ELSA P.o.v.
Il primo ad offrirsi per allenarmi fu Calmoniglio. Mi disse che voleva aiutarmi nei riflessi...non gli specchi!
«Afferra!» mi urlò lanciandmi un uovo sodo. Io lo presi al volo, cioè quasi! Toccò la mia mano ma cadde prima che chiudessi le dita.
«Beh, è sempre un' inizino, no?» dissi sorridendo mortificata. Il coniglio mi guardò incrociando le braccia e battendo una zampa per terra.
«Si...» poi prese il boomerang e si avvicinò.
Per il resto della giornata mi aiuto con la mira e l'agilità, con percorsi ad ostacoli e vari sport.
Poi toccò alla fase due: Sandy. Nel piccolo giardinetto che divideva la mia casa dalla stalla, mi aiutò a controllare la mia elettricità viola con la sua sabbia magica.
«Cioè, tu credi che io possa avere un potere simile al tuo?» chiesi. Lui annuì, poi creò con la sabbia una farfalla che si appoggiò su un fiore li vicino. Infine mi guardò indicandomi.
«Dovrei provare a creare forme?»
Lui creò un uccellino che si posò sulla sua mano, poi fece cenno a me.
Sospiro, e via! immaginai un pettirosso e poi richiamai il mio potere. Un fulmine violetta mi circondò la mano e sul mio palmo si formò una sfera. Mi sforzai di più e la sfera diventò un uccellino che cominciò a volarmi attorno.
Alzai un dito e lui si appoggiò. Il suo cinguettio era bellissimo ed armonioso.
Guardai Sandy e lui applaudì entusiasta. In quel momento fui presa dall'euforia e mi venne in mente una pazzia. Magari funziona!
«Hey, provo una cosa, ok?» gli chiesi con l'idea che mi frullava in testa. Lui annuì. Io mi alzai e richiamai l'elettricità che mi fluttuò attorno per poi spostarsi sulla mia schiena. Ti prego fa che funzioni.
I fulmini esplosero e si crearono due ali viola attaccate alla mia schiena. La mia felicità era pari a mille!!!
«Non ci credo! È riuscito!» esultai con Sandy sbalordito al mio fianco.
E ora viene il bello. Si muovevano al mio comando, era come se avessi degli arti in più ma non era difficile. Le aprii e le chiusi un paio di volte, poi... Le sbattei un po fino a trovarmi sollevata da terra di pochi centimetri, era un traguardo! Un po più forte e arrivai a qualche metro da terra. Risi, così felice che mi sembrava un sogno.
In quel momento mi raggiunse Dentolina. «Wow! Riesci a volare?!» chiese sbalordita.
«Si!» esclamai.
«Allora la prossima sarò io! Ti devo insegnare un sacco di cose!»
Come promesso, Dentolina mi aspettò dopo scuola nel giardino di casa mia per insegnarmi a volare. Che parola strana, ma ormai, anche se da poco, mi era familiare.
«Pronta?» mi chiese.
Io annuii ancora esitante. Evocai le mie ali viola, che si formarono poco dopo, e spiccai il volo. Mi fermai a pochi metri di altezza e aspettai la fata.
Le due ore seguenti le passai in aria, a volare tra gli alberi e i tetti delle case, sotto l'occhio vigile della mia insegnante.
Poi andai a dare da mangiare a Nin e la giornata finì.
Il giorno seguente...
Venerdì! Siiiii!!! L'ultimo giorno di scuola della settimana ed anche quello più bello! Sopratutto questo! Domani cominciano le vacanze di Natale e non vedo l'ora!
Dopo il turno al Coffee Break tornai a casa per pranzo e, visto che avevo il pomeriggio libero decisi di esercitarmi con i miei poteri.
Ad un tratto la finestra della cucina cominciò e brillare e si formò del ghiaccio verso l'intero.
Non è possibile... «Jack!»
Lui sbucò da dietro un mobile. «Mi hai beccato!» disse alzando le mani.
«La mia finestra..» lo rimproverai. In quell'istante il ghiaccio si staccò dal vetro e cadde a terra frantumandosi. Guardai male Jack e creai una scopa ed una paletta viola che pulirono il disastro.
«Vedo che te la cavi bene!» esclamò. Ovviamente si riferva ai miei poteri.
«Ci sto facendo l'abitudine.» dissi sedendomi al tavolo. «Come mai questa visita?»
Lui fece altrettanto. «Dentolina mi ha detto che riesci a volare. Volevo vedere quanto sei brava.» mi sfidò.
«Beh, si riesco a volare, ma non sono ancora molto pratica.»
«Sei migliorata dall'ultima volta che ti ho visto, e non è stato più di due giorni fa!»
«Questo è vero.» mi alzai e andai in salotto.
Jack mi seguì. «E quindi mi vorresti dire che non sei capace di fare una cavolata come sbattere due ali?»
Mi girai di scatto pronta a replicare, ma inciampai sul tappeto e persi l'equilibrio cadendo indietro. Jack mi prese al volo. I nostri visi erano vicini, troppo vicini...TROPPISSIMO VICINI!!!
«Fra un ora in giardino.» disse sottovoce con mezzo sorriso diabolico. Il mio cuore batteva all'impazzata e quasi si fermò quando lui si protese in avanti e mi baciò sulla fronte. Mi fece rialzare. Perché non sentivo più le gambe?!
«A dopo!» e volò fuori dalla finestra.
Io, ancora con un sorriso da ebete sulla faccia, mi inginocchiai a terra con lo sguardo perso nel vuoto. Avevo ancora i suoi bellissimi occhi azzurri incastrati nella mente...e non volevo eliminarli. Se avessi dovuto morire in quell'istante sarei morta felice come non mai!
Un ora era troppo tempo, come faccio a resistere? pensai sdraiandomi sul divano e la mia mente cominciò a perdersi nell'infinito, il mio cuore batteva più forte al pensiero di quel semplice bacio. Cosa può voler dire?
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Il potere dei colori
FanfictionE se l'uomo nella luna scegliesse un altro guardiano? E se questo guardiano forse una ragazza del liceo? Elsa si ritroverà con poteri strani da gestire e controllare, anche perché lei è umana! Personaggi dai film disney "Le 5 Leggende" e "Forzen".