Rosa

915 51 7
                                    

ELSA P.o.v.

Lui era li, che giocherellava a ghiacciare un fiore appena colto dal mio praticello. Bello come non mai. Ma perché penso queste cose??!! Non ho mai avuto un ragazzo nella mia vita e non ne ho mai avuto esigenza. Io e Nin stavamo benissimo con la nostra routine e le nostre cavalcate. Poi arriva lui, che mi prende il cuore e ci gioca, lo fa volare in mezzo alle nuvole candide come i suoi capelli, e su un cielo azzurro come i suoi occhi. BASTA!!!

Ogni cosa mi fa tornare a lui, tutto mi ricorda lui.

«Hey! Avvisare che eri arrivata?» chiese Jack riportandomi alla realtà.

«Hey..» arrossii «già eccomi qui.» sorrisi scacciando il panico e le strette allo stomaco che mi venivano incrociando il sto sguardo.

«Tutto bene?» chiese. Evidentemente aveva capito che avevo qualcosa che non andava.

«No, cioè si! Tutto ok!» cominciai a girare una ciocca dei miei capelli.

«Bene, iniziamo!» battè il bastone a terra e il terreno si ghiacciò all'istante.

Ok, calma e controllo...perfetto! Quello che non ho in questo momento!!! Evocai le ali e presi quota, Jack mi raggiunse poco dopo.

«Belle le tue ali! Ma sono anche veloci?» schizzò dietro di se e volò lontano senza fermarsi. Lo rincorsi e lo raggiunsi, ma con molta fatica. Tenere un'andatura sia veloce che resistente non era facile! Dovevo inventarmi qualcosa.

Poi...l'illuminazione!

Evocai un'aquila viola. Solo una? No, uno stormo intero! Le aquile raggiunsero Jack e lo rallentarono così passai in testa alla gara. Il vento freddo mi sferzava il viso.

Un urlo. Jack! Lo stormo stava abbassando di quota il ragazzo che faceva fatica a volare. Richiamai le aquile e Jack si avvicinò.

«Un pennuto mi stava baccando!» urlò furioso.

«Ups! Non era mia intenzione, non sono molto pratica.»

Lui fece per dire qualcosa, ma poi scosse la testa. «Andiamo.»

Mi portò su una montagna in mezzo al bosco.

«E ora vediamo i tuoi riflessi.» detto questo mi lanciò un raggio di ghiaccio che io evitai per poco. Creai dei serpenti che lo circondarono e gli legarono le gambe. Jack si sollevò in aria e i serpenti caddero a terra. Poi li pestò cadendoci sopra. Io li trasformai in liane che lo bloccarono a terra.

«NO!» urlò appena capì che stavo vincendo. L'euforia mi pervase e mi successe una cosa impensabile.

D'istinto mi sollevai in aria e l'aria, provocata dal mio battito d'ali, creò un vortice che mi girava attorno. Lampi viola e tuoni si fecero spazio nel vortice e una saetta colpì le mie ali fondendosi. Le ali crebbero e si chiusero formando una specie di uovo attorno a me.

Potrebbe essere...si, poteva essere e lo era! Stavo facendo una trasformazione completa!

Prima cosa che mi venne in mente? Un cavallo. Non so il perché, ma così era. Mi sentii crescere in altezza e le mie ossa e muscoli muoversi e cambiare posto e forma.

JACK P.o.v.

Ma che diavolo...? Un vortice d'aria ricopriva Elsa da cima a fondo. Poi lampi violetta e lei che spariva coperta da qualcosa dello stesso colore. Le liane che mi tenevano si rintanarono sotto terra così mi avvicinai anche se un po titubante.

Il vento cessò e la sfera in cui era Elsa esplose in miliardi di frammenti che vennero subito assorbiti dal terreno.

Poi la vidi. «Oh mio...dio..» mi lasciai sfuggire. La bellezza di quella creatura non eguagliava neanche alla pari quella di Elsa, ma era comunque fantastica.

Mi trovavo al cospetto di un magnifico pegaso dal pelo baio-rossiccio e occhi viola. La coda e la criniera erano dello stesso rosso dei capelli di Elsa, il colore che aveva prima, con qualche ciuffo bianco.

«Sei...bellissima.» mi resi subito conto delle parole dette senza pensarci e anche lei. Il cavallo mi guardò con occhi grandi, gli stessi di Elsa. Poi si colorò di viola e tornò umana.

«Scusa, che hai detto?»

Panico!!!! E ora che dico? Si, è vero, lo ammetto lei mi piace, ma forse lei no! Insomma..già prima nel salotto stavo per...no non cadrò vittima del mio cuore. «Era bellissimo quel Pegaso in cui ti eri trasformata.»

«Era riferito al cavallo allora.» disse delusa.

ELSA P.o.v.

Come potevo essere stata così stupida?! Era ovvio, non gli interesso io, ma i miei poteri.

«Ma anche tu lo sei.» disse con un filo di voce. Dimmi che ho sentito male.

Lo guardai con aria interrogativa. Lui notò la mia espressione e cominciò a grattarsi la nuca farfugliando «Si, cioè..Sei bella e hai un carattere nobile, da ammirare. Hai poteri fantastici e..»

Basta non ce la faccio più. Ignorai tutto ciò che mi impediva di andare verso di lui. Gli bloccai il viso con le mani e lo baciai.

JACK P.o.v.

CHE???? Che era successo in quella frazione di secondo in cui stavo cercando, anche a me stesso, una spiegazione alle mie parole? E, sopratutto, PERCHÉ QUEL BACIO ERA L'UNICA COSA AL MONDO CHE VOLEVO IN QUEL MOMENTO??

Lei si staccò e ci guardammo negli occhi. Era così bella e perfetta...non riuscii a resistere e la baciai io. Questa volta eravamo perfettamente uniti come se fossimo un solo cuore. Ci fondemmo in quel bacio perfetto e la terra sotto di noi si ghiacciò. Oh nooooo.... 

ELSA P.o.v.  

Scivolai. Il terreno era ghiacciato. Guardai Jack e non capii la sua reazione al vedere lo strato di ghiaccio. Era come se non lo avesse mai visto...o era paura?

«Jack che succede?» chiesi con un filo di voce.

«Io...non...NON CONTROLLO PIÙ I MIEI POTERI!!!»

Il potere dei coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora