Incubi alle porte

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ELSA P.o.v.

Appena mi svegliai sentii subito il cinguettio degli uccellini fuori dalla finestra, che promettevano bel tempo per il resto della giornata. Sbirciai dalla finestra e notai che il sole era già alto nel cielo, dalla posizione erano quasi le dieci, o comunque mancava poco. Guardai l'orologio: le 9 e 37.

Spalancai gli occhi e, con le mani nei capelli, urlai: «È TARDISSIMO!!!».

«Infatti ti stavo venendo a svegliare.»

Urlai per lo spavento, non mi ero accorta che Jack fosse entrato in camera. Panico per la tarda ora + ragazzo alle mie spalle che non ho sentito arrivare + il ragazzo CHE NON HO SENTITO ARRIVARE ti parla = infarto in pochi secondi!

«Chi-che...quando sei arrivato?!» tentai di articolare.

«Appena ti ho sentito gridare. Stavo, appunto, venendoti a svegliare.» si avvicinò e mi cinse la vita «La mia principessa non dorme mai così tanto.» mi accoccolai tra le sue braccia e fissai i suoi occhi color ghiaccio. In quel momento qualcuno bussò alla finestra. Leggermente innervosita mi sciolsi dall'abbraccio e, spostando la tenda, vidi Dentolina che mi salutava. Sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori mentre le aprivo la finestra per farla entrare.

«Forse è meglio che ti cambi,» disse lei notando il mio pigiama «Abbiamo problemi da Nord.»

~*~*~*~*~*~*~*~

Avevo le ali stanchissime, e non avevo neanche fatto colazione! Se Nord non ha un problema serio, giuro che gli mangio tutto quello che ha in cucina! pensai mentre atterravo e raggiungevo gli altri nella stanza di Nord.

«Allora, di cosa si tratta?» chiesi con mentre mi toglievo il cappotto.

«Gli Incubi hanno attaccato, e distrutto giocattoli per bambini!» cominciò lui «Abbiamo sistemato slitta, ma mancano altri regali: quelli rotti.»

Rimasi paralizzata sul posto. Niente colazione questa mattina, il problema è grave! «Come sono entrati gli Incubi?» chiesi.

«È questo il problema,» disse Calmoniglio «sono entrati da dove era aperto il passaggio per la slitta. e sono passati anche per le stalle.»

Panico! «Le renne stanno bene?»

«Solo una si è ferita una zampa, ma per il resto stanno bene. Sono solo ancora un po scosse.». In quello Nord corresse il coniglio «Sono molto spaventate!»

Ci fu un attimo silenzio, poi Jack disse «Potresti darle un'occhiata. Sei piuttosto brava con gli animali.» Nord riprese vitalità e non potei rifiutare.

Appena entrata nelle stalle (anzi anche prima di entrare), sentii gli strilli di quei poteri animali spaventati. Subito mi avvicinai alla più vicina: Cometa.

Lei continuò a sbattere gli zoccoli per terra e a muovere la testa. Appena ebbi occasione le presi il muso e le bloccai il collo. «Tranquilla, va tutto bene.» le sussurrai, la renna si cominciò a calmare, così la fissai dritta negli occhi tentando di mostrare fiducia nel mio sguardo. Piano piano smise di agitare le zampe ed io le accarezzai il collo «Brava così.» le sorrisi. Una volta sicura che si fosse calmata, chiamai Jack «Continua ad accarezzarla e spazzolala anche. Si dovrebbe tenere calma.» lui annuì ed io mi diressi verso la prossima.

Dopo Schianto, Guizzo, Tuono, Lampo, Ballerino e Cupido, mi avvicinai alla renna ferita. Con mio grande dispiacere era proprio Rudolph, la renna guida, quella che stava davanti a tutte per segnare la strada. Il suo naso rosso era adorabile, ma non quanto la sua zampa.

Aveva un taglio profondo che un elfo stava tamponando. Rudolph mi guardò con sofferenza negli occhi «Grazie per aver calmato gli altri. Mi hai fatto un enorme favore. Chiamami pure Rudy.»

Non mi stupii di quel contatto mentale, erano pur sempre renne magiche! Strano che le altre non lo avessero fatto, molto probabilmente erano troppo spaventate. «Male alla testa?» gli chiesi.

«Un po.» mi disse mentre gli esaminavo la ferita. Si stava già rimarginando, così la bendai e la fissai con dei bastoncini.

Nel frattempo si era avvicinato Nord «Come sta?»

«Non è grave, ma deve stare a riposo qualche settimana prima di tornare in forma.»

Nord si irrigidì «Settimana? Natale è fra due giorni!»

È vero! Rimasi in silenzio contemplando la renna che stava accucciata sopra la paglia del suo box.

«E se guidassimo noi le renne?» le parole mi uscirono ancora prima che formulassi la frase. Tutti rimasero zitti fissandomi sbalorditi, poi Calmoniglio scoppiò a ridere «E metterci tutti l'imbragatura? No, grazie. preferisco rimanere a terra.»

«Beh, saresti carino.» sorrise Jack.

«Hey! A chi hai detto carino?» sbuffò Calmoniglio avvicinandosi a pugni serrati al ragazzo.

«FERMI!!» li bloccai sul posto «Non voglio pulire sangue da terra oggi. E neanche le renne approverebbero una rissa qui.» in risposta tutti gli animali (escluso Calmonglio ovviamente) sbuffarono contrariati.

Ad un tratto Dentolina svolazzò verso di me «Sbaglio o tu hai un cavallo?» chiese sorridente.

«Ho una giumenta, si...perchè?» ero leggermente confusa. No...non può dirmi che vuole...

«Potresti sostituirla a Rudolph!»

NO!!! Dimmi che sta sherzando... «Dimmi che stai scherzando.»

Lei sciolse il sorriso dal suo volto «Perchè dovrei»

«Perchè Nin non ha mai volato e non lo sa fare!»

«Giusto...non ha le ali...» poi si bloccò di colpo «..ma tu si!»

«NON MI METTO AL POSTO DELLA RENNA.» esclamai con le braccia incrociate ed uno sguardo minaccioso contro la fata.

« Ma nooo. Dicevo che tu ti sei creata delle ali e quindi...» gesticolò.

«..le potrebbe avere anche lei!» esclamammo assieme. La abbracciai «Sei un genio!» poi mi girai verso Nord «C'è un box in più?»

~*~*~*~HEYLÀ!!!~*~*~*~

Ciaooo!! Come va? Vi piace come stanno prendendo piega gli eventi? Si, no, boh, forse, potrebbe essere, ci devo pensare...dai dai! Aspetto un vostro commento e un voto!

Al prossimo capitolo,

Ely

Il potere dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora