casa ed accesi la luce. Per poco non mi prese un colpo! Tutti i guardiani erano nella stanza d'entrata, perfino mia sorella. Nord aveva in mano il libro dei guardiani e scoppiò a ridere appena vide la mia faccia sorpresa. La casa era addobbata con festoni.

«Che si festeggia oggi? E' il 28 Dicembre, non mi sembra che ci siano festività.» dissi un po sconvolta.

«Da oggi forse si!» disse Nord.

«Abbiamo parlato tutti assieme ed abbiamo parlato anche con Manny. Ora sappiamo perchè hai questi poteri.» spiegò Calmoniglio.

«Sei una guardiana, Elsa!» mi abbracciò Anna «Come tutti loro.»

Non avevo parole per descrivere la mia felicità. Abbracciai forte mia sorella e poi saltai addosso a Jack. Lui rise assieme a me.

«Quindi ora devi fare il giuramento.» mi disse Dentolina appena mi calmai. Io annuii e Nord fece un passo avanti.

«Giuri tu, Elsa, di proteggere bambini di tutto il mondo,» cominciò «di difendere a costo di tua vita loro speranza, desideri e sogni,» guardai Jackfelice «perchè è tutto ciò che abbiamo, che siamo e che saremo per sempre?»

«Lo giuro.» dissi fiera.

«Allora benvenuta in famiglia nuova Guardiana!» rise Nord «Guardiana di cosa?» mi chiese poi curioso.

«Della fantasia dei bambini.» guardai Jack «La fantasia che mi ha permesso di essere una Guardiana.»

«Congratulazioni!» urlò Nord, poi mi prese le spalle e mi diede due baci sulle guance sonori. Non avrei mai pensato di diventare una guardiana, anche se sapevo che mi mancava qualcosa.

AUTRICE

Buonsalve a tutti! Come state? Spero bene, perchè devo annunciare, a malincuore, che il libro sta per finire. Spero di fare un sequel, ma essendo che quest'anno ho gli esami, probabilmente lo farò verso luglio. Voi tenetevi aggiornati!

Intanto un salutone,

Elsa :D

SOCIAL: Twitter, Instagram -> LadyOfFire95


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